Liverpool, il talento italiano non decolla con i Reds e guarda all’Italia per rilanciarsi. La Serie A è in agguato, ma l’ingaggio è un grande ostacolo…

Federico Chiesa-Liverpool, una storia che sembra già vicina ai titoli di coda. Arrivato tra grandi aspettative, l’attaccante italiano classe 1997 non è riuscito a imporsi nella squadra allenata da Arne Slot. Con l’avvicinarsi del mercato invernale, l’ipotesi di una cessione a gennaio diventa sempre più concreta, soprattutto considerando il poco spazio riservatogli dal tecnico olandese.

La stagione di Chiesa con la maglia dei Reds è stata finora un calvario. In totale, appena 4 presenze e 123 minuti giocati, con un lungo stop che lo ha tenuto fuori dai giochi per quasi 3 mesi. Il suo ritorno in campo, avvenuto nella recente gara di Coppa di Lega contro il Southampton, non è bastato a migliorare il clima. Le parole di Slot alla vigilia della sfida contro il Fulham hanno messo in luce il problema: “Ha bisogno di giocare, ma dopo cinque o sei mesi di inattività è difficile concedergli minuti senza sapere cosa aspettarsi“.

Liverpool, il corteggiamento dalla Serie A

Nonostante il momento negativo, Chiesa resta un nome caldissimo per il mercato. Le sue prestazioni passate non sono passate inosservate in Italia. L’Inter è la squadra che più di tutte ha mostrato interesse, ma per affondare il colpo deve prima cedere alcuni giocatori per liberare spazio salariale. Anche Milan e Roma osservano con attenzione, pur con la consapevolezza che l’elevato ingaggio del giocatore (7,5 milioni di euro netti l’anno) potrebbe rappresentare un ostacolo. Infine, c’è il Napoli, che potrebbe pensare a Chiesa per rinforzare il reparto offensivo.

La sensazione è che il futuro di Federico Chiesa sarà deciso nelle prossime settimane. Una permanenza al Liverpool appare sempre più complicata, sia per la scarsa fiducia dell’allenatore sia per la volontà del giocatore di ritrovare continuità. Tornare in Serie A potrebbe essere la soluzione ideale per rilanciarsi, ma il club interessato dovrà fare i conti con le richieste economiche e con la concorrenza di altre pretendenti.

Antonio Silva proverà a forzare con il Benfica per trasferirsi alla Juventus nella finestra di mercato di gennaio.

In merito al futuro di Antonio Silva, Mendes intervistato a Sky Sport ha spiegato:

“Vuole la Juve e la Juve lo vuole. Adesso tocca al Benfica decidere. Serve un po’ di pazienza, bisogna aspettare qualche giorno. Sono cose che cambiano in 5 minuti durante il mercato, che per ora è ancora chiuso. È un giocatore importante, su di lui c’erano diversi club ma vediamo cosa deciderà il Benfica che ha l’ultima parola”.

CONCEICAO – “Il suo futuro è alla Juventus. È molto contento di essere lì e anche il club è felice con lui. Sarà un rapporto che continuerà per molto tempo”.

Monza, il mercato invernale si avvicina, ma le priorità restano chiare: nessun addio eccellente e attenzione a rafforzare la rosa per centrare la salvezza.

Prima dell’esonero, Alessandro Nesta era stato chiaro sul fatto che per uscire dalla situazione complicata che stava vivendo il Monza, servivano rinforzi mirati e decisi dal mercato invernale. Ora sulla panchina c’è Salvatore Bocchetti, ma la musica non cambia, poiché il Monza deve agire sul mercato, con l’obiettivo di non indebolire ulteriormente una rosa già messa alla prova in questa prima parte di stagione.

Monza, niente partenze eccellenti: Maldini e Bondo restano

Tra i giocatori in bilico, Daniel Maldini e Warren Bondo sono destinati a rimanere in Brianza. L’ex Milan, convocato in Nazionale da Luciano Spalletti, ha mostrato segnali di crescita e qualità, ma è ancora in fase di maturazione. Un trasferimento a gennaio, magari verso l’Atalanta che lo ha corteggiato, non è nei piani del Monza. Stessa sorte per Warren Bondo, che il club considera un tassello importante per il futuro.

LA GRINTA DI DANIEL MALDINI IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Un nome da monitorare è poi quello di Luca Caldirola. Il centrale biancorosso è stato a lungo un pilastro del Monza, ma in questa stagione il suo impiego si è ridotto. Nonostante la stima che gode nello spogliatoio, il ruolo di prima riserva lo lascia insoddisfatto. Il Venezia avrebbe messo gli occhi su di lui, ma il Monza non è disposto a rafforzare una diretta concorrente nella lotta per la salvezza.

Infine, il futuro di Alessio Cragno è un’altra questione delicata. L’infortunio alla spalla, già operata in passato, ha complicato i piani del portiere ex Sassuolo, che era stato scelto come titolare all’inizio della stagione. Con l’arrivo di Turati a coprire il ruolo, Cragno è pronto a tornare in campo, ma prima di farlo vuole confrontarsi con la dirigenza per chiarire il suo ruolo e capire se c’è ancora spazio per lui nel progetto tecnico di Bocchetti.