Serie A
Hellas Verona-Napoli 2-5, tracollo gialloblù al Bentegodi: le pagelle
Hellas Verona-Napoli, esordio con sconfitta per gli uomini di Cioffi, che imbarcano cinque gol da un Napoli cinico e perentorio. Poche le prestazioni sufficienti, molto male il collettivo. Le pagelle di Calciostyle per i gialloblù.
Montipò 4,5: subisce una cinquina, ha responsabilità su almeno tre gol. Viene perforato da ogni parte, ma è difeso malissimo.
Dawidowicz 5: incerto e poco propenso ai contrasti duri. Fatica a tenere l’avversario di turno, che gli scappa quasi sempre.
Gunter 4: perforato da Osimhen e dagli uomini offensivi quando il Napoli suona la carica. Lascia ampie falle agli avversari.
Amione 4: come per Gunter, non è esattamente una diga solida. Perde i contrasti e si fa saltare con facilità. Gli attacchi del Napoli con lui terminano spesso in gloria (dal 13’st Retsos 5,5: non può invertire l’inerzia del destino della difesa).
Faraoni 5,5: un assist al referto, oltre una gara di sofferenza. Spinge poco e male, non riesce ad incidere e a proporre per gli attaccanti.
Tameze 6: giocare di fisicità non serve a molto contro la fantasia del Napoli. Il migliore dei suoi per la sua duttilità e la grinta che non manca mai.
Hongla 5,5: una sufficienza non piena per via delle incertezze i posizione che genera difficoltà per la squadra. Tenta un tiro pericoloso senza fortuna (dal 22’st Barak 5: la sua entrata non si nota nemmeno).
Ilic 5,5: fa partire qualche azione dando il via alla fase offensiva. Cerca di dare gas al motore della mediana, ma predica e viene ascoltato poco.
Lazovic 5: non gli riescono i cross che hanno segnato lo scorso campionato. Spinge poco e gli spazi sono stretti.
Henry 6: grande gol, che dà l’illusione del possibile risultato positivo. Resta il bel gesto tecnico (dal 13’st Piccoli 5: non si rende pericoloso in alcun modo).
Lasagna 6: dà seguito al precampionato positivo con il gol che sblocca la partita. Non è Simeone, fa il suo e dai suoi gol dipende moltissimo della fase offensiva gialloblù (dal 37’st Djuric sv).
Cioffi 4,5: i quattro gol subiti dal Bari in Coppa Italia sono stati più di un segnale. La difesa è da rinforzare, il mercato non è chiuso ma c’è urgenza di blindare la retroguardia. Cinque gol che testimoniano delle voragini preoccupanti.
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Serie A
Roma, dalla Spagna: i tifosi chiedono il ritorno di Mourinho
Il tecnico del Fenerbahce, Mourinho rischia l’esonero, causa la sconfitta in campionato turco con il Besiktas. I tifosi della Roma ne chiedono il ritorno.
Secondo il corrispondente della Turchia del quotidiano spagnolo As, il tecnico del Fenerbahce Josè Mourinho, rischia l’esonero dopo la sconfitta in campionato per 1 a o con il Besiktas di Immobile. Ma c’è la possibilità di un ritorno a Roma, già giugno, in coppia con Claudio Ranieri, come invocano i tifosi giallorossi.
Roma, Mourinho rischia l’esonero in Turchia. A giugno nella capitale in coppia con Ranieri?
Nuovi scenari si delineano a Roma, in prospettiva futura, dopo l’indiscrezione riportata dal corrispondente dalla Turchia del quotidiano spagnolo As, Ozgur Sancar, dove riporta che la permanenza di José Mourinho nel Fenerbahce è in bilico dopo la sconfitta del big match del campionato turco contro il Besiktas di Immobile.
In campionato a -6 dal Galatasaray capolista, e già fuori dalla Coppa di Turchia, per Mourinho e la sua squadra è decisiva l’Europa League, già dal match contro l’ Athletic Bilbao di giovedì. Secondo il giornalista turco corrispondente di As, la dirigenza del Fenerbahce sta seriamente pensando di esonerare il tecnico portoghese in caso di sconfitta con i baschi.
