Serie A
Roma, Zalewski: “Grande prestazione oggi. Mourinho la mia guida”
Zalewski, alla sua prima apparizione da titolare in un derby si è riscattato dopo la prova opaca contro l’Udinese dove la Roma non ha brillato.
Zalewski è raggiante per la vittoria nel derby soprattutto vista la prima apparizione da titolare, per lui giovane cresciuto nel settore giovanile della Roma e tifoso romanista.
Il giovane terzino della Roma non ha nascosto le emozioni per il derby vinto ma ha sottolineato anche l’importanza di Mourinho per il gruppo.
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Roma, Zalewski: “Emozione indescrivibile. Da domani penso alla Nazionale”
Queste le sue parole:
Com’è per un romanista vivere il primo derby e festeggiarlo così?
È un’emozione indescrivibile. Sono contento per la nostra prestazione. È stata una prestazione più di atteggiamento che di tattica e tecnica, noi a differenza loro abbiamo avuto pochissimo tempo per prepararla. Sono molto contento, abbiamo dimostrato che abbiamo carattere e abbiamo portato a casa la partita.
Su Mourinho.
“E’ per tutti noi una guida importante. Non ho mai giocato in quel ruolo e lo sto facendo decentemente. Sono contento di essere allenato da uno degli allenatori più importanti della storia del calcio”.
In che maniera ti sei preparato? I tuoi compagni ti hanno aiutato?
“Non era facile marcare Felipe e perciò mi hanno aiutato i compagni. Non l’abbiamo preparata molto a livello tattico ma abbiamo dimostrato tutto il carattere col gol al primo minuto”.
Cosa fai stasera?
“Domani vado in Nazionale”.
Chi ti ha aiutato di più?
“L’aiuto è arrivato da tutti. Soprattutto da chi gioca dalla mia parte come Pellegrini, Ibanez e Cristante. Anche chi entra dalla partita aiuta noi giovani”.
Serie A
Torino, Vanoli: “Darei tutto per vincere il derby, servono cuore e passione”
La conferenza stampa di Paolo Vanoli, allenatore del Torino, alla vigilia del derby di campionato contro la Juventus. Si gioca sabato 11 gennaio alle 18.
Alle 18 di sabato 11 gennaio si affronteranno Torino e Juventus : una stracittadina che capita in un periodo estremamente difficile per entrambe le squadre. I padroni di casa hanno vinto solo 2 delle ultime 14 partite: l’ultima affermazione all’Olimpico Grande Torino risale al 25 ottobre contro il Como. L’unico derby vinto dai granata negli ultimi 30 anni è datato 26 aprile 2015: da lì in poi 16 successi bianconeri e 5 pareggi, Coppa Italia inclusa.
La Vecchia Signora deve dimenticare il ko col Milan in semifinale di Supercoppa Italiana: si tratta della prima sconfitta stagionale contro un club italiano. La squadra di Thiago Motta è infatti l’unica imbattuta in campionato, e il consistente ritardo in classifica è dovuto agli 11 pareggi: gli ultimi 3 incontri casalinghi di Serie A sono terminati tutti 2-2, mentre l’ultimo successo è il 2-0 nel derby d’andata dello scorso 9 novembre.
Torino-Juventus: Vanoli presenta il derby in conferenza stampa
Paolo Vanoli, allenatore del Torino, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del derby: “Abbiamo fatto una buona settimana. Oggi avevamo alcuni dubbi: Coco è rientrato ieri in gruppo, oggi in rifinitura Ricci e Gineitis ci proveranno. Ma speriamo ci siano“.
Cosa si può imparare dall’ultima stracittadina?
“Che è molto importante per la nostra gente: era il mio primo derby da allenatore del Toro, lo sento ancora di più. Ma non abbiamo fatto una prestazione da Toro, non basta per vincere il derby. In queste partite bisogna gestire i momenti e capire come ci si arriva. Con il Parma l’abbiamo interpretata bene, ci sono mancati solo i tre punti. Queste gare si giocano con la mentalità di vincere, la voglio trasferire ai ragazzi“.
La Juventus non avrà a disposizione Vlahovic e Conceicao
“Non penso a guardare loro. Il derby ha la sua valenza, è importante: troviamo una Juve forte, anche senza quei due hanno valori importanti. Dobbiamo imparare la lezione del derby d’andata, abbiamo la fortuna di giocare davanti al nostro pubblico e deve essere un’altra partita. Si vince non solo sul piano organizzativo, ma anche con cuore e passione“.
