Serie A
Empoli-Torino 0-1, Vanoli: “Il Toro inizia ad avere uno spirito, ma ci siamo sciolti con il tempo. Sul tridente..”
Empoli-Torino 0-1, grazie a un gol di Adams i granata tornano alla vittoria dopo un digiuno di più di un mese. Paolo Vanoli, nel post partita, ha analizzato la partita dei suoi. Di seguito le sue dichiarazioni in conferenza stampa.
Alla fine il Torino ritrova la vittoria e il sorriso in quel di Empoli. I granata, al termine di una gara combattuta, hanno la maglio grazie a un gran gol dalla distanza di Che Adams.
Per gli uomini di Vanoli è la fine di un digiuno che durava dal 25 ottobre, giorno della vittoria (1-0) sul Como dell’ex Belotti.
In conferenza stampa il mister granata non ha nascosto la sua gioia, ma ha anche analizzato le cose su cui è necessario migliorare, al di là del risultato.
La partita
“Mi è piaciuto perché cominciamo ad avere uno spirito di squadra, e questo è più importante di tutto. Quando cerchi a tutti i costi i tre punti rischi di essere frenetico, ci siamo sciolti col tempo, anche dopo l’entrata di Vlasic. Quando vieni da periodi lunghi in cui non vengono le cose nonostante le prestazioni, la testa è fondamentale. Io stimolo e aspetto tutti, l’esempio di stasera è stato Karamoh. Oggi incontravamo una squadra che stava bene, la partita è stata aperta e di sacrificio. Sono partito con un centrocampista in più per frenare i primi tempi dell’Empoli, che è forte nelle prime frazioni”.
Tridente opzione per il futuro
“Questa può essere la strada ma prima di percorrerla bisogna crescere di mentalità. Siamo diventati più equilibrati, più compatti anche con la linea difensiva. Nel calcio di oggi è bellissimo giocare con tanti attaccanti, ma devono sacrificarsi. Se lo fanno, ben venga. Questi ragazzi devono riflettere sul periodo e sapere che la strada è lunga e abbiamo bisogno di punti. Anche Dembelé ci ha dato un apporto importante”.
Intensità
“Secondo me l’intensità non l’abbiamo calata. Qui non era semplice, il Torino non vinceva da tempo qui. Ho visto tante squadre a parte l’Inter che hanno fatto fatica, l’Empoli è una squadra giovane e costruita bene, hanno un centrocampo fisico e tecnico. Ho la fortuna che se capiamo di diventare squadra, possiamo fare arrivare i risultati”.
Serie A
Bologna-Fiorentina, le probabili formazioni e dove vederla
Allo stadio Dall’Ara, domenica alle 15, andrà in scena il derby dell’Appennino tra Bologna e Fiorentina. Qui di seguito le ultime notizie, le probabili scelte dei due allenatori e dove vederla.
Galvanizzato, ma anche rammaricato, il Bologna cerca punti in un interessante Derby dell’Appennino. Di fronte la Fiorentina, reduce dal 7-0 rifilato agli austriaci del Lask in Conference League.
I rossoblù di casa, sabato scorso, hanno sfiorato l’impresa in casa della Juventus, con lo 0-2 momentaneo che non è bastato a portare a casa l’intera posta in palio. L’umore in casa felsinea è comunque buono, e la classifica dice 22 punti, a pari merito con il Milan.
Dalla parte viola, invece, l’umore è altrettanto buono, complice un momento d’oro che ha portato i toscani fino al quarto posto, a 31 punti, insieme all’Inter.
Qui Bologna
Dallinga non ha convinto contro il Benfica, e per questo tornerà ad accomodarsi in panchina a beneficio di Castro.
Conferma per Ndoye sulla trequarti dopo l’ottima prova di Torino, e con lui anche Odegaard e Dominguez.
In difesa solita coppia Lucumi–Beukema al centro.
Qui Fiorentina
Palladino, dopo il turnover di coppia, torna ad affidarsi ai titolarissimi.
Adli–Cataldi dal 1′ a centrocampo, con Comuzzo–Ranieri in mezzo al reparto arretrato.
In avanti Kean è sicuro di esserci, mentre sulla trequarti Sottil è seriamente candidato a una maglia da titolare, con Gudmundsson e Colpani a completare il reparto.
Probabili formazioni
Bologna (4-2-3-1): Skorupski; De Silvestri, Beukema, Lucumi’, Miranda; Pobega, Freuler; Ndoye, Odgaard, Dominguez; Castro. Allenatore: Vincenzo Italiano.
Fiorentina (4-2-3-1): De Gea; Dodo’, Comuzzo, Ranieri, Gosens; Adli, Cataldi; Colpani, Beltran, Gudmundsson; Kean. Allenatore: Raffaele Palladino.
Dove vederla
Il derby dell’Appennino tra Bologna e Fiorentina, in programma domani pomeriggio alle ore 15, sarà visibile in esclusiva sull’app Dazn.
In alternativa, sul canale 214 di Sky, attivando l’opzione DAZN 1.
Serie A
Lecce, Giampaolo: “Il Monza è costruito per giocare a calcio, servirà una partita di spessore”
Il tecnico del Lecce Marco Giampaolo ha rilasciato delle dichiarazioni in conferenza stampa in vista del match contro il Monza.
