Serie A
Cagliari-Atalanta: probabili formazioni e dove vederla
Cagliari-Atalanta è una delle partite verità. Per i rossoblù e per Mazzarri molto, molto importante. La partita si preannuncia “sbilanciata” in favore dei bergamaschi. Una gara difficile, per chi come i rossoblù, si trova in una situazione di enorme difficoltà. Ultimi in classe e con una situazione infortunati, davvero poco fortunata. Qui Cagliari I rossoblù sono in una situazione di difficoltà imprevista. Il cambio del tecnico non ha dato i frutti sperati. Probabilmente le responsabilità non sono del tecnico, ma vanno bene oltre questa considerazione. La situazione degli infortunati, inoltre, non aiuta la squadra ad uscire dalle sabbie mobili. Mancherà Keita e alcuni lungo degenti. Mazzarri dovrà mettere in campo, i resti di una compagine, che dovrà buttare il cuore oltre l’ostacolo, per cercare di dare fiato e speranza, alle velleità di salvezza. L’Atalanta è un pessimo cliente, corsa, tecnica e calciatori importanti. Servirà l’impresa per portare punti a casa. Qui Atalanta Oltre agli infortunati storici, Gasperini a Cagliari potrà contare su tutti gli altri effettivi. Gli orobici sono in grande forma, stanno sfornando grandi prestazioni e mettendo in cascina punti importanti. Gli spauracchi rossoblù rispondono ai nomi di Ilicic, Zapata, Muriel, Pasalic ed altri. Probabili formazioni Cagliari (4-4-2): Cragno; Zappa, Godin, Carboni, Lykogiannis; Nandez, Strootman, Marin, Deiola; Joao Pedro, Pavoletti. All. Mazzarri Atalanta (3-4-1-2): Musso; Palomino, Demiral, Djmsiti; Zappacosta, Freuler, De Roon, Maehle; Malinovskyi, Ilicic; Muriel. All. Gasperini
Dove vederla
La partita sarà visibile du Dazn e su sky sport. Possibile vederla in streaming, e in tv. Il fischio d’inizio è previsto alle ore 20.45 .
Serie A
Fiorentina, la squadra giocherà al Franchi durante i lavori
La Fiorentina di Raffaele Palladino giocherà tutte le partite nel proprio stadio durante i lavori di ristrutturazione, già partiti, all’Artemio Franchi.
Arrivano notizie importanti in casa Fiorentina per quello che riguarda i lavori di ristrutturazione dello stadio Franchi. Attraverso una nota, il Comune di Firenze ha ufficializzato che la squadra avrà modo di giocare all’interno dell’impianto per tutta la durata dei lavori di restyling. Si tratta di una svolta particolarmente importante dato che, secondo il cronoprogramma originale, i viola avrebbero dovuto giocare almeno una parte di stagione lontano dalle mura amiche il prossimo anno.
Di seguito il comunicato del Comune di Firenze.
Fiorentina, il comunicato del Comune di Firenze sul Franchi
“In Prefettura, il 3 dicembre scorso, è stato deciso che ACF Fiorentina avrebbe continuato a giocare al Franchi durante i lavori, questa delibera di indirizzo dà quindi mandato agli uffici comunali competenti di mettere in campo tutte le azioni conseguenti. – spiega la sindaca Sara Funaro – L’intenzione è di mantenere la squadra al Franchi, non solo per la stagione 2025/2026, ma anche per le stagioni successive, ovviamente in ogni fase e step dei lavori con differenti capienze e parti di stadio utilizzabili.
Con la delibera si stabilisce che gli uffici provvederanno a una variante del progetto per completare il primo lotto entro il 2026. Obiettivo è quello di completare la curva Fiesole e metà della Maratona, tutelando la ‘finestra’ del centenario della squadra che ricorre proprio in questa stagione. Inoltre, la delibera da’ mandato agli uffici anche di stipulare una nuova convenzione con il club viola, per la stagione 2025/2026 con successive valutazioni da fare nei prossimi mesi in ragione della prosecuzione delle interlocuzioni in corso di svolgimento”.
Serie A
Napoli, Stellini: “15 anni con Conte? Si sta molto bene insieme a lui, ma mai comodi”
Il vice allenatore del Napoli, Cristian Stellini, in intervista a Radio Crc ha parlato della sua esperienza come allenatore in seconda di Antonio Conte.
Il vice allenatore del Napoli, Cristian Stellini, in un intervista a Radio Crc ha parlato della sua esperienza come allenatore in seconda di Antonio Conte, raccontando numerosi aneddoti.
Napoli, Stellini: “Ho iniziato a lavorare con Conte come collaboratore tecnico: analizzare le nostre partite e gli allenamenti è l’aspetto che mi è più caro e sul quale mi concentro tanto”
Il vice allenatore del Napoli, Cristian Stellini, oggi è intervenuto a Radio Crc raccontando la sua esperienza come allenatore in seconda di Antonio Conte. Il vice del tecnico dei partenopei ha raccontato numerosi aneddoti ed anche chi tra i giocatori azzurri un giorno potrebbe diventare allenatore.