Può essere la partita della svolta?
“Assolutamente sì. E’ da un mese che vedo la squadra avvicinarsi al mio carattere e alla mia fame di fare qualcosa di importante. Sono gare che possono dare la svolta: non è importante solo il risultato, ma anche la prestazione“.
Il mercato e le parole del presidente Cairo
“Quando si è vicini, ci si confronta: è la cosa che nel passato è mancata un po’. Per vivere i problemi, bisogna viverli vicina alla squadra. Ho chiuso il capitolo mercato in questa settimana perché il derby è troppo importante. La società deve capire l’importanza di questo mercato. Il presidente ha fatto un discorso importante alla squadra.“.
La carica della squadra
“Trovare la chiave per il giusto equilibrio è importante: c’è una chiave collettiva e una individuale, è un aspetto importante e da considerare. Devi trasformare tutta l’energia e la voglia quando c’è il fischio d’inizio“.
Sul modulo iniziale
“Ora mi chiedi la formazione… Ho dimostrato di non essere integralista: quando si parla di numeri, nel calcio moderno sono semplici numeri per i giornalisti. Poi nella gara, c’è l’interpretazione. Nelle partite ci sono più partite, vediamo domani“.
L’avvicinamento della squadra al derby e le sensazioni dei tifosi
“I tifosi a fine partita con il Parma hanno chiamato i ragazzi sotto la curva per fare capire l’importanza del derby. Io per primo ho sempre cercato di unire e avvicinarmi nonostante ciò che sta succedendo. In questi sei mesi, la nostra bravura è stata quella di comandare una barca durante mesi in cui ne sono successi tante“.
I pochi gol segnati
“Non riuscire a segnare è diverso da non riuscire a creare. Penso a Coco e Karamoh, se vedi che non tirano a porta vuota i dati dicono che non hai tirato…Ma bisogna saper leggere i numeri. Soprattutto con il Parma abbiamo creato tanto, non siamo stati bravi a concludere ma il migliore in campo è stato il portiere. A Empoli abbiamo vinto con l’eurogol di Adams, ma se guardiamo le occasioni il portiere ha fatto grandi parate. E’ da un mese che creiamo, ora dobbiamo diventare concreti“.
La maggior costruzione di gioco del Torino
“Ho giocatori da palleggio, guardi le caratteristiche. A parte Gineitis che ha continuità nell’attaccare l’area, gli altri nostri centrocampisti sono più propensi al palleggio. Mi hanno insegnato che per segnare, serve attaccare la linea difensiva: Karamoh ci ha aiutato anche per sfruttare meglio Vlasic e Adams. Le valutazioni dipendono dalle caratteristiche dei giocatori. Questo Toro è una squadra che arriva nell’ultimo terzo con il palleggio, anche se a me piace andare al concreto“.
Cosa farebbe per vincere la stracittadina
“Arrivo da sacrificio e passione, ogni preparazione è diversa. Ho vissuto il derby in silenzio, ho voluto sentire e guardare e lo farò fino alla fine. Per vincerlo farei di tutto. So quanto manca, dopo tante sofferenze… Ho capito cosa vuol dire soffrire a Torino, sarebbe una gioia immensa. Darei tutto. E’ la passione di questo lavoro, la voglia di vincere ogni partita. Ma è una parola grande, me la tengo per me…“.
Maripan e il minutaggio ridotto di Sanabria nell’ultimo periodo
“Sono scelte tecniche. Per me i giocatori sono tutti importanti, ma ne giocano 11. C’è lo stato di forma, le situazioni… Qui c’è stato un maestro come Ventura che più di una volta ha fatto il 4-2-4… Per arrivare a questo c’è un lavoro dietro. Sanabria sta bene, devono essere tutti al servizio della squadra. Sappiamo che è un giocatore importante, ha detto che si prendeva responsabilità senza Zapata ed è importante. Maripan aveva bisogno di tempo per avere la condizione e arrivare oggi ad essere importante per noi“.
