Juventus, non c’è dubbio che finora Douglas Luiz abbia rappresentato una grossa delusione. Giuntoli e Motta attendono una svolta.
Dopo la terza sosta per le nazionali, è tempo di primi bilanci in casa Juventus, e tra i nuovi acquisti estivi spicca, purtroppo in negativo, il nome di Douglas Luiz. Arrivato dall’Aston Villa per circa 51,5 milioni di euro, il centrocampista brasiliano era stato accolto con grandi aspettative, soprattutto per la sua capacità di organizzare il gioco e la sua personalità emersa in Premier League. Ma il bilancio attuale è deludente. Il centrocampista, con 312 minuti giocati in 9 partite, ha una media di soli 34 minuti a gara, e non ha ancora realizzato nessun gol o assist all’attivo.
A pesare non sono solo i numeri, ma anche alcune prestazioni insufficienti che lo hanno visto protagonista in negativo, come i rigori procurati contro Cagliari e Lipsia. Inoltre, il suo rendimento è stato condizionato da un difficile ambientamento al calcio italiano, i postumi delle fatiche estive con il Brasile e problemi fisici, l’ultimo dei quali lo ha escluso nel pre-riscaldamento della partita poi persa dai bianconeri contro lo Stoccarda
lo scorso 22 ottobre.Le difficoltà di Douglas Luiz hanno alimentato le voci di una possibile cessione in prestito già a gennaio, con un ipotetico ritorno in Premier League. Tuttavia, il giocatore sembra intenzionato a ribaltare il suo destino. Fonti vicine al brasiliano assicurano che il centrocampista non vuole lasciare Torino e desidera guadagnarsi la fiducia di allenatore, tifosi e società. Inoltre, Luiz avrebbe trovato un buon ambiente nello spogliatoio bianconero, un fattore che potrebbe aiutarlo a risalire la china.
La Juventus, dal canto suo, avrebbe dunque scelto di dargli del tempo. Nonostante le delusioni iniziali, il club crede ancora nelle qualità che hanno motivato un investimento così importante. Con la ripresa delle competizioni dopo la sosta nazionali, per Douglas Luiz sarà fondamentale invertire la rotta e dimostrare di essere all’altezza delle aspettative. La palla, ora più che mai, è nei suoi piedi.
Aggiornato al 18/11/2024 15:55
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