Serie A
Una Viola da standing ovation! Le pagelle della Fiorentina
La Fiorentina sbanca San Siro e affossa il Milan e Giampaolo in una crisi profonda. Il Meazza rossonero sotto la guida di Montella è terra fertile per i viola: questa è la terza vittoria, oltre ad un pareggio, nelle quattro apparizioni milanesi. Il tecnico napoletano continua a dare fiducia agli stessi undici per la quarta gara di fila e i risultati si vedono. Il duo d’attacco Ribery e Chiesa è micidiale, Castrovilli si conferma e trova anche la soddisfazione della rete, ma c’è una crescita generale da Badelj a Pezzella che semina ottimismo per il futuro viola.
La partita
La Fiorentina conscia delle difficoltà psicologiche e ambientali del Milan parte a razzo, pressing e tecnica. Al 12′ Ribery recupera palla e con un dribbling ubriacante si presenta davanti a Donnarumma, batti e ribatti e Chiesa si procura un rigore che Pulgar trasforma. Il primo tempo è un dominio viola con varie occasioni, una su tutte un gol annullato a Castrovilli su offside iniziale di Chiesa. Il Milan prova con la forza dei nervi ad reagire, ma non va oltre ad un tiro di Suso da fuori area bene parato da Dragowski. Nella ripresa la tendenza è la stessa che si accentua con l’esplusione di Musacchio su un fallaccio su FR7 a metà campo al 55′. La Fiorentina prende il possesso totale del Milan, fischiato e abbandonato dai propri tifosi, Castrovilli al 66′ e Ribery al 78′ con un’azione bellissima portano 3-0 la Viola. Nel mezzo c’è anche un rigore parato da Donnarumma a Chiesa al 70′. Nel finale Leao accorcia le distanze con un bellissimo gol su azione personale.
Le pagelle
Dragowski 6 – Unica parata nel primo tempo su un tiro di Suso dalla sua mattonella. Attento.
Milenkovic 6,5 – Un po’ in difficoltà su Leao all’inizio, ma poi prende possesso della situazione, da un suo break nasce il raddoppio viola.
Pezzella 6,5 – Annulla Piatek, dirige la difesa. Solo sull’azione di Leao appare indeciso.
Caceres 6,5 – L’uruguaiano è una garanzia della difesa a 3, sicurezza e sostanza.
Lirola 6 – Continua crescita lenta ma continua del giovane spagnolo, ieri anche qualche tocco di classe come il colpo di tacco per Chiesa nell’area avversaria.
Pulgar 7 – Diga nel centrocampo viola e sentenza sui rigori. Poi prova anche il tiro da fuori.
Badelj 7,5 – Finalmente il croato dà una prova di ciò che potrebbe essere la mediana viola, la sua partita è domininante sul centrocampo rossonero.
Castrovilli 7,5 – Mezzo voto in più per il gol alla Scala del calcio. Prestazine sopra le righe comunque per questo ragazzo che è sempre più una certezza. (Dal 79′ Benassi s.v.).
Dalbert 6,5 – Si spinge meno in proiezione offensiva, ma è attento in fase difensiva. Un giocatore ritrovato anche nella sua ex casa.
Chiesa 7 – Una grandissima partita. Giocata in maniera individuale e di squadra. Unica pecca l’aver voluto tirare il rigore e malamente. I rigori meglio lasciarli a chi è freddo. (Dall’83’ Boateng s.v.)
Ribery 8 – Da standing ovation, come quella riservatagli da San Siro. Tante giocate, da quella del rigore iniziale alla bellissima rete nel finale. Nel mezzo tanta classe (Dall’89’ Ghezzal s.v.).
Serie A
Ventura accende il derby: “Col Var ne avremmo vinti di più”
Gian Piero Ventura, ultimo a vincere un derby, torna a infiammare il match con la Juventus anche fuori dal campo.
A poche ore dal derby della Mole, Gian Piero Ventura, ex allenatore del Torino e ultimo tecnico granata a vincere contro la Juventus, fa parlare di sé con dichiarazioni pungenti pubblicate oggi sul Corriere della Sera. Ventura, che nel 2015 guidava il Toro alla vittoria nell’attesissima stracittadina, ha riaperto vecchie ferite ricordando le difficoltà di affrontare la Juventus di quell’epoca.
