Serie A
Atalanta-Bologna: probabili formazioni e dove vederla
La giornata n. 35 si apre martedì 21 ore 19.30 con Atalanta-Bologna. La Dea si sta giocando, in attesa di disputare la Champions, la possibilità di raggiungere la piazza d’onore in campionato; il Bologna umiliato in casa del Milan, con nessun problema di classifica, gioca per l’onore.
Qui Atalanta
Per Gasperini c’è l’assenza sulla fascia destra di Hateboer, al suo posto torna titolare Castagne. Nei tre di difesa torna Caldara, mentre a centrocampo Freuler potrebbe riposare con l’arretramento di Pasalic. In avanti tridente con Gomez e Malinovskyi dietro a Muriel.
Qui Bologna
Parole pesanti quelle del tecnico Mihajlovic dopo la disfatta col Milan, ha parlato di provare vergogna per la prestazione. Per Sinisa c’è la squalifica di Dijks, che è osservato per il prossimo mercato dalla Dea. In difesa potrebbe esserci Mbaye sulla destra spostando Tomiyasu al centro con Danilo, sulla sinistra Krejci. In avanti Palacio sarà la punta supportato dall’ex Barrow, Soriano e Orsolini.
Probabili formazioni
ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Caldara, Djimsiti; Castagne, De Roon, Pasalic, Gosens; Malinovskyi, Gomez; Muriel. Allenatore, Gsperini.
BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Mbaye, Danilo, Tomiyasu, Krejci; Medel, Dominguez; Orsolini, Soriano, Barrow; Palacio. Allenatore, Mihajlovic.
Precedenti
A Bergamo ci sono 48 precedenti tra le due formazioni: la bilancia pende inesorabile per i nerazzurri con 26 vittorie e 15 pareggi. Sono solo 7 le affermazioni rossoblu, l’ultima per 1-0 risale al 2009.
Dove vederla
Atalanta-Bologna è un’esclusiva Sky, trasmessa sui canali 202 e 251 del satellite e 483 del digitale terrestre. Inoltre per chi volesse seguirla in streaming è visibile con le app per abbonati Sky go e Now tv.
Serie A
Torino, Bruno: “Nonostante i problemi dei bianconeri, vedo peggio i granata”
L’ex difensore di Torino e Juventus, Pasquale Bruno, ha rilasciato un intervista La Repubblica, dove ha parlato del derby della Mole.
L’ex difensore di Torino e Juventus, Pasquale Bruno, ha rilasciato una lunga intervista l’edizione torinese de La Repubblica, dove ha parlato del derby della Mole di sabato. Il doppio ex si è soffermato sulla stato di salute dei bianconeri ma anche dei granata.
Torino, Bruno: “Vedere il presidente così… La sua squadra soffriva in campo, i tifosi lo contestavano e lui era lì tranquillo che mangiava”
In vista del derby tra Torino e Juventus, in programma sabato, ha parlato in intervista all’edizione torinese de La Repubblica, l’ex difensore dei granata e dei bianconeri Pasquale Bruno. Nell’intervista l’ex stopper di entrambe le squadre si è soffermato sullo stato attuale di granata e bianconeri, ma Bruno ha duramente contestato il comportamento tenuto dal presidente del Torino Urbano Cairo, nella partita contro il Parma.
Per il numero uno granata, Bruno è andato giù duro: “Sono rimasto sconcertato dalla prova contro il Parma. Vedere il presidente così… La sua squadra soffriva in campo, i tifosi lo contestavano e lui era lì tranquillo che mangiava. Sono rimasto senza parole: in quel flash c’è tutto il declino del Torino, 20 anni di niente. In 40 anni di calcio ho conosciuto presidenti che per la tensione non dormivano, non mangiavano, soffrivano più dei tifosi. Mica rimangono imperturbabili a mangiare panini”.
Poi, passando sulla Juventus, Bruno vede male in questo momento i bianconeri: “Sì, arrivano male alla stracittadina, soprattutto pensando ai soldi spesi e analizzando il rendimento di alcuni presenti campioni. Al di là degli aspetti tecnici, vedo giocatori non in forma: Koopmeiners, per esempio, non lo riconosco più. Vlahovic è quello che è, un buon giocatore, non certo un centravanti da grande squadra. Sono altri i bomber da Juve, quelli che da soli possono risolvere i problemi dell’allenatore.”.
Infine, se per Bruno la Juventus di oggi può avere paura del Torino: “Sentendo i tifosi bianconeri cantare a ripetizione gli sfottò su Cairo direi che non hanno paura. I risultati degli ultimi decenni fanno apparire il derby una passeggiata” ha concluso.
