Serie A
Occhio alla pausa
Amici lettori eccoci giunti all’ ultimo appuntamento della Serie A prima della sosta. La classifica inizia a prendere forma cosi come anche il delinearsi di obiettivi stagionali. Certo è che sembra ancora presto discutere di possibili fallimenti o successi, ma dopo anni di primati bianconeri vediamo qualcosa di diverso, e credo anche non insolito. Il Milan di Mister Pioli è primo in classifica dopo un avvio scoppiettante, certo favorito da un sorteggio benevolo avendo affrontato avversari di caratura inferiore, ha vinto il derby, ma dopo Roma e Udinese, e la pesante batosta in E.L. , ha iniziato a fare i conti con alcune lacune, mentali e di gioco. Colpa è anche data alle poche pause avute tra una partita e l ‘ altre, alternando campionato ed Europa. Ma bisogna dare merito comunque ai 24 risultati utili consecutivi.
La nuova Juventus di Mister Pirlo sta cercando ancora la sua dimensione tra prestazioni altalenanti. Manca ancora il bel gioco, e sopratutto il ritrovare quella giusta serenità di grande squadra che l’ ha caratterizzata negli ultimi 9 anni.
Discorso diverso invece per l’ Inter del solito Conte. A volte rabbiosa, a volte pazza, a volte deludente. C’ è chi parla già di fallimento e già vorrebbe la testa del Mister, c è invece chi ancora lo aspetta perché potrebbe essere l’ anno giusto per un qualcosa d’ importante. Il Napoli di Gattuso certo non rispecchia la personalità dura del Mister abituato a mordere sempre e comunque. Si aspetta ancora Osimhen ma qualcuno già pensa che possa essere un affare fatto male e si chiede il motivo per cui non si punta a Milik messo fuori squadra, complice forse la sua volontà di cambiare casacca.
L’ Atalanta è ben diversa da quella vista gli altri anni. In Europa ha fatto tanta fatica, certo aveva il Liverpool da fronteggiare, una sorta di Mission Impossible, quarta in campionato ma comunque con le idee ben chiare sui propri obiettivi.
Le romane occupano in campionato caselle non inerenti loro obiettivi, ma con la pausa avranno modo di metabolizzare meglio le direttive dei rispettivi mister. Ad oggi la sorpresa vera del campionato resta il Sassuolo, secondo in classifica a due sole lunghezze dal Milan, gioca bene, ottimo giro palla. Ha giocatori giovani e caparbi che hanno volontà di far bene. La società sta ponendo le basi per un solido futuro viste anche le recenti ottime prestazioni in campionato. L’ ostico Verona darà filo da torcere a tutti. Cosi come anche il Benevento di Mister Pippo Inzaghi, dopo avere stracciato la concorrenza delle avversarie in Serie B, ha ottenuto il pass diretto per la massima serie. E di certo il Mister vorrà far uscire il meglio dai campani.
La nuova Fiorentina di Comisso invece evidenzia molte lacune. Dopo Bernardeschi, ha lasciato la Toscana anche Chiesa, un affare che era già nell’ aria da un anno, e questo ha di certo destabilizzato i piani di Iachini che è già sulla graticola. Non si esclude l’ arrivo di Sarri che ha già provveduto a svincolarsi dalla Juve. Il Torino del maestro Giampaolo, capace di perdere una partita vinta al 90esimo, un ribaltone che ha fatto male, ma che si spera possa essere da monito per chiedere le partite prima. Strada in salita per il Crotone di Stroppa che nn riesce ad uscire dal tunnel. In Liguria vivono situazioni differenti Genoa e Samp. I grifoni tra covid e infortuni sono inchiodati al 16 posto mentre i blucerchiati si godono la metà classifica. E chiudiamo con il Cagliari. I sardi hanno voglia di un campionato migliore, non vogliono più recitare la parte dei provinciali. Di Francesco dovrà lavorare ancora molto.
La Serie A dunque dalla prossima settimana sarà a riposo. Vi sarà il tempo necessario per rifiatare, recuperare energie in vista della ripresa. Buon campionato a tutti.
Serie A
Roma, Di Canio: “Le dimissioni di Lina Souloukou solo una mossa per calmare i tifosi”
Durante il club di Sky Sport, Paolo Di Canio si è espresso sulla situazione della Roma, commentando anche le dimissioni della CEO Lina Souloukou.
Paolo Di Canio, che solo pochi giorni fa aveva criticato duramente l’atteggiamento di alcuni giocatori della Roma, è tornato a esprimersi sulla situazione del club capitolino, questa volta puntando il dito contro le recenti scelte societarie. L’ex attaccante ha commentato le dimissioni di Lina Souloukou dal ruolo di CEO, una notizia che ha colto molti di sorpresa:
“Perché, si è dimessa? Lei decide che De Rossi deve andarsene, e poi si dimette? È una mossa fatta per calmare le acque dopo tutto quello che è successo e che non è stato giusto. Forse è stata la migliore delle ultime decisioni, se presa di comune accordo con la società, ma non perché sia giusta. È una scelta fatta per placare i tifosi, dato che l’avevano additata come responsabile di quanto accaduto. Ed è inaccettabile, non perché sia una donna, ma per il ruolo che ricopriva. È evidente che ci sia stato un accordo dietro le quinte, e da questo punto di vista hanno fatto bene”.
