Serie A
Sassuolo-Atalanta 2-0, Traoré spara e la Dea affonda: le pagelle
Una doppietta di Traore affonda un’Atalanta spenta e deludente e lancia il Sassuolo. Grande prestazione dell’ivoriano, man of the match del Mapei Stadium.
E’ dolce e gioioso il pomeriggio del Sassuolo, che con una prova di determinazione piega l’Atalanta e porta a casa una vittoria meritata.
Mattatore del pomeriggio è l’ivoriano Traore, autore della doppietta che decide il match, ma grande prova di tutta la squadra di Dionisi, che sale a quota 46 punti.
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Le pagelle
Consigli 7: il portiere cresciuto nelle giovanili dell’Atalanta mette il sigillo sulla vittoria neroverde, grazie a due importanti parate su Pasalic e Muriel. La sua prestazione vale almeno quanto un gol segnato in più.
Muldur 6,5: impegnato più nel contenimento di Pezzella che nella spinta, se la cava molto bene. Viene stimolato in varie situazioni ed è sempre pronto a ricevere e a girare il pallone ai compagni.
Chiriches 6,5: sfiora il gol con un colpo di testa da corner, deviato da Sportiello sulla traversa. Indomabile sui palloni alti e molla respingente per le palle direzionate agli attaccanti.
Ayhan 6: prova di spessore, in cui il contenimento è efficace. Gli riesce ogni giocata di alleggerimento, ma rischia con un colpo di mano in area di rigore.
Kyriakopoulos 6,5: sforna molti cross in area di rigore, agendo da vero e proprio ispiratore dall’esterno. Suo il cross per il primo gol di Traore (dall’83’ Ceide sv).
Matheus Henrique 6: buona la prova in fase di interdizione, con parecchi palloni intercettati che potevano essere pericolosi per gli avanti nerazzurri (dal 46′ Magnanelli 6: l’ingresso del capitano storico porta equilibrio e cervello in mezzo al campo).
Maxime Lopez 7: domina il centrocampo, con giocate e spunti di sostanza e inventiva che pochi hanno. Dalle sue parti quasi tutti fanno brutta figura.
Berardi 6,5: tiene in apprensione la difesa dell’Atalanta, anche se, per un pomeriggio, non partecipa a nessun gol. Ad ogni modo compie le solite giocate che pesano nella produzione offensiva (dal 70′ Defrel 6: colpisce un palo con generosità, un’inversione di rotta importante rispetto alle ultime prestazioni da subentrante).
Raspadori 5,5: è l’uomo meno positivo della linea offensiva di Alessio DIonisi. Prova a farsi notare ma non si intende con i compagni di reparto.
Traorè 8,5: fa venire il mal di testa alla difesa dell’Atalanta, che non sa come contenerlo. Il primo gol è istinto puro, il secondo è potenza e classe. La miglior prova della stagione (dal 70′ Rogerio 6: sulla fascia sinistra spinge e si propone).
Scamacca 6,5: il suo compito è quello di terminale offensivo e lui lo eseguo in modo efficace e pulito. Apre molti spazi e funge da punto di riferimento.
Dionisi 7: prestazione ottima del Sassuolo, con una proposizione e un tattica che incenerisce l’Atalanta. Annulla la strategia nerazzurra scatenando Traore negli spazi. Nelle ultime partite può togliersi altre soddisfazioni.
Serie A
Napoli, con Conte una difesa da primi anni ’80
Il Napoli ha trovato la quinta vittoria consecutiva contro l’Hellas Verona, mostrando evidenti miglioramenti in attacco e confermando la solidità in difesa.
Dopo la sconfitta interna contro la Lazio, il Napoli di Antonio Conte ha subito trovato il modo di reagire, inanellando una striscia di cinque vittorie consecutive.
In queste gare, gli azzurri hanno segnato 11 gol e ne hanno subiti appena 2, confermando una straordinaria solidità difensiva. Contro l’Hellas Verona è arrivato il dodicesimo clean sheet stagionale, un risultato impressionante considerando che siamo solo all’inizio del girone di ritorno.
Questo dato non solo esalta il lavoro svolto da Conte, ma evidenzia come il tecnico stia facendo meglio, al primo anno, di colleghi come Sarri e Spalletti nei loro esordi sulla panchina partenopea.