Serie A
Fiorentina, UFFICIALE il divieto ai tifosi alla trasferta di Monza
Fiorentina, la Prefettura ufficializza il divieto: nessun residente a Firenze e provincia potrà acquistare biglietti per la sfida di lunedì 13 gennaio. Ecco il motivo.
La Prefettura ha emesso il Decreto n. 618, ufficializzando il divieto di trasferta ai tifosi della Fiorentina per il match contro il Monza, in programma lunedì prossimo alle 20:45 allo U-Power Stadium. La decisione riguarda tutti i settori dello stadio, non solo quello destinato agli ospiti, e preclude la vendita dei biglietti a qualsiasi residente a Firenze e provincia.
Fiorentina, il motivo del divieto
Il provvedimento arriva come conseguenza diretta dei gravi episodi verificatisi durante Juventus-Fiorentina, quando Dusan Vlahovic è stato bersaglio di cori razzisti provenienti dal settore ospiti dell’Allianz Stadium. L’accaduto aveva spinto l’arbitro Mariani a interrompere temporaneamente la partita, un episodio che ha avuto grande eco mediatico e ha portato la Prefettura a intervenire in via preventiva per evitare nuove tensioni sugli spalti.
La misura è stata adottata per garantire la sicurezza pubblica e prevenire ulteriori episodi di discriminazione durante l’incontro di Brianza. Una scelta che penalizza i tanti tifosi viola non coinvolti nei fatti di Torino ma che, secondo le autorità, è necessaria per mantenere un clima sereno e rispettoso nel prossimo impegno della Fiorentina.
Questa decisione accende ulteriormente i riflettori sul tema dei comportamenti discriminatori nel calcio italiano, rilanciando il dibattito sull’efficacia delle misure punitive e preventive adottate finora. Il match di lunedì sarà dunque senza il sostegno della tifoseria ospite, ma con l’attenzione di tutto il mondo sportivo rivolta sugli spalti e sui segnali che arriveranno, anche fuori dal campo.
Serie A
Juventus, Marocchino: “Vlahovic-Motta, da che parte sto? Ci sono due tipologie di attaccanti, o fanno reparto o hanno bisogno della squadra”
L’ex giocatore della Juventus, Domenico Marocchino, ha parlato della situazione attuale della squadra bianconera, in particolare di Vlahovic e di Thiago Motta.
L’ex giocatore della Juventus, Domenico Marocchino, ha parlato a TMV Radio dell’attuale situazione della squadra bianconera, in particolare di Dusan Vlahovic ma anche del tecnico Thiago Motta, soffermandosi del rapporto che c’è tra il giocatore e il suo allenatore.
Juventus, Marocchino: “Motta non è riuscito a valorizzare le sue caratteristiche. Ci penserei prima di mandarlo via”
L’ex giocatore della Juventus, Domenico Marocchino, è intervenuto a TMV Radio sull’attuale situazione della squadra bianconera, soprattutto del rapporto tra l’attaccante Dusan Vlahovic e il suo allenatore Thiago Motta.
Per Marocchino, ricadono sul tecnico juventino le colpe di non sapere valorizzare il suo attaccante: “Vlahovic-Motta, da che parte sto? Ci sono due tipologie di attaccanti, quelli che fanno reparto e quelli che hanno bisogno della squadra, il serbo è di quest’ultimo tipo. Se tu hai Vlahovic devi giocare per lui, perché Vlahovic non gioca per te. E’ un egoista, un rapinatore, gioca sul tempo dei difensori. Motta non è riuscito a valorizzare le sue caratteristiche. Ci penserei prima di mandarlo via.”.
Poi si è soffermato sul centrocampo bianconero, considerato troppo statico: “l problema comunque deve essere il centrocampo, troppo statico Possibile che Motta in tutte le partite che va avanti non passa a tre e rimane con due a fare interdizione? Basta parlare di Zirkzee, il Bologna ha due esterni che sono Orsolini e Ndoye che sono più forti di quelli della Juve in fase realizzativa. La Juve ha un potenziale offensivo da decima in classifica, è questa la verità.”.
Infine, una considerazione sulla posizione del tecnico Thiago Motta: “La posizione di Motta è solidissima? L’idea di gioco che ha è condivisibile, però se vai in vantaggio e sbagli qualche cambio per seguire la tua idea, il calciatore lo capisce e può demoralizzarsi. Ero titubante sul mercato della Juve, perché è l’unica squadra che ha iniziato il campionato con un solo attaccante di ruolo e non è possibile questo. E poi hai due esterni che portano pochi gol. Come puoi andare avanti così? Se metti Gatti ora al posto di qualcuno davanti, farebbe meglio, perché almeno fa casino” ha concluso.
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