Esteri
Dani Alves come Ibra: il Barcellona batte l’Atletico
Non è tornato nel suo Barcellona solo per fare spogliatoio ma, Dani Alves è tornato per fare ancora la differenza e, a farne le spese è stato Simeone.
Ieri, in Spagna, si è disputato quello che, negli ultimi anni, aveva preso il nome di “Nuovo Clasico”, uno scontro tra due filosofie calcistiche agli antipodi che mai e poi mai potrebbero trovare punti d’incontro, ieri si è giocata: Barcellona-Atletico Madrid.
Il “Cholismo” che affronta la dottrina “Guardiolista” è sempre tema di dibattito quando si affrontano queste due squadre ma, nella giornata di ieri, ha visto come grande vincitrice la squadra allenata da Xavi.
Xavi che, da quando è ritornato in quella che si può definire casa sua, ha dato una svolta anche abbastanza repentina, i giocatori lo seguono, i senatori sono dalla sua parte e la tifoseria ha ritrovato un entusiasmo che, con Koeman, era andato perduto.
La partita di ieri è stata una delle migliori prestazioni offerte in questa stagione calcistica da parte dei blaugrana che, in un Camp Nou gremito, hanno annichilito i madreni chiudendo il primo tempo con un parziale di 3 a 1 e, il secondo tempo, che si è concluso con un perentorio 4 a 2.
A prendersi i riflettori è stato il sempreverde Dani Alves che, tornato al Barcellona in questa finestra invernale, si è ripreso subito quella che, per ben otto anni, è stata la sua fascia di riferimento, la destra, nella quale ha formato un tandem incredibile con Messi regalando spettacolo ai propri tifosi.
Un gol e un assist per il terzino brasiliano, che ha chiuso i conti facendo la quarta rete e che ha propiziato, con un cross morbido morbido, l’incredibile gol di Jordi Alba che al volo di sinistro ha siglato il gol dell’uno a uno.
Non solo delizia per Dani Alves e per il Barcellona ma anche una croce, ovvero l’espulsione dello stesso numero otto, procuratasi tramite un fallo duro e anche abbastanza cattivo ai danni del povero Carrasco.
Ma si sa, i campioni sono così, soprattutto se si tratta di Dani Alves che, come Ibrahimovic al Milan è tornato non per fare autografi ma per riportare il Barcellona dove merita di stare.
Ligue 1
Marsiglia, De Zerbi: “Monaco fortissimo, vogliamo giocare molto meglio”
In vista del big match tra Marsiglia e Monaco, De Zerbi ha rilasciato alcune dichiarazioni. Leggi con noi le parole del tecnico italiano.
Il Marsiglia di De Zerbi ospiterà domenica sera il Monaco nel posticipo della 13ª giornata di Ligue 1. In caso di vittoria, i biancoazzurri aggancerebbero proprio i monegaschi al secondo posto. Nella conferenza pre-match, De Zerbi ha voluto sottolineare l’importanza dei tre punti, che permetterebbero di mantenere vivo il sogno scudetto.
Le parole di De Zerbi
Sul Monaco.
“Il Monaco è una delle squadre più forti, ma dobbiamo anche pensare a ciò che sappiamo fare, a ciò che possiamo migliorare nel nostro stadio. Dobbiamo essere autentici”.
Lo scontro diretto.
“Sono d’accordo, è una partita importante, giochiamo in casa, contro una squadra molto forte. Possiamo trovarci secondi in classifica. Ci sono molte motivazioni”.
La leadership nello spogliatoio.
“Lo fanno molto bene, sono molto orgoglioso dei miei giocatori esperti. Maupay, Rulli, Rongier, Kondogbia, Balerdi, Rabiot. Sono molto felice di questi giocatori. Anche loro hanno una responsabilità. Gli altri devono seguirli? Avere questi giocatori in squadra significa avere degli esempi. Chi non è al livello caratteriale, deve seguirli”.
La gara contro il Monaco.
“Non giocheremo di contropiede. L’obiettivo è giocare molto meglio di quanto abbiamo fatto finora. Non so se ci riusciremo come le mie squadre in passato e non voglio fare una copia di ciò che ho fatto con il Brighton. Non cerco di fare esattamente la stessa cosa, ma ci sono delle caratteristiche simili e voglio che siamo più dominanti”.
Premier League
Liverpool-Manchester City, probabili formazioni e dove vederla
Liverpool-Manchester City sarà l’ultimo e il principale dei quattro match domenicali del programma calcistico d’oltremanica valido per il tredicesimo turno di Premier League. L’ideale passaggio di consegne potrebbe già avvenire ad Anfield, campo in cui Guardiola è riuscito a vincere solamente una volta (1-4 nel febbraio 2021) a fronte di 5 sconfitte nelle 9 trasferte complessive disputate nella tana dei Reds. Gli ultimi due scontri in ordine cronologico sono terminati entrambi 1-1, quello di domani potrebbe già mettere la parola fine alla corsa per il titolo.
