Notizie
Lazio-Juventus 3-1: le pagelle
Prima sconfitta stagionale per la Juventus che all’Olimpico nonostante il gol del vantaggio di Cristiano Ronaldo non riesce ad imporsi. I bianconeri falliscono anche una preziosa chance per ritornare in vetta e ringraziano l’Inter per non aver fatto bottino pieno contro la Roma. La gara inizia subito bene per la Juventus che trova il gol al 25’ con Ronaldo al quale poco prima dell’intervallo replica Lucia Felipe per il momentaneo pareggio. Squadre egli spogliatoi con il risultato di parità, 1-1. Nella ripresa però la forma fisica della Lazio è straripante, quella juventina un po’ meno. Milinkovic Savic infatti segna il sorpasso e Caicedo serve il tris nel finale. Il risultato sarebbe potuto essere addirittura più rotondo se Immobile non avesse fallito un calco di rigore ben respinto da Szczesny. la Lazio torna quindi a vincere a Roma contro la Juve dopo ben 16 anni e si proietta nelle zone alte della classifica, la squadra di Inzaghi ora può far paura, soprattutto se giocherà come ieri, senza timori reverenziali ed a viso aperto sfruttando le qualità e le potenzialità dei singoli interpreti.
Le pagelle della Lazio
Strakosha 7: sempre sicuro in ogni occasione, con Dybala è un duello aperto che il portiere vince sempre, su Ronaldo soccombe una volta senza colpe e si supera successivamente evitando il raddoppio.
Luiz Felipe 7: si fa rispettare in ogni occasione ed è autore del gol del pareggio laziale. Dalla sua parte gli juventini non hanno vita facile e la sua prestazione cresce col crescere della sua squadra soprattutto nel secondo tempo.
Acerbi 6,5: gli affidano Cristiano Ronaldo, cliente pericoloso che però riesce a gestire al meglio permettendogli soltanto un gol. Unica sbavatura di una partita attenta giocata con la giusta cattiveria agonistica.
Radu 7,5: se Acerbi aveva Ronaldo, Radu si trova alle prese con Dybala che rispetto al portoghese è ancora più ispirato e deve tirar fuori tutte le sue armi migliori per tenergli testa e ci riesce piuttosto bene. Si propone anche spesso in avanti per sostenere la manovra offensiva. Onnipresente.
Lazzari 7: la sfida con Alex Sandro è ai mille all’ora ed a soccombere è proprio il bianconero. Il laziale invece dimostra di saperci fare e l’intesa coi compagni funziona e migliora partita dopo partita, ieri non era facile, ma ne è uscito vincente.
Milinkovic Savic 7,5: è in formae si vede, gli riesce tutto facile a partire da una giocata all’inizio che da sola vale il prezzo del biglietto. Autore del gol del vantaggio laziale con un’altra pregevole giocata in uno spazio ristretto del campo. Uno dei migliori dei suoi. (Dal 45’ Caicedo 7: entra nel finale e chiude definitivamente il match con il terzo gol).
Leiva 6,5: una sola parola: equilibrio. Il giocatore da’ serenità all’intera squadra che sa che si può appoggiare sempre su di lui quando le cose girano nel modo sbagliato o semplicemente c’è bisogno di ordine. Una pedina fondamentale per l’economia della squadra laziale.
Luis Alberto 8: il migliore dei suoi. Dopo l’ammonizione il giocatore si eleva e sbaglia più nulla. Suoi gli assi pr il gol di Luisa Felipe e di Milinkovic. Una delle sue più belle gare con la Lazio, anche se ormai ci sta abituando decisamente bene in ogni gara. (Dal 73’ Parolo: sv).
Lulic 7: particolarmente roccioso e difficile da superare, corre senza mai prendere fiato. Un altro giocatore imprescindibile per i laziali, la sua capacità di fare legna nei momenti difficili è un’arte.
