Serie A
Roma vs Salernitana: le scelte ufficiali
Debutto all’Olimpico per la Roma di Mourinho, squalificato insieme al suo vice Foti dopo il caos nel post della finale di Europa League ,contro la Salernitana.
In panchina per la Roma i ci saranno il preparatore Stefano Rapetti, a guidare la squadra, insieme alla bandiera giallorossa Bruno Conti, essendo in possesso del patentino di categoria.
Roma: attacco da reinventare
Squalificati anche Dybala e Pellegrini, avendo preso un ammonizione nell’ultima partita contro lo Spezia, lo scorso 4 giugno, sfida che ha visto coinvolto Tammy Abraham ad un lungo infortunio.
Non essendo stato ancora sostituito il centravanti inglese, il peso dell’attacco sarà sulle spalle del Gallo Belotti, in tandem con El Shaarawy.
A centrocampo, ceduto Matic, esordio per Aouar insieme al giovane Bove e Cristante. Sugli esterni altro debutto in Serie A per Kristensen, con Spinazzola sul lato opposto, che vince il ballottaggio con Zalewski.
Il terzetto difensivo è composto da Mancini, oggi capitano, Smalling e Llorente, rivoluto a tutti costi da Mou. Tutti e tre a proteggere la porta di Rui Patricio.
Solo panchina per gli altri acquisti: Ndicka, Paredes e Renato Sanches.
Salernitana: ancora un cantiere aperto
Una Salernitana con tante defezioni arriva alla Capitale, con la speranza di portare punti in questo esordio di Serie A.
Paulo Sousa schiera il consueto 3-4-2-1, con Ochoa tra i pali, confermato nel ruolo da estremo difensore.
In difesa non recupera Pirola, torna l’ex Fazio ad affiancare Lovato e Gyomber nella difesa granata.
Sulla linea dei centrocampisti, recupera in extremis Mazzocchi, largo sulla destra, con Bradaric sull’out mancino. In mezzo al campo assieme a Lassana Coulibaly, rispolverato Maggiore.
Doppio trequartista con il capitano Candreva che affianca Kastanos, dietro l’unica punta Botheim, visto le condizioni non al meglio di Dia.
L’arbitro è il signor Ermanno Feliciani della sezione di Teramo, alla sesta partita nel massimo campionato.
Serie A
Roma: i convocati di Juric per il Bologna
Il tecnico croato della Roma ha reso nota la lista ufficiale degli uomini che prenderanno parte alla sfida contro i felsinei in programma domani all’Olimpico.
Domani alle 15:o0 la Roma sarà impegnata nella sfida contro il Bologna, valida per il 12esimo turno di Serie A, l’ultimo prima della sosta per le Nazionali.
Una gara a dir poco fondamentale per i giallorossi, che cercano una vittoria che perlomeno darebbe un momentaneo sollievo prima della pausa del campionato. Una gara cruciale anche per Ivan Juric, per cui secondo molti potrebbe essere in ogni caso l’ultima gara da allenatore della Roma.
Per la partita di domani il tecnico croato ha diramato la lista ufficiale degli uomini che ne prenderanno parte. Come annunciato in conferenza stampa mancherà Paulo Dybala, alle prese con noie muscolari. Oltre a lui mancheranno ancora Hermoso ed il lungodegente Saelemaekers: entrambi dovrebbero tornare dopo la sosta.
La lista ufficiale dei convocati di Juric per la gara contro il Bologna
Portieri: Marin, Ryan, Svilar.
Difensori: Angelino, Celik, Dahl, Hummels, Mancini, Ndicka, Sangaré, Saud
Centrocampisti: Baldanzi, Cristante, Kone, Le Fee, Paredes, Pellegrini, Pisilli, Zalewski
Attaccanti: Dovbyk, El Shaarawy, Shomurodov, Soulé.
Serie A
Ghoulam: “Il Napoli ha più possibilità dell’Inter. Tra Dimarco e Di Lorenzo? Prendo il secondo”
L’ex terzino del Napoli ha analizzato il big match di domenica sera tra Napoli e Inter. Leggi con noi le parole di Ghoulam.
La 12° giornata di Serie A si chiuderà domenica sera con il big match ad alta quota tra Napoli e Inter. Ghoulam, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, ha detto la sua sul match e sui due allenatori.
Le parole di Ghoulam
La scelta sul terzino.
“Stiamo volando alto, siamo sui migliori interpreti dei rispettivi ruoli. Dimarco è splendido, però è più un quinto, ha corsa ed intelligenza ma io voto Giovanni, che sa fare pure il centrale nei tre e segna tanto. Fortunato Spalletti che può tenerseli entrambi”.
L’Inter o il Napoli?
“Il Napoli con un filino di possibilità in più, perché non fa le Coppe. Però l’Inter ha un organico lievemente superiore”.
Inzaghi o Conte?
“Hanno vinto entrambi ma Conte qualche trofeo in più. E questo è un pregio. Lo ha fatto ovunque sia stato, in Italia e in Inghilterra. Ha una capacità di incidere notevole, si sta vedendo al Napoli: in tre mesi ha spostato l’umore, ha curato i malesseri ed ha portato la squadra in testa alla classifica. Inzaghi non si discute, benissimo già con la Lazio e poi con l’Inter, dentro un progetto che gli appartiene. Ecco, in questo si somigliano: entrambi sanno esaltare le ambizioni dei club e riempire un progetto“.
Serie A
Parma, Pecchia: “La vittoria ci mancava, ma poteva andare diversamente. Su Benedyczak…”
Il tecnico del Parma, Fabio Pecchia, ha commentato la vittoria in rimonta sul campo del Venezia nella conferenza stampa post-partita.
Il Parma vince in rimonta (2-1 con le reti di Valeri e Bonny) sul campo del Venezia e si aggiudica uno spareggio salvezza importantissimo, che conduce i ducali momentaneamente a +3 sulla zona retrocessione.
Parma, le parole di Pecchia
Il tecnico crociato, Fabio Pecchia, ha parlato della vittoria nella consueta conferenza stampa post-partita.
Vittoria e Benedyczak
“La vittoria ci mancava. Ci era sfuggita in tanti casi, anche quando la meritavamo. Bene il ritorno di Benedyczak, era una partita non semplice per lui dopo tanto tempo e sono contento del suo rientro“.
Partita
“L’avevo pensata diversa, dato che siamo andati sotto subito. Ora sto recuperando diversi giocatori, ma cambiamo sempre mantenendo le nostre idee ben salde“.
“A Torino la partita con la Juventus ci ha tolto tante energie, che abbiamo poi pagato a Genova. Avevo bisogno di nuove energie, avevo l’impressione poi che Benedyczak e Cancellieri avessero qualcosa in più“.
Rimonta
“Non era facile. C’era un bell’ambiente, ci portiamo a casa 3 punti contro una squadra che stava bene ed arrivava da un bel periodo“.
Concretezza
“Giocare sempre in questo modo non si può, dobbiamo mantenere la nostra linea. Siamo stati premiati anche se la partita poteva avere un esito diverso“.
Entusiasmo
“Chiedo all’ambiente di crearlo, perché conosco troppo bene questa squadra: ha bisogno dell’entusiasmo per esprimersi e fare bene. Certo non ho raccontato barzellette, mi sono comportato nello stesso modo continuando sulle mie idee“.
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