Genoa, dall’Islanda con felicità

Parla uno dei giocatori simbolo del Genoa della promozione. Tra emozione e tranci di focaccia.  

Genoa, amor di Gudmundsson

L’uomo venuto dal freddo ha un cuore caldo caldo. E il calore è sia dato sia ricevuto. Albert Gudmundsson da Rejkavik, Islanda, è diventato uno dei simboli del Genoa delle meraviglie che, in un battito di ciglia, si è ripreso la serie A dopo una stagione di purgatorio.

Per capire quanto feeling sia nato tra lui e la città basta anche porre attenzione a un particolare: le sue preferenze alimentari. Il ragazzo, infatti, non disdegna affatto se gli si porge un piatto di spaghetti al pesto o un trancio di focaccia. “Ma preferisco la focaccia” – dice.

E una sensazione di delizia simile al gustarsi “a fugassa” (come è detta in vernacolo genovese) deve avere provato nel ricevere il premio come MVP da Pianeta Genoa 1893

per decisione dei supporters rossoblù e del referendum calcistico- popolare indetto dal sito a cui hanno aderito.

“Sono fiero di questa targa – ha commentato lapidario ma incisivo – cerco di dare il massimo in ogni gara e questo è il risultato”. Albert il divorafugassa , i numeri, quest’anno li ha dati parecchio. E assai bene: 48 presenze e 12 reti. Tutta gioia per il Genoa. E per lui. Che avrà sicuramente pensato a quanto abbia fatto bene quel giorno del 2022 a prendere l’aereo dall’Olanda (giocava nell’Az 7 Alkmaar e prima ancora nel Psv Eindhoven) per arrivare al “Cristoforo Colombo” e prendere salda dimora all’ombra della lanterna.