Correa 6,5: si accende a sprazzi, meriterebbe magari un voto più alto, ma servirebbe quella continuità che invece ieri non si è vista. Quando è in vena però non lo ferma nessuno, le grandi giocate le ha nelle corde e le esprime però col contagocce.
Immobile 5,5: peccato per il rigore che però ben spiega la sua giornata no. Ogni tanto può accadere. Parte bene e con i giusti movimenti, poi si spegne e non risulta essere pericoloso nemmeno nel secondo tempo in cui la Lazio si eleva e la Juventus soffre. (Dall’85’ Cataldi: sv).
Inzaghi 8: dopo 16 anni la sua Lazio torna a vincere contro la Juventus. La sua squadra è pressochè perfetta per quasi tutti i 90 minuti, soffre, si rialza e domina nel finale dove rischia di essere straripante. Il tecnico azzecca tutto, anche i cambi. Non gli si poteva chiedere di più.
Le pagelle della Juventus
Szczesny 6: si eleva su Immobile respingendo il rigore, subisce tre reti sulle quali non poteva onestamente fare molto di più.
Cuadrado 4: il colombiano viene impiegato sulla fascia destra e si rivela un disastro, dalle sue parti i laziali penetrano come un coltello arroventato nel burro. Espulsione sacrosanta segno di eccessivo nervosismo. Prima del rosso litiga praticamente con tutti.
Bonucci 5: gravi colpe in occasione del pareggio laziale quando il difensore centrale salta a vuoto. Non trasmette la consueta serenità in difesa e sbaglia anche qualche pallone di troppo.
De Ligt 5: stesso discorso fatto per Bonucci, ha sul groppone l’errore del raddoppio di Milinkovic Savic e la percezione è che dalle sue parti si passi con una certa facilità. Un passo indietro rispetto alle ultime buone ed incoraggianti prove.
Alex Sandro 6: anche quando la barca sta affondando non molla mai. Polmoni infiniti e grinta da vendere anche in occasione del terzo gol laziale quando disperatamente cercando di rincorrere i tre laziali lanciati a rete.
Bentancur 6,5: probabilmente il migliore dei suoi, gara senza eccessive sbavature, pulita e precisa. Giocare da mezzala gli piace e lo dimostra, peccato per l’infortunio che lo manda fuori dal campo anzitempo quando invece aveva ancora molte belle cose da raccontare. (Dal 40’ Emre Can 4,5: peggio non poteva fare, sostituisce un inarrestabile Bentancur partendo male e finendo peggio. Rischia un fallo da rigore).
Pjanic 5: per il giocatore quello contro la Lazio poteva sembrare un derby, considerati i suoi passati giallorossi, fatto sta che appare eccessivamente nervoso, come tutto il resto della squadra, e ne azzecca veramente poche. Soffre eccessivamente la brillantezza degli avversari che lo mangiano spesso in un sol boccone.
Matuidi 6: corre in mediana, si impegna, fa a sportellate, cerca di sostenere un centrocampo che crolla ad ogni attacco laziale, soprattutto nel secondo tempo quando soffre eccessivamente l’assenza di Bentancur. Prova lodevole la sua, uno dei migliori della Juventus.
Bernardeschi 5: in questi giorni su di lui si è parlato molto su un futuro prossimo lontano da Torino. Non sappiamo se sia stato condizionato oppure fosse soltanto una giornata storta, fatto sta che oltre ad un po’ di lavoro sporco altro non ha fatto. Poca lucidità in generale. (Dal 71’ Danilo 5: entra, ma sbaglia lo sbagliabile e anche qualcos’altro).
Dybala 6,5: è forse uno dei giocatori juventini più in forma ed anche contro la Lazio vuole dimostrarlo. Sbaglia un gol praticamente già fatto davanti a Strakosha, ma va detto che è l’unico a provarci fino al cambio. la Juve al momento non può fare a meno di questo Dybala. (Dall’80’ Higuain sv).
