Serie A
Lazio, la carica di una bandiera
Un elemento di punta della Lazio suona la carica in vista della nuova stagione.
Lazio, una voglia.. Mattia di vincere
Le sue presenze sono state 64, le sue reti 14. Mattia Zaccagni si è conquistato con due numeri di tutto rilievo un posto di preminenza nella rosa della Lazio. Che, per lui, non soltanto una squadra ma, a valutare quanto afferma, anche una fede.
La sua disamina sul futuro comincia dal passato che gli ha regalato campane a festa. “E’ stata una stagione molto importante per me– dice a La Lazio Siamo Noi – ho raggiunto tanti obiettivi e sono contento”. Nel libro della memoria gli resta segnato a caratteri cubitali quel gol spinto nella porta della Roma nel derby.
Una rete che, ricorda, gli suscita ancora oggi la gratitudine di molti tifosi. “Sono – prosegue- emozioni che mi porto dentro e vivo ogni giorno”.
Con Maurizio Sarri è feeling a tutta prova: “il mister- aggiunge- lavora tanto sull’aspetto tattico e della conclusione, il finire sempre l’azione è un aaspetto su cui si lavora tanto in settimana e da quando sono qui, sono contento di essere migliorato con lui. Sono un giocatore con più personalità e fiducia nei suoi mezzi”.
E poi vi è quel regalo confezionato a doppio fiocco per la tifoseria e il presidente Claudio Lotito, ovvero l’accesso alla Champions League: “è sempre stata un mio pallino – conclude – sono orgoglioso di averla raggiunta con la Lazio, sono tanti gli stadi in cui mi piacerebbe giocare, Madrid, ovviamente, mi piacerebbe molto”.
Serie A
Clamoroso Napoli, rischio penalizzazione in classifica: il motivo
È notizia di pochi minuti fa quella secondo cui il Napoli è a forte rischio penalizzazione di 3 punti in Serie A. Il motivo è legato alla Lega Serie A.
Napoli, rischio 3 di penalizzazione: c’entra De Laurentiis
Secondo quanto riportato infatti, il club rischia tutto ciò per aver violato, tramite il ricorso presentato e poi ritirato dal proprio presidente Aurelio De Laurentiis al Tribunale di Milano, la clausola compromissoria in merito alla richiesta di sospensione dalla carica di numero uno della Lega Serie A di Ezio Simonelli, eletto nei giorni scorsi.
Nelle prossime ore ci saranno ulteriori verifiche per capire se ci sono gli estremi per la sanzione sportiva. Probabile anche che il club si esporrà in prima persona per smentire eventuali accuse infondate. Tuttavia, il rischio è reale e si attendono novità in merito.
Serie A
Fiorentina, la squadra giocherà al Franchi durante i lavori
La Fiorentina di Raffaele Palladino giocherà tutte le partite nel proprio stadio durante i lavori di ristrutturazione, già partiti, all’Artemio Franchi.
Arrivano notizie importanti in casa Fiorentina per quello che riguarda i lavori di ristrutturazione dello stadio Franchi. Attraverso una nota, il Comune di Firenze ha ufficializzato che la squadra avrà modo di giocare all’interno dell’impianto per tutta la durata dei lavori di restyling. Si tratta di una svolta particolarmente importante dato che, secondo il cronoprogramma originale, i viola avrebbero dovuto giocare almeno una parte di stagione lontano dalle mura amiche il prossimo anno.
Di seguito il comunicato del Comune di Firenze.
Fiorentina, il comunicato del Comune di Firenze sul Franchi
“In Prefettura, il 3 dicembre scorso, è stato deciso che ACF Fiorentina avrebbe continuato a giocare al Franchi durante i lavori, questa delibera di indirizzo dà quindi mandato agli uffici comunali competenti di mettere in campo tutte le azioni conseguenti. – spiega la sindaca Sara Funaro – L’intenzione è di mantenere la squadra al Franchi, non solo per la stagione 2025/2026, ma anche per le stagioni successive, ovviamente in ogni fase e step dei lavori con differenti capienze e parti di stadio utilizzabili.
Con la delibera si stabilisce che gli uffici provvederanno a una variante del progetto per completare il primo lotto entro il 2026. Obiettivo è quello di completare la curva Fiesole e metà della Maratona, tutelando la ‘finestra’ del centenario della squadra che ricorre proprio in questa stagione. Inoltre, la delibera da’ mandato agli uffici anche di stipulare una nuova convenzione con il club viola, per la stagione 2025/2026 con successive valutazioni da fare nei prossimi mesi in ragione della prosecuzione delle interlocuzioni in corso di svolgimento”.
Serie A
Napoli, Stellini: “15 anni con Conte? Si sta molto bene insieme a lui, ma mai comodi”
Il vice allenatore del Napoli, Cristian Stellini, in intervista a Radio Crc ha parlato della sua esperienza come allenatore in seconda di Antonio Conte.
Il vice allenatore del Napoli, Cristian Stellini, in un intervista a Radio Crc ha parlato della sua esperienza come allenatore in seconda di Antonio Conte, raccontando numerosi aneddoti.
Napoli, Stellini: “Ho iniziato a lavorare con Conte come collaboratore tecnico: analizzare le nostre partite e gli allenamenti è l’aspetto che mi è più caro e sul quale mi concentro tanto”
Il vice allenatore del Napoli, Cristian Stellini, oggi è intervenuto a Radio Crc raccontando la sua esperienza come allenatore in seconda di Antonio Conte. Il vice del tecnico dei partenopei ha raccontato numerosi aneddoti ed anche chi tra i giocatori azzurri un giorno potrebbe diventare allenatore.
Sulla sua esperienza come vice di Conte, Stellini si è particolarmente soffermato: “15 anni con Conte? Si sta molto bene insieme a lui, ma mai comodi. Bisogna sempre farsi trovare pronti, lavorare sodo ed avere grande rispetto di tutti. Quest’ultimo è l’aspetto più importante che tendo a guardare. Il ruolo del secondo allenatore si è molto evoluto negli anni. Ho smesso di giocare nel 2010 e da quel momento gli staff sono molto cambiati: sono più numerosi ed ogni componente ha una funzione. Il secondo è diventato un po’ il tramite tra l’allenatore e lo staff. Il tecnico oggi ha molte più cose a cui pensare, tra cui anche gli aspetti mediatici.”
Poi ha parlato di come con il tecnico organizzano le sedute di allenamento: “In ogni allenamento c’è una parte a cui il mister è molto legato, relativa alla tattica e ad esercitazioni che lui ama seguire. Oggi alcune parti dell’allenamento sono delegate allo staff, quindi noi dobbiamo inserirci, sapendo che lui ha una sua parte che è il core di tutta la sessione. Noi facciamo dei meeting e ci confrontiamo e coordiniamo per definire l’allenamento. Più ci si avvicina alla partita più il mister entra in gioco in modo determinante, perché è la chiave di tutto.”
Infine, una sua considerazione su chi tra i giocatori azzurri potrebbe un giorno diventare tecnico: ” I giocatori che abbiamo avuto in passato e che poi sono diventati allenatori sono stati quelli che hanno manifestato più interesse in ciò che facevamo: quelli che prendono appunti, chiedono. Oggi questi giocatori sono sempre di più, perché il calcio è cambiato ed i calciatori sono sempre più interessati. Nel Napoli, Di Lorenzo è un ragazzo che conosce il calcio ed è molto interessato. Simeone, anche è molto attento alle dinamiche del gioco e non solo relative alla fase offensiva e all’attacco. Per intelligenza e comunicazione, secondo me anche Zerbin potrà diventare un allenatore”.
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