L’era Slot a Liverpool è iniziata come meglio non si poteva con 10 successi nelle prime 12 di campionato (soltanto Ancelotti e Hiddink ci erano riusciti prima di lui), 17 nelle 19 gare stagionali disputate fin qui, che pongono i Reds al comando sia della Premier League che della Champions League, (5 successi su 5, tra cui quello di mercoledì scorso contro i campioni in carica del Real Madrid per 2-0, con ben 12 gol realizzati e appena 1 incassato). Non far rimpiangere Klopp era tutt’altro che scontato, ma il +8 accumulato proprio sul Manchester City secondo dopo neanche un girone rende il tecnico olandese, di fatto, inattaccabile e perfettamente allineato alla stagione dei record (2019-20 quando il Liverpool vinse il campionato con 99 punti).
Stato di forma totalmente opposto per i Citizens di Guardiola, ritrovatosi catapultato nel momento più difficile della propria carriera dopo aver prolungato la durata del suo contratto. Il 3-3 con il Feyenoord nell’ultima gara disputata ha, quantomeno, messo fine alla striscia di cinque sconfitte consecutive, ma non è servito a restituire la serenità necessaria per ripartire, anzi, ha fatto degli Sky Blues la prima squadra nella storia della Champions League a gettare alle ortiche un vantaggio di tre gol nell’ultimo quarto d’ora, peraltro incassando reti al limite del tragicomico. Match più difficile non poteva esserci per una squadra mai così in difficoltà nella sua storia recente.
Qui Liverpool
Quattro gli assenti certi per i padroni di casa: Alisson, Diogo Jota, Chiesa e Tsimikas, a cui si aggiungono le precarie condizioni di Konaté e Bradley, usciti malconci dalla vittoria europea sul Real Madrid. Scaldano, dunque, i motori Gomez e, soprattutto, Alexander-Arnold, infortunatosi nella gara pre-sosta contro l’Aston Villa e praticamente ristabilito. Solito ballottaggio per l’uomo di raccordo tra il centrocampo e l’attacco con Szoboszlai leggermente favorito su Jones.
Qui Manchester City
Diversi i dubbi di formazione per Guardiola, specie in relazione alle ormai consuete defezioni. Ai lungodegenti Rodri e Bobb si aggiunge Kovacic, out fino a Natale, oltre che le precarie condizioni di Ruben Dias, Doku e Stones. Undici iniziale, dunque, tutto da scrivere con il difensore portoghese pronto ad essere sostituito da Aké e Gundogan ancora una volta vicino a Lewis per fare filtro a centrocampo. In avanti Haaland e Foden sembrano gli unici sicuri della titolarità, con Savinho, De Bruyne, Bernardo Silva e Grealish a giocarsi le ultime due maglie rimanenti.
Liverpool-Manchester City, le probabili formazioni
Liverpool (4-3-3): Kelleher; Alexander-Arnold, Konaté, Van Dijk, Robertson; Gravenberch, Mac Allister, Szoboszlai; Salah, Nunez, Diaz. All. Slot.
Manchester City (4-1-4-1): Ederson; Walker, Akanji, Dias, Gvardiol; Lewis; Foden, De Bruyne, Gundogan, Bernardo Silva; Haaland. All. Guardiola.
Liverpool-Manchester City, dove vederla
La partita tra Liverpool ed Manchester City si giocherà domenica 1 dicembre alle 17:00. Il match sarà trasmesso in esclusiva su Sky attraverso il canale Sky Sport Uno.
Liga
Barcellona, contro il Las Palmas per festeggiare i 125 anni
Il Barcellona vuole e deve assolutamente tornare alla vittoria nel match casalingo contro il Las Palmas, per mantenere il primato e festeggiare l’anniversario.
Il Barcellona ha avuto un ottimo avvio di stagione sotto la gestione del tedesco Flick. Guida la classifica della Liga ed in Champions è appena 2 punti sotto la vetta. Nelle ultime due partite di campionato però, ha ottenuto 1 solo punto tra Celta Vigo e Real Sociedad, permettendo al Real Madrid di Carlo Ancelotti di accorciare il distacco.
Nella sfida casalinga contro il Las Palmas, in programma oggi alle ore 14, deve assolutamente ottenere i 3 punti sia per mantenere la vetta della classifica, che per festeggiare con una vittoria l’anniversario dei 125 anni di uno dei club più grandi della storia del calcio.
I convocati del Barcellona per il Las Palmas: torna Yamal
Flick può sorridere per il rientro tra i convocati di Lamine Yamal, il quale aveva saltato le ultime 3 partite per infortunio. Gli indisponibili invece sono: Ter Stegen, Araujo, Christensen e Ansu Fati. Di seguito la lista dei convocati:
2 Cubarsì, 3 Balde, 5 I. Martinez, 6 Gavi, 7 Ferran, 8 Pedro, 9 Lewandowski, 11 Raphina, 13 Inaki Pena, 14 Pablo Torre, 16 Fermin, 18 Pau Victor, 19 Lamine Yamal, 20 Olmo, 21 De Jong, 23 Kounde, 24 Eric, 25 Szczesny, 26 Astralaga, 32 H. Fort, 35 Gerard Martin, 36 Dominguez, 41 Guillermo.
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