Di Canio ha sottolineato come il clima attorno alla figura di Souloukou fosse diventato insostenibile, specie dopo la decisione di esonerare De Rossi, una mossa che ha suscitato molte polemiche tra tifosi e addetti ai lavori.
Roma, anche Caressa critica la comunicazione del club
Sul tema è intervenuto anche Fabio Caressa, che ha espresso la sua opinione sull’intera vicenda. Il noto giornalista ha condannato fermamente il clima di tensione che si è creato attorno all’ormai ex CEO della Roma, sottolineando come la gestione comunicativa del club abbia peggiorato la situazione: “Se ci fosse stata una comunicazione diversa, o anche solo una comunicazione, le cose sarebbero andate in maniera differente. Non puoi esonerare De Rossi con un comunicato di tre righe scarne e senza che nessuno ci metta la faccia. Serve trasparenza e chiarezza nei momenti delicati, altrimenti il rischio è quello di alimentare ulteriormente il malcontento e le polemiche”.
Serie A
Atalanta-Como, le ultimissime: Gasperini ne cambia quattro
A poche ore da Atalanta-Como, match che chiuderà la quinta giornata di campionato, arrivano le ultime indiscrezioni sulle formazioni.
L’Atalanta, dopo la vittoria contro la Fiorentina nel weekend e il pareggio per 0-0 nel debutto in Champions League contro l’Arsenal, cerca ora continuità in campionato per risalire la classifica.
Gasperini opta per un turnover leggero, con Carnesecchi in porta e Kossounou, Djimsiti e Kolasinac titolari in difesa, mentre Hien rimarrà in panchina. Stesso dicasi per Ederson, il cui posto a centrocampo, di fianco a De Roon, dovrebbe essere occupato da Pasalic, mentre Bellanova occuperà la fascia destra, con Zappacosta spostato a sinistra per far rifiatare Ruggeri. In zona offensiva potrebbe riposare De Ketelaere, con Brescianini pronto a completare il tridente con Lookman e Retegui.
Dall’altra parte il Como, reduce dal pareggio contro il Bologna, è ancora alla ricerca della prima vittoria in campionato e ha bisogno di conquistare punti per allontare le zone basse della classifica. La formazione lariana dovrebbe essere simile a quella che ha pareggiato con il Bologna. In porta, Audero sarà nuovamente preferito a Reina, mentre la difesa a quattro sarà composta da Iovine, Dossena, Kempf e Alberto Moreno. In mediana, Sergi Roberto giocherà insieme a Mazzitelli. In attacco Cutrone sarà supportato dal trio Strefezza, Nico Paz e Fadera. Belotti ancora in panchina.
Atalanta-Como, le probabili formazioni
Atalanta (3-4-2-1): Carnesecchi; Kossounou, Djimsiti, Kolasinac; Bellanova, De Roon, Pasalic, Zappacosta; Brescianini, Lookman, Retegui
Como (4-2-3-1): Audero; Iovine, Dossena, Kempf, Moreno; Mazzitelli, Sergi Roberto; Strefezza, Nico Paz, Fadera; Cutrone
Serie A
Cagliari, Nicola a rischio: ultima chance contro il Parma?
Il Cagliari non riesce a vincere. La squadra di Nicola, ancora senza vittorie, ha perso anche contro l’Empoli: adesso l’allenatore rischia l’esonero.
Il futuro di Davide Nicola sulla panchina del Cagliari è appeso a un filo. La sconfitta contro l’Empoli ha ulteriormente complicato la situazione di una squadra che, dopo cinque giornate, si trova all’ultimo posto in classifica con appena 2 punti, ottenuti grazie ai pareggi contro Roma e Como. Un avvio di campionato disastroso, aggravato dall’incapacità di vincere gli scontri diretti contro avversarie che lotteranno per la salvezza.
I numeri parlano chiaro: un solo gol segnato e ben otto subiti in cinque partite. Un ruolino di marcia che evidenzia le gravi difficoltà dei rossoblù sia in fase offensiva che difensiva. L’illusione di una possibile ripresa, intravista nella partita contro il Napoli, dove il Cagliari aveva mostrato buoni segnali nonostante la sconfitta, si è frantumata contro un Empoli più determinato e organizzato. Quella sconfitta non è stata solo questione di sfortuna, ma di atteggiamento: la squadra è apparsa scarica e priva di idee, fattori che hanno fatto scattare l’allarme in casa rossoblù.
Cagliari, tre nomi per sostituire Nicola
Il presidente Giulini non ha preso bene il passo falso di venerdì e ha deciso di mandare subito la squadra in ritiro. Un segnale chiaro: il tempo sta per scadere e le cose devono cambiare immediatamente. Tuttavia, pare che un ribaltone in panchina non sia imminente. Nicola potrebbe avere un’ultima chance nella prossima partita, quando il Cagliari affronterà il Parma. Sarà una sfida cruciale per l’allenatore piemontese, che dovrà dimostrare di poter invertire la rotta contro un avversario motivato.
In caso di esonero, i nomi per sostituire Nicola sembrano essere tre: Davide Ballardini, Fabio Cannavaro (accostato in queste ore anche al Monza) e Gabriele Cioffi. Tre profili con caratteristiche diverse, ma tutti pronti a raccogliere la sfida di risollevare le sorti della squadra sarda. La prossima giornata sarà decisiva: o il Cagliari ritrova il successo, o sarà inevitabile cambiare guida tecnica.
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