Serie A
Sassuolo-Atalanta 2-0, Traore trafigge la Dea: le pagelle
Brutta prestazione dell’Atalanta, che al Mapei Stadium crolla sotto i colpi dell’attaccante ivoriano e la trafigge con una doppietta.
Una delle più brutte Atalanta della stagione. I nerazzurri perdono malamente in casa del Sassuolo e vedono la zona Europa League sempre più lontana. Tra i nerazzurri si salvano in pochi, ma il migliore è Sportiello, che evita un passivo peggiore.
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Le pagelle
Sportello 6,5: se il Sassuolo non dilaga, il merito è dell’ex Fiorentina, schierato al posto di Musso da Gasperini. Non è facile respingere tutto e sui due gol di Traore non può farci nulla.
Toloi 6: schierato a sorpresa da titolare, l’italo-brasiliano rimedia come può agli affondi del Sassuolo con carattere ed esperienza. Contenere gli avanti neroverdi è compito arduo, e il suo muro viene varcato più volte (dal 57′ Palomino 6: se la cava spesso di mestiere, di fisico e con la testa).
Demiral 5,5: un passo indietro rispetto alle ultime prestazioni. Un peccato di presunzione lo fa cadere nella trappola di Traore, che lo dribbla prima di mettere in rete la sua personale doppietta.
Scalvini 6: tutto sommato se la cava, ma come tutta la difesa va in difficoltà sulle folate di spinta neroverdi.
Hateboer 5: il suo aiuto sulla fascia potrebbe essere una opzione per rendere la Dea pericolosa in fascia, ma l’olandese non spinge. In fase di contenimento non ci mette cattiveria per limitare gli avversari (dal 46′ Zappacosta 5,5: meglio di Hateboer, ma il suo contributo è comunque flebile).
Pessina 5: prestazione incolore da parte del ragazzo di Monza. L’ennesima, di una stagione iniziata in difficoltà e che volge al termine con l’anonimato.
Pasalic 6: timido e restio a inserirsi tra le linee difensive del Sassuolo. L’unica volta che lo fa, però, rischia di metterla dentro (dal 77′ Malinovskyi sv).
Pezzella 6: a differenza di Hateboer, lui si propone e offre soluzioni dalle sua parti. Alla lunga però cala e soffre.
Miranchuk 5,5: è innamorato del pallone e lo porta a spasso a livelli deleteri. Qualche tocco in meno e qualche passaggio anticipato in più avrebbe creato sicuramente qualche occasione in più (dal 46′ Koopmeiners 6: più solido di Pessina e Miranchuk, prova a metterci il fisico e ad agire di prepotenza ma è tutto vano).
Boga 6: ci mette volontà ed idee, distribuisce palloni che non sempre i compagni di reparto sfruttano. Qualche palla non perfetta, ma è il migliore dei giocatori di movimento (dal 57′ Muriel 6: segna il gol del 2-1, ma arriva troppo tardi).
Zapata 6: il voto è proporzionato alla sua autonomia in partita, dato che è alla ricerca della forma migliore dopo un lungo infortunio. Ci mette buona volontà e qualche spunto di altruismo.
Gasperini 5: un passo falso che fa male, perché le gambe sembrano non girare più e le idee sono offuscate. L’Europa League è solo una parziale spiegazione a una partita buona solo nelle fasi iniziali del primo tempo. Alcuni elementi della rosa girano a vuoto quando vengono schierati titolari, Pessina su tutti. Le coppe europee si allontanano.
Serie A
Hellas Verona, Zanetti: “Ecco perché sono soddisfatto”
In casa Hellas Verona rimane comunque la soddisfazione per la sfida contro il Napoli, nonostante la sconfitta. Zanetti ha sottolineato gli aspetti positivi.
Nonostante il risultato finale non abbia sorriso all’Hellas Verona, l’allenatore Paolo Zanetti ha voluto mettere in luce i lati positivi della partita. Durante la conferenza stampa post-gara, Zanetti ha dichiarato: “Sono comunque soddisfatto”. Queste parole sottolineano la determinazione del tecnico nel vedere il bicchiere mezzo pieno, anche in una situazione non ottimale.
Zanetti ha evidenziato la crescita della squadra e la capacità di affrontare le difficoltà incontrate durante il match. La prestazione del Verona, secondo lui, ha mostrato segnali incoraggianti per il futuro, nonostante il risultato sul tabellone non sia stato quello sperato.
Hellas Verona, l’importanza di mantenere alta la motivazione
Zanetti ha insistito sull’importanza di mantenere alta la motivazione e il morale del gruppo, elementi fondamentali per affrontare con determinazione i prossimi impegni della stagione. La sua analisi si concentra sull’evoluzione tattica e mentale della squadra, aspetti che ritiene indispensabili per raggiungere gli obiettivi prefissati.
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Fonte: l’account X di Gianluca Di Marzio
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— Gianluca Di Marzio (@DiMarzio) January 12, 2025
Serie A
Napoli, Conte: “Il nostro obiettivo è mettere pressione a chi sta davanti. Qualcuno è preoccupato…”
È un Antonio Conte soddisfatto, deciso e sincero quello intervistato dopo la vittoria del Napoli contro il Verona. Il tecnico azzurro vuole dare fastidio.
Antonio Conte, noto per la sua grinta e determinazione, ha recentemente espresso chiaramente le sue intenzioni per la stagione in corso. Durante un’intervista, l’allenatore ha dichiarato che il suo obiettivo principale è dare fastidio alle squadre che si trovano ai vertici della classifica. Nonostante non sia chiaro cosa possa significare esattamente questo “dare fastidio”, è evidente che Conte sia determinato a portare la sua squadra a competere fino alla fine.
Il ruolo del Napoli nel campionato
Conte ha anche fatto riferimento al Napoli, sottolineando come la sua squadra stia già creando preoccupazioni tra le avversarie, suggerendo che il Napoli è uno dei principali contendenti al titolo. Le sue parole lasciano intendere che ci sia uno sforzo concertato per destabilizzare le squadre di vertice e creare un campionato più competitivo e imprevedibile.
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Fonte: l’account X di Schira
Antonio #Conte: “Quest’anno dobbiamo dare fastidio. Il nostro obiettivo sarà quello di dare fastidio fino alla fine a chi sta davanti. Non so cosa sarà e porterà dare fastidio, ma sicuramente qualche fastidio lo stiamo dando visto che qualcuno è preoccupato del #Napoli…” pic.twitter.com/Dx9RolU5qY
— Nicolò Schira (@NicoSchira) January 12, 2025
Serie A
Bologna, Lucumi rovina tutto e il 2-2 sa di amaro
Bologna, nel finale sfuma la vittoria dei felsinei, con la Roma che agguanta il pari con un rigore di Divbyk.
Alla fine la sensazione e’ quella di una vittoria buttata nel cestino per il Bologna. Tre punti che avrebbero potuto significare +3 dal Milan, ma soprattutto, il –1 dalla Fiorentina.
Niente di tutto questo, grazie anche alla “collaborazione” del braccio galeotto di Lucumi in area di rigore, con la Roma all’ultimo forcing della partita.
Il pareggio di Divbyk dal dischetto vanifica la rimonta firmata Dallinga e Ferguson, in risposta sul vantaggio dell’ex Saelemaekers.
In mezzo a questo mare di emozioni anche un paio di dettagli non indifferenti, ovvero le due-tre situazioni limpide da gol dilapidate dal Bologna per l’egoismo di Orsolini.
Il risultato finale lascia in retrogusto amaro e la convinzione di aver letteralmente gettato al macero che sarebbero stati molto preziosi
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