Il Barcellona punta in alto e il nome che fa sognare i tifosi blaugrana è quello di Erling Haaland. Le trattative ci sono, ma il City non vuole cedere il suo fuoriclasse.

Secondo quanto riportato dal quotidiano spagnolo SPORT, il club catalano sta lavorando con grande determinazione per portare in squadra il centravanti norvegese del Manchester City nel 2025 o nel 2026. In passato si sono già tenuti diversi incontri tra la dirigenza del Barça, guidata dal direttore sportivo Deco, e la rappresentante di Haaland, segno di una trattativa che può prendere forma.

Joan Laporta, presidente del Barcellona, è convinto che Haaland sia il colpo necessario per riportare il club ai vertici del calcio europeo. Con Robert Lewandowski che ha già compiuto 36 anni, il Barcellona ha bisogno di un attaccante in grado di garantire una lunga permanenza ad altissimi livelli. E Haaland, con le sue straordinarie doti realizzative, è il candidato perfetto.

Barcellona, il “colpo del secolo”

I rapporti tra il club catalano e l’entourage del giocatore sono descritti come “cordiali” e c’è molta fiducia reciproca, un dettaglio che fa ben sperare la dirigenza blaugrana. Tuttavia, l’operazione non sarà affatto semplice e richiederà più denaro di quello speso dai citizens due anni fa. Il Manchester City ha acquistato Haaland nel 2022 dal Borussia Dortmund per 60 milioni di euro, e il norvegese ha dimostrato subito di essere un fuoriclasse assoluto. Con 30 milioni di euro di stipendio all’anno e una serie impressionante di record già battuti, il City vede in lui il perno su cui costruire il futuro del club.

Laporta è comunque determinato a tentare il tutto per tutto. Il sogno di riportare il Barcellona ai fasti di un tempo passa inevitabilmente per un colpo di mercato sensazionale come Haaland. Ma oltre agli ostacoli economici, c’è da considerare la volontà del giocatore, che si è integrato perfettamente a Manchester e ha un forte legame con il club inglese, che non ha alcuna intenzione di privarsi della sua stella.

La Fiorentina ha ceduto in estate il serbo Nikola Milenkovic al Nottingham Forest, l’ottimo impatto in Premier ha attirato l’attenzione di altri club.

Forse non lo diranno mai, ma in casa viola qualcuno che si morde le mani c’è: lo “scambio” Milenkovic-Pongracic non sta dando risualtante positive per la società gigliata.

Uscito Milenkovic, entrato Pongracic con la stessa cifra per cui era stato ceduto il classe 1997 serbo di circa 15 milioni, l’ex Lecce nelle poche apparizioni in maglia viola non ha mai convinto e dal punto di vista fisico rimane un punto interrogativo, visto che è fuori dai convocati dal 15 settembre per un problema fisico, e probabilmente non farà neanche il ritorno da ex al Via del Mare domenica prossima.

Milenkovic invece in Premier League viaggia alla grande, punto fermo del Nottingham Forest, di cui è stato eletto il miglior giocatore del mese di novembre.

Le sue prestazioni stanno attirando le attenzioni delle big inglesi, in prima fila il Newcastle, che secondo il portale CaughtOffside, che lo vorrebbe per sostituire Fabian Schar e Dan Burn, centrali di difesa in scadenza a giugno 2025.

I Magpies però dovranno sborsare una cifra ingente però se vorranno l’ex viola: il Nottingham chiede 50 milioni di euro per Milenkovic.

L’ex allenatore del Borussia Dortmund ha rilasciato alcune dichiarazioni sul suo futuro in panchina. Leggi con noi le parole di Terzic.

Dopo la risoluzione del contratto con il Borussia Dortmund lo scorso giugno, Terzic è pronto a lanciarsi in una nuova sfida. L’allenatore tedesco non ha fretta di tornare in panchina e, in tal senso, sta aspettando il progetto giusto.

Le parole di Terzic

La nuova esperienza.

“Sono pronto per il prossimo capitolo della mia carriera. Ho pensato e mi sono preparato, pensando a ciò che è andato bene in passato e a ciò che non voglio ripetere. Non so dove e quando inizierà il prossimo capitolo, ma voglio essere pronto. Sono un manager giovane. ma nelle mie tre stagioni da capo allenatore sono stato in grado di lottare per i trofei ogni stagione”.

Le tre stagioni al Dortmund.

“Fortunatamente ne ho vinto uno nella mia prima stagione, la Coppa di Germania. La stagione successiva abbiamo perso il titolo della Bundesliga solo per la differenza reti. Nella terza stagione abbiamo raggiunto la finale di Champions League“.

Sulla nuova sfida.

“Qualche anno fa avrei pensato di essere lontano chilometri dalla vittoria di un trofeo, ma negli ultimi anni mi sono reso conto che sono solo a uno o due passi. Questo è un aspetto che mi spinge e mi rende molto affamato”.