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Milan, dalle parole ai fatti: Cardinale detta la linea su quattro punti
Milan, a closing avvenuto, la nuova proprietà vuole segnare il passo e soprattutto agire in velocità. Ecco qui di seguito la roadmap articolata in quattro punti principali così come analizzato da Calciomercato.com.
Il Milan ha fretta di crescere e di tornare a competere per i trofei più prestigiosi, Champions League in testa. Obiettivo della stagione la seconda stella ed un cammino virtuoso in Europa con la speranza di ridurre negli anni il gap che ancora divide i rossoneri dai principali top club europei.
Per farlo servirà una visione ben definita, un cammino programmato fino all’ultimo dettaglio, così come starebbe approntando la nuova proprietà RedBird guidata dal patron Gerry Cardinale. Un progetto ambizioso, ma soprattutto serio e con intenti condivisi tra pochi manager. Una filiera corta, funzionante e funzionale, in perfetto stile americano.
Milan, il nuovo stadio
Punto principale la definizione e creazione del nuovo stadio. Come sappiamo, i principali ricavi arrivano proprio da uno stadio di proprietà. Cardinale vorrebbe separarsi dall’Inter per creare un vero e proprio tempio solo rossonero in grado di portare parecchia gente e di conseguenza con una capienza di oltre 80 mila posti.
Una cantera funzionante
Importantissimo il reparto giovanile per il quale ci sarà un lavoro costante e continuo dei talent scout capitanati da Geoffrey Moncada. Un passo importante per arrivare alla sostenibilità sarà proprio quello di fare crescere i giovani della propria cantera, come successo per Davide Calabria, ad esempio.
Sarà fondamentale che tutti gli attori chiamati in causa, da Pioli ad Abate, collaborino in maniera funzionale anche per osare e buttare nella mischia, con i dovuti tempi, ragazzi giovani di buone speranze. Il settore giovanile sarà attentamente monitorato dallo staff intorno a Cardinale.
Un mercato attento
La linea proseguirà sulla falsariga del proprietario precedente. Il Fondo Elliott ha tracciato la rotta. Una giusta strada che verrà pedissequamente percorsa ed attuata anche dalla nuova proprietà.
Nessun acquisto folle, ma colpi ben mirati, non necessariamente poco costosi, nei reparti che servono. Ergo, come è successo, se servirà tirare fuori 35-40 milioni per un prospetto di qualità verrà fatto.
Stesso discorso per quanto riguarda i rinnovi. Ovviamente non verrà stravolto il tetto ingaggi, ma saranno concesse deroghe per superarlo in qualche caso, vedasi la gestione Rafael Leao per il quale il Milan è disposto a tirare fuori una cifra intorno ai 7 milioni di euro per non perderlo.
Management senza filtri
La voce di Gerry Cardinale si farà sentire con continuità. Verranno eliminati parecchi filtri per rendere tutto il meccanismo più snello e per fare avere contezza al board manageriale tutto ciò che accade intorno alla galassia Milan.
Per quanto riguarda le operazioni più spigolose, ed il rinnovo di Leao è una di quelle, sarà lo stesso patron americano a trattare. Nonostante il presidente sia e rimanga Paolo Scaroni.
Un patron attento e vicino alla squadra, ai giocatori e a tutto lo staff, nonostante la distanza e gli impegni possano in parte ostacolare l’intento. Un nuovo corso insomma, un Milan 2.0 in grado di poter dire la sua anche in Europa.
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UFFICIALE Como, Assane Diao è il nuovo attaccante
Un’operazione lampo chiusa nel giro di poche ore quella che ha portato Assane Diao dal Real Betis al Como. Lo spagnolo ha firmato fino al 2029.
Colpo in attacco per i lariani che si assicurano uno dei prospetti più brillanti del calcio, nonché uno dei più giovani (2005). Poco fa è arrivata l’ufficialità.
Como, ufficiale Assane Diao
Con un comunicato sul proprio sito ufficiale e un piccolo video di presentazione sui vari social, il club ha dato il benvenuto al giocatore:
Como 1907 è lieto di annunciare l’ingaggio di Assane Diao dal Real Betis. L’esterno 19enne, noto per ritmo, versatilità e fiuto del gol, ha firmato un contratto di quattro anni e mezzo che lo legherà ai lariani fino alla fine della stagione 2028/29.
Nato a Ndongane, in Senegal e cresciuto in Spagna, Diao ha rapidamente scalato le classifiche del calcio europeo. Alto 1 metro e 85 centimetri, ha iniziato la sua carriera nelle giovanili del Badajoz, del Flecha Negra e Balón de Cádiz prima di arrivare, nel 2021, al Betis Siviglia.