Ronaldo 5,5 altra prova incolore per il portoghese, ma c’è da dargli atto che trova il gol dopo ben 49 giorni di astinenza e prova a fare quelle giocate che da alcune settimane non gli venivano. Nel secondo tempo spariscee nonostante le difficoltà della gara non è da lui.
Sarri 4: era stato assoldato per dare il bel gioco alla squadra, quel bel gioco che con Allegri alla guida non si vedeva. Ma con Allegri alla guida ritengo una sconfitta del genere non ci sarebbe stata. Il gioco non esiste, ci si affida alle giocate dei singoli che non erano in forma. Sbaglia i cambi e probabilmente la formazione, anzichè andare avanti, la Juventus sta preoccupantemente tornando indietro e, dopo tre mesi dall’inizio del campionato, il tecnico non deve avere attenuanti.
Notizie
Juventus, Calvo: “La globalizzazione del calcio è cruciale”
In occasione del SFS Football Summit, è intervenuto Francesco Calvo, manager della Juventus. Che ha parlato di globalizzazione nel calcio e tanto altro.
Francesco Calvo, Managing Director Revenue & Football Development della Juventus, è intervenuto durante il SFS Football Summit, evento in corso a Riad, in Arabia Saudita. Proprio oggi, nella capitale saudita, si concluderà la Final Four della Supercoppa italiana con la finale che vedrà protagoniste Inter e Milan.
Juventus, le parole di Francesco Calvo
“La globalizzazione del calcio è un fattore cruciale per la crescita di tutti i calciatori, e l’aumento delle competizioni ne è la dimostrazione. Nel 2019 abbiamo aperto un ufficio a Hong Kong per esplorare le opportunità nel mercato asiatico.
Ora quell’ufficio conta otto dipendenti e stiamo progettando di fare lo stesso in Arabia Saudita. Crediamo che qui ci siano investimenti importanti e una grande passione per il calcio”, ha dichiarato Calvo.
Proseguendo, ha aggiunto: “Non diamo per scontato di poter avere un impatto immediato, ma vogliamo esplorare le opportunità disponibili. Intendiamo approfondire lo sviluppo del calcio giovanile, magari attraverso collaborazioni con club locali.
I Mondiali del 2034 sono dietro l’angolo e vogliamo capire, sia come Juventus che come club europei, quanto possiamo contribuire alla crescita del calcio e alla promozione del torneo”.
Parlando del ruolo che il calcio può ricoprire in Arabia Saudita, Calvo ha sottolineato: “Non abbiamo ancora tutte le risposte che cerchiamo, ma essere qui e confrontarsi con tante persone in questi giorni rappresenta un’occasione fondamentale per comprendere meglio il contesto e le prospettive future”.
Infine, Calvo ha evidenziato come oggi ci sia una maggiore coesione tra i club: “Se sul campo competiamo per vincere, fuori dal campo condividiamo obiettivi comuni, specialmente con Inter e Juventus. Questo è un segnale di crescita per il calcio italiano.
Siamo soddisfatti dell’elezione del nuovo presidente Simonelli. Per troppo tempo il calcio italiano è rimasto fermo, ma ora ci siamo risvegliati. I risultati in Europa sono incoraggianti, ma la vera sfida è continuare a lavorare insieme per progredire ulteriormente”.
Notizie
Tacchinardi: “A questa Juventus manca l’ossessione di voler vincere”
L’ex centrocampista bianconero Alessio Tacchinardi ha parlato del momento negativo che sta attraversando la Juventus: “È bellina però non è vincente”.
Dopo l’eliminazione in semifinale di Supercoppa contro il Milan, l’ambiente bianconero ha cominciato a borbottare ancor di più rispetto a quanto già non faceva prima. Uno degli ex calciatori della vecchia signora dal 1994 al 2005 Alessio Tacchinardi, ha rilasciato un’intervista dove ammette la sua perplessità davanti a questa poco grintosa squadra allenata da Thiago Motta.