Allora, ecco che si profila uno scenario davvero suggestivo: quello di un possibile ritorno nella capitale, addirittura in coppia con l’attuale tecnico Claudio Ranieri. Tra Mourinho e Ranieri ci sarebbero ottimi rapporti, è questo faciliterebbe un possibile ritorno in casa giallorossa.
Ma è proprio il tifo giallorosso che richiede il ritorno dello Special One in panchina. “Riportiamolo a giugno” è la frase che gira nei social network da parte dei tifosi giallorossi.
Sicuramente, a Roma ancora è nella memoria l’impresa di Tirana e la vittoria in Conference League nel 2022. Per questo, i tifosi chiedono alla società romanista di affiancare il portoghese al testaccino, per fare di nuovo grandi i giallorossi.
Le interviste
Barzagli: “Spalletti bravo a rimettere in piedi Nazionale”
Andrea Barzagli senza peli sulla lingua. L’ex difensore della Juventus e della Nazionale Azzurra era presente ieri al Salone d’Onore del Coni in occasione della XV edizione del Premio Andrea Fortunato. Dopo aver ricevuto un prestigioso riconoscimento per la sua straordinaria carriera, alla presenza del Presidente Coni Giovanni Malagò e di altri illustri personaggi del calcio, Andrea Barzagli si è concesso con grande disponibilità e la solita eleganza alle nostre domande. Ecco cosa ci ha detto sull’attuale Nazionale Azzurra di Luciano Spalletti, con un occhio bionico rivolto alle prossime qualificazioni ai Mondiali 2026.
“Se esiste un nuovo Andrea Barzagli? No, nel senso che ci sono tanti altri difensori forti che stanno venendo fuori. Riguardo alla Nazionale Italiana di Calcio devo dire che c’è stato un nuovo cammino dopo un europeo difficile. Secondo me i ragazzi hanno svoltato grazie a Luciano Spalletti. Il nostro CT è stato abile, bravissimo a rimettere in piedi una Nazionale in grado di trovare risultati e far sentire gli italiani partecipi di questa squadra. E’ un primo passaggio e a mio modo di vedere abbiamo una rosa valida che può crescere ancora di più”. Parola di Andrea Barzagli.
Sulla Serie A non ha voluto esprimere particolari giudizi, e allora gli abbiamo chiesto come vede… futuri Mondiali (2026)! “Speriamo sia una qualificazione ai Mondiali tranquilla rispetto agli anni passati. Ma siamo fiduciosi perché adesso la Nazionale Azzurra ha fatto un passo importante”.
Serie A
Milan, chi sarà il nuovo ds? Si va verso la soluzione interna: due i nomi
In arrivo novità in casa Milan per il ruolo di direttore sportivo. La società rossonera sta valutando due nomi per sostituire Antonio D’Ottavio.
Il Milan si prepara a voltare pagina sul fronte dirigenziale. Antonio D’Ottavio è pronto a lasciare il suo incarico di direttore sportivo, una decisione maturata a seguito di alcune frizioni con Zlatan Ibrahimovic su scelte strategiche relative a Prima Squadra, settore giovanile e progetto Milan Futuro. La rottura definitiva è arrivata nelle ultime settimane, spingendo il club a riorganizzare la propria struttura tecnica.
Milan, uno tra Carraro e Audasio sarà il nuovo ds
Il futuro del ruolo sembra già tracciato, con i rossoneri orientati verso una soluzione interna. I principali candidati per sostituire D’Ottavio sono Alberto Carraro e Dario Audasio, membri della Segreteria Sportiva e Organizzativa della Prima Squadra ed entrambi in possesso del titolo di direttore sportivo.
La continuità interna garantirebbe una transizione fluida e una piena integrazione con la struttura esistente, guidata da Geoffrey Moncada, Ibrahimovic e Jovan Kirovski.
La scelta definitiva e il conseguente comunicato ufficiale sono attesi nei prossimi giorni.
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