L’ultima volta in cui il Napoli ha raggiunto un simile traguardo difensivo fu nella stagione 1981/82. Tuttavia, per i più scaramantici, potrebbe essere una brutta notizia, visto che quell’anno i partenopei conclusero la stagione al quarto posto.
Intanto, però, la squadra di Conte prosegue a testa alta, confermandosi un muro quasi invalicabile nonostante le assenze.
Napoli, una difesa solida anche con diversi interpreti
La solidità difensiva del Napoli è ancor più straordinaria se si considera che contro il Verona mancavano due elementi chiave come Buongiorno e Olivera. Nonostante ciò, Juan Jesus e Spinazzola si sono rivelati all’altezza del compito.
Il difensore brasiliano, tra i più criticati in passato, ha raccolto gli elogi di Conte, che nel post-partita ne ha sottolineato l’affidabilità. Spinazzola, invece, ha dimostrato di essere un’alternativa di qualità anche in una posizione più arretrata, offrendo supporto sia difensivo che offensivo.
Di Lorenzo e Rrahmani continuano a essere due pilastri della retroguardia. Il kosovaro, in particolare, si conferma insostituibile: non spicca per qualità eclatanti, ma la sua intelligenza tattica e la capacità di lettura del gioco lo rendono essenziale, proprio come lo fu Albiol in passato.
Il rendimento di questi singoli è un’ulteriore testimonianza del lavoro impeccabile di Conte e del suo staff, capaci di trasformare il Napoli in una squadra solida, equilibrata e vincente.
Dopo un anno allo sbando, il Napoli sembra aver ritrovato un’identità forte, tornando a sognare traguardi importanti.
Serie A
Juventus, Motta: “Il gruppo è arrabbiato. Domani out Conceiçao, Vlahovic da valutare. Non parlo di Kolo Muani.”
L’allenatore della Juventus Thiago ha parlato nella conferenza stampa odierna in vista del match di Serie A contro l’Atalanta, in programma domani sera alle 20.45.
Domani sera la Juventus è chiamata ad una prova di forza notevole contro i bergamaschi, in occasione del match di recupero della 19° giornata di campionato. A seguire la conferenza stampa del mister Motta
Atalanta-Juventus, le parole di Motta
Come sta il gruppo dopo il derby e come si avvicina alla sfida di domani?
“Il recupero sta recuperando dal derby, è importante recuperare sia fisicamente che mentalmente. Siamo arrabbiati perché non abbiamo vinto ma già concentrati alla prossima partita contro una squadra che sta bene e andremo ad affrontare al nostro massimo”
È già in grado di fare un punto sugli indisponibili? Koopmeiners domani è l’ex più atteso: dopo questo periodo c’è qualcosa di curioso che ha scoperto di lui?
“Qualcosa di curioso no, è il giocatore e la persona che mi aspettavo. Un ragazzo che dà tanto nel quotidiano, si allena sempre molto bene, aiuta i suoi compagni e si sacrifica per la squadra in tanti momenti della partita, dove potrebbe non farlo e nessuno lo vedrebbe. Lui lo fa perché vuole aiutare e vincere, domani ritorna in un posto in cui è stato bene e ha dato tantissimo: sicuramente sarà una partita speciale, dovrà controllarsi a livello emotivo per fare una grande prestazione. Non avremo Bremer, Cabal, Milik e Conceiçao. Vediamo Vlahovic oggi pomeriggio in allenamento, ancora non è al 100% e vediamo se potrà essere domani con la squadra”
16 anni fa lei ha avuto Gasperini come allenatore al Genoa. Che ricordi ha di quel periodo? L’Atalanta di oggi le ricorda quel Genoa: si è evoluto o è sempre quell’allenatore?
“Si è evoluto sicuramente, ma già prima era una grandissimo allenatore. Oggi ancora di più. Mi ricordo un allenatore molto esigente, che voleva andare sempre in attacco, voleva vedere squadre che giocavano bene ed è così ancora oggi. L’Atalanta è una squadra che attacca, con tanti uomini, cambiano qualcosa con i tre attaccanti, dipende anche dalle avversaria, ma è uno dei grandi allenatori del nostro campionato”
È giusto utilizzare il termine crisi per inquadrare il momento?