Durante la sua permanenza al Real Betis, Diao ha collezionato 28 presenze ne La Liga, contribuendo in modo significativo ai successi della squadra con gol e assist essendo stato anche uno dei protagonisti del memorabile pareggio contro il Barcellona nel dicembre 2024. A livello internazionale, Diao ha rappresentato la Spagna a vari livelli giovanili, vestendo la maglia della Nazionale U19 e U21.
In occasione dell’arrivo di Diao, l’allenatore Cesc Fàbregas ha commentato: “Assane possiede una combinazione di velocità, qualità e fiuto del gol. E’ molto intelligente nel gioco senza palla e riesce a trovare spazi aperti in cui liberarsi. La sua versatilità sarà una grande risorsa per la squadra, non vedo l’ora di lavorare con lui. È un giocatore per il presente e per il futuro del club. Continuiamo a seguire la nostra strategia: avere in squadra giocatori giovani e promettenti che possono crescere molto”.
Ecco le sue prime parole da calciatore del Como: “Sono molto felice di essere qui e di entrare a far parte della famiglia del Como 1907. Non vedo l’ora di iniziare e di regalare tante gioie ai tifosi! Ho parlato con Mister Cesc Fabregas varie volte, ci siamo confrontati e mi ha raccontato il progetto del club. Sono molto emozionato e non vedo l’ora di scendere in campo!”
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Milan, nuova lite Leao-Cassano:” Si deve vergognare” | E il portoghese gli dà del pagliaccio
Milan, sta diventando un’avvincente quanto a volte stucchevole telenovela quella tra il portoghese il quale di solito si difende e l’ex rossonero Antonio Cassano che invece attacca.
Nuovo siparietto tutt’altro che simpatico, a nostro modo di vedere, tra Antonio Cassano e Rafael Leao. A prescidnere da chi abbia raione, e questa non è la sede per decretarlo, ormai non ci stupiamo più degli attacchi dell’ex rossonero all’esterno portoghese.
Qui di seguito le parole di Cassano:” Anche Sergio (Conceicao, ndr) si accorgerà che Leao è un giocatore da zero a zero, farlocco. Non è né carne né pesce, alla Martial. Non sa giocare con la squadra, non sa fare l’ultimo passaggio. Poca roba. Deve rinraziare Fonseca, ci fosse stato Spalletti o Capello lo avrebbe attaccato al muro. Fonseca si è comportato fin troppo bene. Si deve vergonare, se aveva i coglioni, doveva dirglielo in faccia. Non ha personalità”.
In risposta alle parole di Cassano, Leao ha postato su Instagram un chiaro ed inequivocabile commento con la faccia del pagliaccio. Fine della storia? Assolutamente no, prevediamo altre puntate.
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Cardinale, ora bisogna osare: serve un gennaio da protagonisti sul mercato | L’editoriale di Mauro Vigna
Cardinale, la vittoria della Supercoppa ai danni dell’Inter è stata particolarmente gradita proprio dallo stesso patron di Redbird il quale non ha esitato a mandare un messaggio alla squadra. E’ però il momento di osare.
Dalle parole ai fatti, il mercato di gennaio dovrà vedere il Milan protagonista. Di soldi la proprietà Redbird finora ne ha spesi molti, non tutti per buoni affari ad iniziare dalla scelta scellerata di mettere sulla panchina Paulo Fonseca.
Si è visto come un allenatore di polso sia servito per rivoltare come un calzino questo Milan abituato a buone dosi di carote e poche di bastone. E’ bastato fare la voce grossa nello spogliatoio (rompere anche qualcosa, ndr) per invertire la rotta. I giocatori ora hanno un condottiero da seguire, un esempio. E lo si è visto subito.
Ora però questa squadra deve essere rinforzata e il momento è adesso. Ritrovata una certa compattezza, va inserito in organico un mediano di rottura, potrebbe andare molto bene Warren Bondo il quale peraltro conosce il campionato italiano. Aspettando il totale recupero di Ismael Bennacer. E possibilmente chiudendo per Samuele Ricci per la prossima estate.
Necessario anche un rinforzo in attacco. Suggestiva l’ipotesi Marcus Rashford qualora i rossoneri riescano a ottenere il pagamento dell’intero ingaggio da parte del Manchester United, in caso contrario la vedo dura.
La sensazione è che con un leader sulla panchina come Conceicao, non servano troppi investimenti, ma tre colpi mirati per raddrizzare un’intera stagione. E alla voce opportunità di giocatori utili alla causa se ne trovano eccome. Basta avere le capacità per andarli a scovare, e su questo punto permettetemi, ma nutro dei dubbi.
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