L’ex tecnico Milan e Sampdoria Marco Giampaolo e attuale tecnico del Lecce ha rilasciato delle dichiarazioni in conferenza stampa in vista del match contro il Monza in programma domenica 15 dicembre alle 12:30
Di seguito le dichiarazioni rilasciate dal tecnico del Lecce Marco Giampaolo in conferenza stampa in vista del match di campionato contro il Monza:
Che avversario si aspetta?
“Il Monza è costruito per giocare a calcio. L’assenza di Djuric probabilmente porterà in attacco un calciatore con caratteristiche diverse come Caprari. Ha qualità, gioca, sa giocare.
L’assenza di Djuric può cambiare qualcosa nella variabile aerea. Dobbiamo fare una partita di spessore e contenuti, al netto delle assenze che fanno parte del percorso. Bisogna essere forti e bravi nel superare il periodo nel momento migliore possibile.
Calciatori con le caratteristiche di Djuric non ce ne sono tanti. L’aspetto mentale è determinante. Se la squadra non è pulita mentalmente poi si ricorre alle solite argomentazioni… l’aspetto mentale è la priorità. Nella partita ci son tante cose”.
Dorgu giocherà terzino?
“Siamo contati. Ci sono quattro difensori e mezzo. Non c’è da inventare. Possiamo fare adattamenti, avevo pensato anche a Pierret ma lui non c’è. Spero nella buona sorte, però una soluzione ce la inventiamo”.
Berisha?
“Sta bene. Si allena con continuità. Conto su di lui. Ha tante caratteristiche, sa giocare, sa contrastare. Ha un pensiero verticale. Un buon giocatore.
Sta bene ed è una pedina in più. Purtroppo non ho mai avuto Pierret, anche lui mi sembra abbia buone caratteristiche. Berisha secondo me può giocare dappertutto a centrocampo. Può far tutto”.
Perché i tre cambi all’intervallo a Roma?
“Tornarci sopra non ha senso ma non voglio esimermi dal rispondere. In quella partita sia Rebic sia Krstovic facevano corse non da attaccanti bensì da ali e non è nelle loro corde.
È successo perchè non siamo stati breve a prendere le misure quando Paredes si abbassava a costruire. A quel punto ho pensato di far fare quel lavoro lì ad ali di ruolo.
La partita l’abbiamo persa, probabilmente per mia responsabilità. Me la assumo. Ho preso la responsabilità di fare quei cambi, fa parte del mio mestiere”.
Krstovic e Rebic insieme?
“Possiamo giocare con una o due punte. Lo valuteremo di partita in partita”.
Sansone?
“È un calciatore con qualità sicuramente. Prettamente offensivo. Va sgravato da un lavoro difensivo. Quando pensi sia giusto poterlo fare, lui ha la sua utilità. Quando pensi debba fare corse e rientri, lo vai ad usurare”.
Ramadani?
“Ha qualche problema alla schiena che gestisce. In settimana ha fatto una visita. Poi si è allenato sempre. È un giocatore importante del Lecce. Il fatto che non giochi 95 minuti fa parte del percorso.
Io ho 7-8 centrocampisti e non son pochi. Ho la possibilità di scegliere i giocatori più in forma e più funzionali a centrocampo”.
Serie A
Inter, Dumfries: “Perdere la finale di Champions non è stato facile”
L’esterno dell’Inter Dumfries ha rilasciato un’intervista dove ha parlato della squadra e della finale di Istanbul contro il Manchester City.
Denzel Dumfries ha parlato ai microfoni de La Repubblica analizzando la stagione ed il suo percorso con l’Inter. Fresco di rinnovo di contratto, l’esterno olandese è ormai diventato a tutti gli effetti un titolare della squadra di Simone Inzaghi.
Negli ultimi anni non ha mai avuto tantissimo spazio a disposizione a causa di un diligente Darmian che difficilmente veniva tolto dal campo. In questa stagione invece, sembra aver superato l’esterno ex Manchester United nelle gerarchie dell’allenatore.
Dumfies ha sempre dimostrato di dare un grande apporto alla manovra offensiva della squadra, grazie alla sua grande corsa e alla sua fisicità, ma nella fase difensiva ha sempre evidenziato qualche lacuna di troppo, che però sta cercando di migliorare e aggiustare.
Inter, i rimorsi della finale
Denzel Dumfries ha iniziato la sua intervista parlando dei suoi progressi con l’italiano tramite un simpatico siparietto: “Sto studiando, ma in inglese mi sento più sicuro. E devo stare attento a non usare mai le parole che mi insegna Barella“.
Successivamente ha affrontato il tema della finale di Champions persa contro il Manchester City: “Bastoni ha sempre ragione. Il campionato è importantissimo, ma perdere la finale a Istanbul nel 2023 non è stato facile. Non sono mai riuscito a riguardare la partita. Vogliamo un’altra possibilità e facciamo di tutto per conquistarla”.
Infine, ha parlato della difficoltà di fare gol in Champions in questa stagione: “Ne abbiamo parlato, ma una spiegazione semplice non c’è. In coppa dobbiamo conservare lo spirito combattivo, ma facendo più gol. Ora però pensiamo alla Lazio, è fortissima”.
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