“Noi siamo i primi arrabbiati per non vincere. Nell’ultima partita abbiamo giocato meglio dell’avversario, abbiamo creato delle situazioni per tornare in vantaggio e non siamo stati bravi. Lavoro, lavoro, lavoro. Non siamo contenti, ma positivi perché abbiamo la convinzione che il lavoro è quello giusto e lo si sta facendo bene. Tante cose dobbiamo migliorare per arrivare alla vittoria, è su questo che ci prepariamo in settimana”
Douglas Luiz non giocava 90 minuti da tanto tempo: ha recuperato? Può giocare ancora titolare?
“Può giocare. Sta ancora recuperando, ma è normale, non solo per lui ma per tutta la squadra. Dopo tanto tempo ha giocato una partita intera e di grande livello, questo vuol dire che abbiamo un altro giocatore che, da titolare o a gara in corso, aiuterà a tenere e alzare il livello della squadra”
Che risposte le sta dando Yildiz a destra?
“Giocando a destra sta facendo bene, così come faceva a sinistra. Quando ha giocato in zona centrale, come in Coppa Italia contro il Cagliari, ha fatto anche bene. Tante cose può fare meglio. Ricordiamoci sempre che è un ragazzo molto giovane, che sta crescendo in fretta per il momento che stiamo attraversando e sono contentissimo di lui. Ha grandi qualità, deve migliorare tante cose, specie in fase difensiva dove deve essere più aggressivo quando va sull’uomo, ma lo sta migliorando. Contro il Torino qualche contrasto l’ha vinto. In fase offensiva ci dà tantissimo: in quella zona del campo quando salta l’uomo e mette la palla dentro è molto preciso e pericoloso. Ha un fisico che gli permette di allenarsi sempre ed essere sempre disponibile, è importante sia per lui che per il collettivo”
Douglas Luiz nella scorsa partita si è trovato poco in fase di trequarti perché era una cosa voluta o perché bisogna migliorare?
“È stata una cosa dovuta per lasciare più spazio a Thuram. Ma si può fare, in passato l’ha già fatto di alternarsi con chi sta avanti o dietro. È una delle sue caratteristiche migliori. Ha fatto dopo tanto una gara da titolare, dovevamo gestire i suoi sforzi durante i 90 minuti”
Ritiene di aver commesso errori in questi 6 mesi? Se sì, quali?
“Sicuramente abbiamo commesso errori perché in tante partite potevamo arrivare alla vittoria e non ci siamo arrivati. Questo significa che qualcosa in più dobbiamo dare. Ripeto che noi siamo i primi arrabbiati perché facciamo questo lavoro e vogliamo la ricompensa di vincere. Delle volte siamo stati capaci di fare bene, delle altre abbiamo avuto difficoltà a vincere. Adesso per continuare nella corsa Champions dobbiamo recuperare dei punti che abbiamo lasciato indietro”
Quanto è soddisfatto dell’impatto di Mbangula? Si aspettava una crescita così?
“Sono molto contento e non me l’aspettavo. È chiaro che, per le situazioni vissute, anche lui è dovuto crescere più del normale e sono soddisfatto perché l’ha fatto. È un 2004 che, per merito suo e per altre situazioni, ha dovuto prendersi delle responsabilità e l’ha fatto molto bene. Contro il Torino era il primo derby, l’anno scorso giocava una categoria: è anche un ragazzo molto altruista, capisce le cose che deve fare per aiutare la squadra e lo fa nel migliore dei modi. Non deve accontentarsi e cercare sempre qualcosa in più”
Aveva detto che Cambiaso giocava con gli antidolorifici: lo potremo rivedere titolare?
“Sta migliorando. L’ho visto entrare col Torino molto bene, molto concentrato e attento. È un ragazzo molto importante per noi, può giocare a destra e sinistra. In una squadra giovane come la nostra ha già giocato partite di alto livello con personalità, per domani è una possibilità che inizi e se lo farà sono sicuro che vedremo una grande prestazione”
Siamo arrivati al giro di boa. Se la Juve non va forte, anche le altre vanno piano: si è fatto un’idea di quale traguardo bisogna raggiungere per arrivare quarti?