Le parole di Tacchinardi
Inizialmente, Tacchinardi ha parlato di quelli che secondo lui sono i principali difetti di questa Juve: “Il primo difetto di questa Juve è proprio la mancanza dell’ossessione di voler vincere le partite. Sono già troppe volte che questa squadra è bellina, gioca bene, poi si distrae, poi prende gol, una volta scivola uno, una volta sbaglia un altro…”
Successivamente, l’ex bianconero utilizza la partita persa contro il Milan come perfetta rappresentazione dell’attuale identità della squadra: “Col Milan è stato un harakiri perfetto: 70 minuti in totale controllo e in 10 minuti farsi del male, perché la disattenzione di Locatelli sul rigore ci può anche stare, ma il modo in cui è arrivato il secondo gol è inammissibile per come la squadra era sistemata in campo, con la difesa a metà campo allo sbando.
Vuol dire che la squadra era nel pallone. Peggio di così, buttando via la partita e con i cambi che, giusti o sbagliati, non hanno funzionato, non poteva andare”.
La critica a Thiago Motta
Infine, Tacchinardi ha contestato le parole di Thiago Motta alla vigilia della gara che, a suo parere, sono andate un pochino a sminuire quello che è lo spirito della Juventus, la quale deve sempre scendere in campo con l’obiettivo primario di vincere contro chiunque: “Vedi che c’è del buono in questa Juve, ma è bellina e però non è vincente.
Le parole di Motta alla viglia sono state forti per chi ha indossato quella maglia e per chi tifa Juve. Io credo che lo abbia detto per togliere pressione alla squadra, però nella mia Juve eravamo ossessionati da vincere anche le partitelle di allenamento”.
Notizie
Dove vedere la Serie A in TV oggi in streaming gratis?
Il palinsesto completo per seguire in TV la 19^ giornata del campionato di Serie A: ecco dove vedere i match di oggi sulle piattaforme di DAZN o SKY.
La Lega Serie A ha reso noti anticipi e posticipi del campionato dalla 1^ alla 20^ giornata, con il programma che adesso è completo fino al 13 gennaio 2025 (con relativa programmazione televisiva). Ecco dove vedere le partite in tv del campionato, oggi 4 gennaio, sulle piattaforme di DAZN o SKY.
Di seguito dove seguire i match di oggi.
Serie A, i match di oggi
Domenica 5 gennaio 2025 ore 12:30 Monza-Cagliari [DAZN]
Domenica 5 gennaio 2025 ore 15:00 Lecce-Genoa [DAZN]
Domenica 5 gennaio 2025 ore 18:00 Torino-Parma [DAZN]
Domenica 5 gennaio 2025 ore 20:45 Roma-Lazio [DAZN]
Dove vedere la Serie A in TV e in streaming gratis?
I programmi di Sky Sport e Sky Calcio sono visibili in streaming su SkyGo e relativa app, per i soli abbonati.
I programmi di DAZN sono visibili in streaming per i soli abbonati al servizio.
-
Calciomercato7 giorni fa
Milan, intreccio Silva-Tomori: Cardinale prova a beffare la Juventus
-
Calciomercato5 giorni fa
Torino, spunta un nome nuovo per l’attacco
-
Serie A5 giorni fa
Milan, come si riparte?: tutte le scelte di Conceição
-
Notizie5 giorni fa
Milan Futuro, via libera da Cardinale: pronti 4 colpi per rinforzare la rosa
-
Serie A6 giorni fa
Milan, Conceicao ha deciso: Tomori non va da nessuna parte
-
Supercoppa Italiana3 giorni fa
Milan, Conceicao: “Non critico Fonseca ma ho visto una squadra impaurita, nel calcio serve coraggio. Su Leao…”
-
Supercoppa Italiana4 giorni fa
Juventus-Milan, probabili formazioni e dove vederla
-
Calciomercato2 giorni fa
Milan, intreccio di mercato col Manchester United: i dettagli