La vittoria del 26 aprile 2015, un 2-1 firmato da Darmian e Quagliarella, resta l’ultima gioia granata in un derby di campionato. Da allora, la Juventus ha continuato a dominare la scena, trasformando il derby in una sfida quasi a senso unico, almeno nei risultati. A seguire un breve estratto dell’intervista
Le parole di Ventura
DERBY
“Ho fatto undici derby senza Var, vivendo situazioni veramente grottesche. Mi sento dire che sono l’ultimo ad aver vinto un derby, sarebbe stato bello essere quello che ne ha vinto quattro o cinque. E con il Var ne avremmo portato a casa almeno altri tre o quattro”.
LA SFIDA E LO SPOGLIATOIO
“Ormai usiamo le frasi fatte, penso che definirlo “una partita a sé” sia assolutamente centrato per i derby e in particolare per quello di Torino. Te lo fanno vivere i tifosi giorno dopo giorno, bisogna solo avere la capacità di gestire le emozioni e mettere a fuoco quello che bisogna fare per portare a casa la partita”.
Serie A
Torino-Juventus, Kenan Yildiz in un ruolo ‘diverso’, i dettagli
A poche ore dal derby della Mole tra Torino e Juventus, crescono le preoccupazioni per le possibili assenze di Francisco Conceicao e Dusan Vlahovic, entrambi in dubbio per problemi fisici.
Il tecnico Thiago Motta sta valutando soluzioni alternative per sopperire a queste defezioni, con particolare attenzione al ruolo di Conceicao.
Chi potrebbe sostituire Conceicao?
Motta starebbe considerando di schierare Kenan Yildiz come esterno alto a destra. Il giovane talento turco, che ha impressionato nell’amichevole contro il Milan a Riad, ha già dimostrato di sapersi adattare a questo ruolo, nonostante sia meno esperto a livello di partite ufficiali di Serie A.
Yildiz, noto per la sua tecnica e capacità di creare spazi, potrebbe rappresentare una soluzione interessante per dare velocità e imprevedibilità all’attacco della Juventus. La sua inclusione nel derby sarebbe una prova di grande fiducia da parte di Thiago Motta e una chance importante per il giovane per mettersi in luce in un match di grande prestigio.
Serie A
Genoa, Zanoli: “Contro il Cagliari meritavamo di vincere, Vieira mi ha dato fiducia”
Il calciatore del Genoa Alessandro Zanoli ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni de Il Secolo XIX su varie tematiche legate al club rossoblù.
Il calciatore di proprietà del Napoli attualmente in prestito al Genoa Alessandro Zanoli ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni de Il Secolo XIX su varie tematiche legate al club rossoblù tra cui il momento che sta vivendo la squadra e sul nuovo allenatore Patrick Vieira.
Genoa, le parole di Zanoli
Di seguito le dichiarazioni rilasciate dal calciatore del Genoa Alessandro Zanoli ai microfoni de Il Secolo XIX su varie tematiche legate al club rossoblù:
“L’avevo incrociato per la prima volta in un’amichevole in cui con il Napoli giocai contro il Crystal Palace, gliel’ho ricordato quando è arrivato qui.
Ha grande personalità, si confronta con tutti i giocatori, ha un idea di calcio ben precisa, ancora non siamo riusciti a cercare di più la palla bassa come lui vorrebbe, ma stiamo migliorando. E poi abbiamo affrontato partite difficili, adesso ci manca solo la vittoria”.
Come mai non avete ancora vinto in casa?
“Mah, credo che sia solo un caso. Contro il Cagliari meritavamo di vincere, con il Napoli abbiamo fatto un grande secondo tempo e potevamo almeno pareggiare. Adesso vogliamo portare a casa una bella vittoria. Per festeggiare insieme a Dan Sucu“.
Che cosa ha pensato quando Vieira l’ha messa ala?
“Avevo un po’ di timore perché si trattava di un ruolo diverso rispetto a quello che avevo interpretato negli ultimi anni. Però mi sono fermato troppo a pensarci, sono andato in campo e ne è venuta fuori una prestazione positiva che mi ha dato grande fiducia”.
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