La Juventus si prepara a intervenire sul mercato di gennaio per rinforzare un reparto difensivo in emergenza a causa degli infortuni di Bremer e Cabal, oltre alla possibile partenza di Danilo.

Al centro delle attenzioni dei dirigenti bianconeri, Cristiano Giuntoli e Thiago Motta, c’è il nome di David Hancko, difensore slovacco del Feyenoord, che sembra aver superato nelle preferenze persino Antonio Silva del Benfica.

Il profilo di David Hancko

David Hancko, difensore del Feyenoord

Hancko, classe 1997, ha maturato un’esperienza significativa con il Feyenoord dopo un periodo non troppo brillante alla Fiorentina. Si è distinto per la sua versatilità, potendo giocare sia come centrale difensivo che come terzino sinistro. Con 25 presenze stagionali, 3 gol e 4 assist, lo slovacco si è affermato come uno dei difensori più completi e pronti a fare il salto in un grande club. L’interesse della Juventus non è casuale: il giocatore è sotto contratto fino al 2028, ma il Feyenoord è disposto a trattare, anche se ha già rifiutato in estate un’offerta da 30 milioni dell’Atletico Madrid.

La trattativa

L’operazione si basa sull’intenzione della Juventus di trovare una formula vantaggiosa. Il Feyenoord preferirebbe una cessione definitiva o un prestito con obbligo di riscatto, mentre i bianconeri puntano a un prestito oneroso con riscatto fissato per luglio. Il valore del giocatore, stimato tra i 30 e i 35 milioni dal club olandese, è uno degli ostacoli principali, ma la Juventus spera di abbassare la cifra grazie a una serie di strategie, tra cui eventuali cessioni di Danilo e Fagioli per creare liquidità.

In parallelo, esistono altri punti di contatto tra le due società che potrebbero agevolare la trattativa. Il Feyenoord ha l’obbligo di riscattare per 6 milioni Facundo Gonzalez, difensore già di proprietà della Juventus, e ha mostrato interesse per il giovane Samuel Mbangula, scoperta di Thiago Motta, che potrebbe essere inserito come contropartita tecnica.

Le prossime mosse

Sul tavolo c’è già un’offerta per Hancko, che includerebbe un quinquennale da 2,5 milioni di euro a stagione più bonus, segno di un accordo di massima con il giocatore. Resta da definire la formula e la valutazione finale con il Feyenoord, ma i colloqui sembrano destinati a intensificarsi nelle prossime ore.

Con una trattativa che potrebbe sbloccare altre operazioni sull’asse Torino-Rotterdam, il mercato di gennaio si annuncia cruciale per il reparto arretrato della Juventus, con Hancko come obiettivo prioritario per restituire solidità alla difesa bianconera.

L’Hellas Verona si prepara ad affrontare un’altra sessione di calciomercato e la necessità è trovare rinforzi per puntare direttamente alla salvezza.

A questo proposito il DS Sogliano è al lavoro per regalare a Zanetti il primo colpo. Nonostante circolino già alcuni nomi per il reparto difensivo, ne è spuntato anche uno per l’attacco.

Hellas Verona, Swiderski innamorato del club: ritorno possibile

Nelle ultime ore sono emerse voci concordanti sulla trattativa tra il club gialloblu e lo Charlotte, club di MLS, per l’attaccante polacco Karol Swiderski. I primi contatti ci sarebbero già stati ma c’è da trovare l’intesa sull’eventuale formula.

Dal canto suo il giocatore ha già dato piena disponibilità a tornare in Serie A, dove ha già militato durante la scorsa stagione sempre in riva all’Adige collezionando 15 presenze e 2 goal (contro Sassuolo e Torino).

L’impatto con la città e la tifoseria ha lasciato un sentimento non indifferente nel cuore e nella testa di Swiderski, tanto che si sta lavorando al romantico ritorno. Il suo precedente arrivo fu sempre durante il mercato di gennaio ma la cifra concordata con gli americani sul diritto di riscatto fu considerata troppo alta dall’Hellas.

Ora però, con anche l’ormai certo cambio di proprietà, le possibilità che Verona possa diventare la nuova casa dell’attaccante polacco sono in forte rialzo e da entrambe le parti c’è voglia di riabbracciarsi.

Il caso Theo Hernandez continua a essere al centro delle discussioni in casa Milan, con il futuro del terzino sinistro francese che resta in bilico.

Paulo Fonseca, l’allenatore rossonero, sembra intenzionato a escludere Hernandez anche dalla partita contro la Roma di domenica sera, una decisione che fa crescere le speculazioni sul futuro del giocatore.

Theo Hernandez, arrivato al Milan nel 2019 per 22,8 milioni di euro dal Real Madrid, ha svolto un ruolo cruciale nelle ultime stagioni.

Nonostante sia sotto contratto fino al 2026 con un ingaggio di 4 milioni di euro netti all’anno, il suo futuro è incerto, con club come Bayern Monaco, Manchester United e il suo ex club, il Real Madrid, che sembrano essere sulle sue tracce.

Finora in questa stagione ha collezionato 19 presenze, segnando 2 gol e offrendo 2 assist, ma anche accumulando 2 cartellini gialli e un cartellino rosso.

Secondo la Gazzetta dello Sport, la proprietà del Milan, rappresentata da Gerry Cardinale, considera il rinnovo del contratto di Hernandez una priorità, indipendentemente dagli sviluppi del mercato. Tuttavia, la situazione dell’allenatore portoghese è più delicata: i risultati finora ottenuti dal Milan nella stagione 2024/2025 non sono soddisfacenti, con l’ottavo posto in campionato ben al di sotto delle aspettative.

Se la squadra non dovesse migliorare, Fonseca rischia di essere il primo a pagare le conseguenze, con il direttore tecnico Geoffrey Moncada che potrebbe anch’esso trovarsi a rischio, visto che il suo contratto scade a giugno.

Nel frattempo, Zlatan Ibrahimovic continua a essere una figura di riferimento per la proprietà, anche se il suo ruolo nelle scelte tecniche resta limitato. Ibra ha appoggiato Fonseca nelle ultime settimane, cercando di rafforzare la sua posizione all’interno dello spogliatoio e con i media, contribuendo a legittimarlo agli occhi dei giocatori.

Il messaggio sembra chiaro: la dirigenza, almeno per ora, continua a sostenere Fonseca, e la speranza è che la stagione possa cambiare direzione. Un successo nella Supercoppa a Riad potrebbe essere l’occasione per dare una scossa positiva, regalando a Cardinale il suo primo trofeo da proprietario e dando una spinta alla fiducia interna, sia per l’allenatore che per l’intero ambiente.

RAFAEL LEAO E THEO HERNANDEZ ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )