Serie A
Roma, duro confronto tra Fonseca e la squadra
Clima tutt’altro che sereno oggi a Trigoria dopo il pareggio di ieri con il Sassuolo. Come scrive ilcorrieredellosport.it, infatti, prima dell’allenamento di scarico, giocatori e tecnico hanno avuto il classico confronto post gara. Sfociato però in nuove tensioni.
Il nervosismo per la posizione in classifica, le difficoltà tecniche e tattiche hanno portato a una serie di scontri verbali tra le parti, addirittura alcuni giocatori avrebbero mandato a quel paese il tecnico, ormai destinato a dire addio alla Roma alla fine della stagione. Anche in caso di vittoria dell’Europa League, perché ormai il rapporto tra lo spogliatoio e Fonseca è ai minimi termini ed è quasi impossibile riuscire a tornare indietro. I giocatori avrebbero ormai mollato la corsa al quarto posto.
Confronto acceso tra Fonseca e la squadra
L’allontanamento dal quarto posto ha creato qualche malumore ma il tecnico giallorosso ha comunque ribadito la volontà di non voler mollare né in campionato né in Europa League. Ora tutte le energie saranno impiegate per la sfida con l’Ajax dove l’imperativo è uno solo: vietato sbagliare. Anche perché, senza la Champions il prossimo anno, la panchina di Fonseca diventa sempre più precaria. Dall’infermeria, poi, non arrivano ancora buone notizie con Smalling e Mkhitaryan che continuano a lavorare individualmente. La stagione ormai è stata compromessa anche se c’è un’ultima competizione da affrontare e in maniera dignitosa giovedì sera contro l’Ajax, squadra con giocatori dalle forti individualità.
Serie A
Atalanta, Gasperini: “Dea da Scudetto? Dobbiamo crescere”
Il tecnico dell’Atalanta, Gian Piero Gasperini, ha parlato nel post partita del match vinto per 0-3 al Maradona contro la capolista Napoli.
Una domenica perfetta per l’Atalanta di Gian Piero Gasperini. La Dea infatti, ha sbancato il Maradona di Napoli grazie ad una super prestazione di squadra e soprattutto di Ademola Lookman, mattatore del match con una doppietta. A chiudere la gara ci ha pensato Mateo Retegui con l’undicesima rete in campionato su altrettante gare.
L’allenatore dei bergamaschi ha parlato ai microfoni di Dazn nel post partita.
Atalanta, le parole di Gasperini
“Noi pensiamo di misurarci anche contro queste squadre, a Napoli in uno stadio strapieno e contro una squadra forte sapevamo che dovevamo fare una prestazione di livello e ci siamo riusciti. Siamo cresciuti in personalità e tecnica, siamo felici: abbiamo sfoderato una partita bellissima, soprattutto in considerazione dell’avversario”.
La scelta di Retegui?
“Noi abbiamo tre giocatori in attacco ai quali si è aggiunto Zaniolo che oggi non ho potuto impiegare, questi tre al momento sono in uno scalino più alto anche se mi auguro che vengano raggiunti. Non sempre possono giocare tutti e tre insieme, ma si può essere decisivi anche dalla panchina, soprattutto in questi periodi in cui si gioca frequentemente”.
Atalanta da scudetto?
“Oggi abbiamo fatto una grande partita contro la prima in classifica, dobbiamo crescere non tanto nel nucleo forte. Abbiamo cambiato undici giocatori in rosa, Retegui è quello che ha dato risposte immediate ma anche gli altri stanno crescendo. Molto dipenderà da loro, chi è sceso in campo oggi ha uno spessore e una sicurezza che hanno messo in campo anche oggi”.
Ha parlato con De Laurentiis?
“Non l’ho ancora visto, spero di salutarlo più tardi comunque il Napoli è una squadra forte. Conte fa bene a fare il pompiere ma hanno fatto una grande squadra, aggiungendo giocatori importanti. Antonio ha già fatto cose straordinarie e le farà ancora, non è la partita di oggi che può far cambiare idea. Questa è una squadra che se la giocherà fino alla fine”.
Serie A
Napoli-Atalanta 0-3, Lookman e’ esagerato e la Dea ruggisce sotto il Vesuvio | Le pagelle orobiche
Napoli-Atalanta 0-3, la Dea infligge la prima sconfitta alla capolista e vince la sua quinta partita di fila. Le pagelle orobiche.
Carnesecchi 7: nel primo tempo e’ bravo su Anguissa, nel secondo tempo si avventa su ogni pallone, spesso dopo che la difesa glielo ha smorzato.
Djimsiti 7,5: non si fa scalfire ne da Buongiorno, né da Lukaku. Domina le palle aeree in modo totale.
Hien 7: si prende in carico ogni pallone aereo, e interviene anche su Lukaku di rado. Una sola incertezza in 90′.
Kolasinac 6,5: e’ la saggezza della difesa, è fisico ma anche molta intelligenza (dal 70′ Kossounou 6: si mette in difesa e aiuta nella resistenza finale).
Zappacosta 7,5: soffre meno di quanto preventivato e sfida Kvaratskhelia con la forza e con il coraggio.
De Roon 7: queste sono le sue partite, nessuno meglio di lui sa mantenere ordine in mezzo quando l’avversario e’ di un certo livello.
Ederson 7,5: fa la guerra su ogni pallone, annullando avversari davvero tosti. Anguissa deve soccombere nella personale sfida a distanza.
Ruggeri 6: diventa più coraggioso a mano a mano che passano i minuti. Può dare di più, comunque sufficiente il suo apporto.
Pasalic 7: la mina vagante vintage che serviva a Gasperini. Imprendibile ed efficacissimo.
De Ketelaere 7: devastante quando c’è da entrare nelle azioni decisive, quelle dei primi due gol. Un maestro di fantasia, plasmato da Gasperini (dal 76′ Retegui 7: entra, segna, esulta. Dieci su dieci. Perfetto in matematica, di più sotto porta).
Lookman 8: devastante, un terremoto sotto il Vesuvio. Doppietta, palma del migliore e festa per un gol che mancava da tanto in trasferta (dal 76′ Samardzic 6: aiuta a sbrogliare la matassa nei minuti finali).
Gian Piero Gasperini 7,5: muove uno scacco da ko alla capolista. Tre gol che hanno il gusto di una sfida che sta diventando sempre più interessante. Quinta vittoria di fila e Napoli a -3. Adesso la storia si fa divertente.
Serie A
Empoli, D’Aversa: “Domani i punti valgono doppio”
Il tecnico dell’Empoli, Roberto D’Aversa, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del posticipo casalingo contro il Como.
Roberto D’Aversa, allenatore dell’Empoli, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della delicata gara casalinga contro il Como, in programma domani, lunedì 4 novembre, alle ore 18:30.
Formazione toscana ancora alla ricerca della prima vittoria casalinga e soprattutto del primo goal della stagione davanti ai propri tifosi. Infatti, il club azzurro non è riuscito ancora a andare in rete sul campo di casa.
Empoli, le parole di D’Aversa
Quanto vale la gara di domani?
“Domani è una partita importante perché giochiamo contro una squadra che non possiamo considerare al nostro pari per quanto riguarda gli investimenti, ma la classifica in questo momento dice che è uno scontro diretto. I punti valgono doppio e i margini di errore devono essere minimi.
La voglia e la ricerca del risultato deve prevalere sull’avversario. Fino ad adesso la prestazione c’è sempre stata, c’è il bisogno e non l’obbligo di portare a casa il risultato pieno. Loro vengono da una sconfitta pesante, dal punto di vista del risultato, ma fino a cinque minuti dalla fine è stata in equilibrio”.
Che tipo di squadra è il Como?
“Hanno dei giocatori di qualità, già lo scorso anno in B hanno fatto investimenti importanti come Strefezza e Goldaniga spendendo diversi soldi. Giocano a calcio, è una squadra molto organizzata. Fabregas, per la carriera che ha avuto da giocatore, è uno di quegli allenatori che diventano top oppure si perdono per strada. Lui lo considero come uno di quelli che può diventare top, bravo lo è già. Hanno tanti giocatori tecnicamente validi, usano molto il fraseggio, il possesso. Dobbiamo essere bravi ad evidenziare i loro difetti”.
Avete una gara difficile poi anche venerdì a Lecce. Come sta la squadra?
“Numericamente siamo in una situazione di emergenza ma come ho sempre detto non voglio crearmi alibi e ragionare sulle opportunità che avranno quelli che scendono in campo. Dobbiamo ragionare sull’impegno di domani e poi su quello successivo, ma è troppo importante la gara di domani. Ci può servire anche per la trasferta, ma dobbiamo preservare tutte le energie sulla partita di domani. Nelle difficoltà voglio vedere una squadra che riesce a uscire da queste situazioni”.
Dopo le prestazioni è giunto il momento di fare gol in casa?
“Io come allenatore e anche i ragazzi dobbiamo essere bravi a valutare la partita in base alla prestazione e non al risultato. In tutte le partite, anche con Napoli e l’Inter c’è sempre stata la prestazione. In alcuni errori si poteva far meglio, ma bisogna ragionare su quello che si poteva migliorare.
In alcune circostanze non siamo riusciti a segnare, ma in casa abbiamo affrontato Juventus, Inter, Napoli, Fiorentina che sono nei posti alti della classifica. Vero che non siamo riusciti a segnare, ma anche loro hanno avuto le loro difficoltà a segnare. Cosa che non accade in altri campi, dove danno 3-4 gol a tutti. Dobbiamo a maggior ragione dobbiamo essere determinati nello sfruttare le nostre occasioni, ma adesso siamo in linea se non oltre le nostre possibilità”.
Quanto può pesare l’assenza di Goglichidze?
“Non ragiono sulla sua assenza ma sulla possibilità che De Sciglio o Marianucci possano sostituirlo al meglio. Marianucci ad esempio si allena con me dal primo giorno e si allena sempre con grande serietà dimostrando di poter stare nel gruppo azzurro. Quando dico che non voglio alibi è che voglio farlo io per primo, se ragiono sugli assenti tolgo qualcosa”.
Il Como ha numeri importanti che ama fare la partita. Dal punto di vista dell’impostazione si aspetta un Como così?
“Tutto vero, ma hanno subito anche qualche gol in più rispetto a noi. Prediligono il possesso palla, stanno continuando un lavoro che portavano avanti lo scorso anno. In Serie A possono avere qualche difficoltà ma il loro dna è quello. Sulla strategia tattica si ragiona su ciò che possono fare gli avversari e sul come limitarli. Quando giochi contro una squadra così, più tempo gli dai, più spazio gli dai e peggio è”.
State valutando un cambio tattico in difesa passando a 4?
“Nella partita si giocano diverse partite, per cui dobbiamo essere bravi ad adattarci. Ci sono delle caratteristiche dei giocatori che ti permettono di fare più moduli, piano A e il piano B ci devono essere”.
Affrontate una piazza di provincia ma una società tra le più ricche.
“La società Como credo che faccia bene al calcio italiano, c’è una proprietà tra le più ricche. Noi dobbiamo ragionare sul nostro mondo, a me interessa quello. Io sono ben felice di rappresentare la realtà Empoli che fa investimenti importanti dal settore giovanile”.
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