Sulla sua esperienza come vice di Conte, Stellini si è particolarmente soffermato: “15 anni con Conte? Si sta molto bene insieme a lui, ma mai comodi. Bisogna sempre farsi trovare pronti, lavorare sodo ed avere grande rispetto di tutti. Quest’ultimo è l’aspetto più importante che tendo a guardare. Il ruolo del secondo allenatore si è molto evoluto negli anni. Ho smesso di giocare nel 2010 e da quel momento gli staff sono molto cambiati: sono più numerosi ed ogni componente ha una funzione. Il secondo è diventato un po’ il tramite tra l’allenatore e lo staff. Il tecnico oggi ha molte più cose a cui pensare, tra cui anche gli aspetti mediatici.”
Poi ha parlato di come con il tecnico organizzano le sedute di allenamento: “In ogni allenamento c’è una parte a cui il mister è molto legato, relativa alla tattica e ad esercitazioni che lui ama seguire. Oggi alcune parti dell’allenamento sono delegate allo staff, quindi noi dobbiamo inserirci, sapendo che lui ha una sua parte che è il core di tutta la sessione. Noi facciamo dei meeting e ci confrontiamo e coordiniamo per definire l’allenamento. Più ci si avvicina alla partita più il mister entra in gioco in modo determinante, perché è la chiave di tutto.”
Infine, una sua considerazione su chi tra i giocatori azzurri potrebbe un giorno diventare tecnico: ” I giocatori che abbiamo avuto in passato e che poi sono diventati allenatori sono stati quelli che hanno manifestato più interesse in ciò che facevamo: quelli che prendono appunti, chiedono. Oggi questi giocatori sono sempre di più, perché il calcio è cambiato ed i calciatori sono sempre più interessati. Nel Napoli, Di Lorenzo è un ragazzo che conosce il calcio ed è molto interessato. Simeone, anche è molto attento alle dinamiche del gioco e non solo relative alla fase offensiva e all’attacco. Per intelligenza e comunicazione, secondo me anche Zerbin potrà diventare un allenatore”.
Serie A
Juventus, Maifredi: “Avendolo vissuto, è una partita attesa in città come nessun’altra”
L’ex tecnico della Juventus, Gigi Maifredi, ha parlato oggi a TMW Radio derby che attende i bianconeri sabato con il Torino, ma non solo.
L’ex tecnico della Juventus, Gigi Maifredi, intervenendo a TMW Radio, ha parlato del derby che attende i bianconeri sabato contro il Torino, ma anche di Dusan Vlahovic e del Milan di Sergio Conceicao.
Juventus, Maifredi: “Motta deve fare una squadra con i giocatori che ha e se non cambia è un allenatore limitato”
L’ex tecnico della Juventus, Gigi Maifredi, oggi è intervenuto a TMW Radio sul derby che attende sabato i bianconeri contro il Torino, ma anche di Dusan Vlahovic e del nuovo Milan targato Sergio Conceicao.
Sul derby, l’ex tecnico bianconero giudica una partita importante nell’ambiente bianconero: “Avendolo vissuto, è una partita attesa in città come nessun’altra. Le aspettative sono alte, si affrontano due squadre con problemi ma il Toro ha l’animus pugnandi che si ha di solito quando si affronta la Juve. I bianconeri partono sempre favoriti, anche stavolta ma sono molti i problemi. E non so se verranno risolti un un attimo.”.
Poi, Maifredi si è soffermato sulla Supercoppa italiana e sul tecnico dei bianconeri Thiago Motta: “La Supercoppa è stata una brutta botta. Perdere contro quel Milan per degli episodi sfortunati non è andato giù. Serve la felicità, che non te la dà Motta, che non è un galvanizzatore. Vedi anche la gestione di uno come Vlahovic…”.
In seguito, un appunto su Dusan Vlahovic: “Sì, ma quando hai uno come lui devi avere delle ali che ti danno palloni in continuità. Io vedo che lui tocca 15-20 palloni a partita e non è giusto. Se non lo stimoli, perde l’abitudine. Per me andrà via, i segnali sono quelli, ma non so se è un bene liberarsene. Magari scoppia fuori dalla Juve”.
Infine, una considerazione sul nuovo Milan targato Sergio Conceicao: “Fonseca è entrato in una squadra che era un caos, ha cercato di mettere delle regole, ha fatto battaglie importanti con Leao e Theo Hernandez e ora sono diversi. Poi è arrivato Conceicao, che in tre giorni si è giocato molto. E’ un personaggio stimolante, ma do dei meriti a Fonseca che ha fatto il lavoro sporco” ha concluso.
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