“È sicuro che non siamo contenti dove siamo oggi. Vogliamo essere nella zona Champions, ma con la convinzione che il lavoro è fatto nel modo giusto. Per crescere e per competere con le nostre avversarie. Inutile guardare troppo in avanti, dobbiamo pensare alla prossima partita. Sarà una grande partita, sicuramente complicata come tutte, affrontiamo una squadra che sta più in alto di noi in classifica. Con rispetto vorremo fare la nostra partita per arrivare alla vittoria”
Avete fatto 4 partite senza Vlahovic, senza vittorie. La Juve è tanto dipendente da Vlahovic? Contro il Milan si aspetta Kolo Muani?
“Tutti i giocatori di questa rosa sono importanti, anche Dusan. Quando lui è presente siamo contenti, quando è mancato abbiamo fatto bene con altri. Non possiamo essere soddisfatti perché non abbiamo vinto. Kolo Muani? Non parlo di giocatori di altre squadre”
Dopo il derby ha parlato del calendario. La squadra è tutta unita nel sapere che ci sono sfide che possono decidere la stagione?
“La squadra è sempre stata unita, nell’affrontare la prossima partita che è la più importante. Se pensiamo troppo in avanti dimentichiamo quello che dobbiamo fare oggi”
Serie A
Capello: “Non mi aspettavo un ritardo del genere della Juve. Koop? Per me va aspettato”
Alla vigilia di Atalanta–Juventus, Fabio Capello è stato intervistato in esclusiva da La Gazzetta dello Sport e ha discusso del momento delle due squadre di domani.
A seguire l’intervista completa di Capello
Le parole di Capello
CLASSIFICA
“Non mi sarei aspettato un ritardo simile della Juve in campionato, soprattutto ripensando alle scelte forti condivise da tecnico e società in estate. A partire dalla cessione di Chiesa. Non si capisce ancora quale sia l’identità della squadra di Motta: a inizio campionato non subiva gol, ma faticava a segnare. Adesso il contrario. La sensazione è che il gioco scorra troppo lento e per gli avversari sia semplice prendere le contromisure. A Motta direi di non pensare soltanto a un’idea di calcio e di adattarsi ai giocatori che ha in rosa in modo da esaltarne le caratteristiche. Vale per tutti gli allenatori, non solo per chi guida la Juventus”.
ATALANTA
“L’Atalanta dell’ultimo periodo non è quella pre natalizia: nelle ultime partite ha giocato sotto ritmo, l’aggressività non è la solita. Gasp ha risentito dell’assenza di un centravanti, il rientro di Retegui sarebbe molto importante”.
VLAHOVIC
“Vlahovic non è il centravanti di manovra che predilige il suo allenatore. Però come 9 da area di rigore è uno dei migliori. L’errore è pensare che Dusan possa cucire il gioco come Zirkzee. Al serbo vanno chiesti i gol”.
MERCATO
“Kolo Muani è un buon giocatore, se lo cercano è perché sono convinti che possa dare una mano. A Giuntoli non do consigli, piuttosto gli farei questa domanda se lo incontrassi: quanto tempo servirà alla Juve per tornare a vincere lo scudetto?”.
UN ERRORE COMPRARE KOOPMEINERS
“Io Koop lo aspetterei, il giocatore non si discute. E se allenassi ancora, me lo farei comprare in qualsiasi top club. Sicuramente Gasp sa entrare come pochi nella testa dei propri ragazzi: è sotto gli occhi di tutti la sua abilità nel metterli nel ruolo giusto per farli rendere al massimo. De Ketelaere è soltanto uno dei tanti esempi. Però…”.
VETRINA ATALANTA
“Io, fossi nella Juventus o in un’altra big, all’Atalanta continuerei a guardare per rinforzarmi. Ederson, Scalvini e Lookman li vedrei bene in qualsiasi grande squadra europea, compresa quella di Motta. I nerazzurri sono in evoluzione e hanno 2-3 ragazzi davvero interessanti. I bianconeri, invece, sono ancora in piena costruzione e dovranno lottare fino alla fine per qualificarsi alla prossima Champions”.
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