L’apertura del Filadelfia
“Da quando sono arrivato, sono tra quelli che ho aperto di più. Lo volevo fare di più, ma un mese e mezzo il Fila non era agibile per rifacimento campo, ma ho aperto lo stadio per la partitella con la Primavera. Per aprire una struttura ci sono anche problemi di sicurezza che prima non c’erano. Non l’ho aperto perché c’è il derby, i nostri tifosi hanno dimostrato sempre di stare vicino alla squadra. Non ho potuto aprirlo prima, volevamo festeggiare un augurio di buon anno. Ora coincidono tutte le cose“.
“Sto cercando personalmente di far capire cos’è il Toro ai miei giocatori. L’ho fatto tante volte con un video sulla storia del Toro, quando si può con qualche ex giocatore, poi nel quotidiano con i giovani come Njie. Io devo essere il primo a farlo. Ma mi dispiace che si dica che si apre solo per il derby: i tifosi hanno dimostrato che ci sono vicino. Se non lo pensassi, aprirei contro il mio club perché ce l’hanno con presidente e direttore. Io voglio unire la squadra, io mi prendo la responsabilità”
Serie A
Lazio, i convocati per il Como: la scelta su Pedro e Noslin
La Lazio si prepara per il match contro il Como, una partita cruciale per i biancocelesti. Di seguito la lista completa dei convocati.
La Lazio si appresta a sfidare il Como in una partita che potrebbe rivelarsi decisiva per il proseguimento della stagione. Tra i convocati spicca l’assenza di Pedro, uno dei pilastri dell’attacco biancoceleste. L’assenza dell’attaccante spagnolo è dovuta a un infortunio che lo terrà lontano dal campo per questa importante sfida.
Nonostante l’assenza di Pedro, c’è fiducia nell’ambiente laziale grazie alla presenza di Noslin. Il giovane attaccante ha dimostrato di avere le qualità per fare la differenza e Marco Baroni sembra intenzionato a dargli spazio contro il Como, dandogli l’opportunità di mostrare il suo talento.
Lazio, i convocati di Baroni per il Como
Di seguito la lista completa.
Portieri: Furlanetto, Mandas, Provedel;
Difensori: Gigot, Hysaj, Lazzari, Marusic, Nuno Tavares, Pellegrini, Romagnoli;
Centrocampisti: Basic, Castrovilli, Dele-Bashiru, Guendouzi, Rovella;
Attaccanti: Dia, Isaksen, Noslin, Tchaouna.
I convocati di mister Baroni 🗒️#LazioComo#SerieAEnilive#CMonEagles 🦅 pic.twitter.com/24Pd3s99ov
— S.S.Lazio (@OfficialSSLazio) January 10, 2025
Serie A
Inter, l’esito degli esami di Yann Bisseck
Yann Bisseck, difensore dell’Inter, ha svolto gli esami strumentali dopo l’ultimo infortunio rimediato: salterà la prossima gara di campionato con il Venezia.
In casa Inter l’imperativo è dimenticare la sconfitta con il Milan in finale di Supercoppa Italiana e concentrarsi sull’imminente trasferta di Venezia in campionato, che mette alla prova lo stato sia fisico che mentale dei nerazzurri. Inoltre, sono da valutare le condizioni di alcuni giocatori chiave che si sono infortunati a Riyadh: Calhanoglu e Thuram dovrebbero recuperare per la panchina, mentre altri salteranno la sfida del Penzo.
Inter, Bisseck salta il Venezia: l’esito degli esami
L’allenatore dell’Inter Simone Inzaghi dovrà rinunciare a Yann Bisseck in vista della partita col Venezia. Il difensore tedesco è rimasto in campo per 90 minuti nel derby di Supercoppa nonostante non fosse al meglio, e nella giornata di oggi ha svolto gli esami strumentali per verificare l’entità del problema.
Di seguito il comunicato del club: “Yann Bisseck si è sottoposto questa mattina ad accertamenti clinici e strumentali presso l’Istituto Humanitas di Rozzano. Gli esami hanno evidenziato una distrazione muscolare agli adduttori della coscia sinistra. La sua situazione sarà rivalutata la settimana prossima“.
Bisseck salterà quindi la trasferta del Penzo ed è a rischio anche per la partita successiva a San Siro con il Bologna, in programma il 15 gennaio. Inzaghi spera di recuperarlo al più presto. Non va dimenticato infatti che fino al 9 febbraio l’Inter giocherà in media ogni 3 giorni tra campionato, Coppa Italia e Champions: c’è bisogno quindi del contributo da parte di tutti.
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