Serie A
Cagliari fermo al palo, servono qualità e gol
Il Cagliari ha perso a Bergamo, restando con soli due punti in classifica. Certo l’inizio del campionato non è stato dei più teneri, ma alcuni problemi sono comunque emersi
La difesa subisce puntualmente gol. Non è corretto però puntare il dito contro il reparto arretrato.
I gol si prendono e si segnano con il collettivo. Il centrocampo del Cagliari infatti finora ha mostrato alcune falle.
Finora si è vista poca qualità. La linea mediana non ha gestito il pallone come si dovrebbe, specialmente in alcuni momenti della partita.
Probabilmente, coloro che stanno giocando con più continuità hanno altre caratteristiche tecniche.
Serve però la qualità, soprattutto nella massima serie.
In serie B alcuni problemi si possono anche mascherare con la corsa, in A no.
Ecco perché probabilmente, alcuni calciatori, più tecnici, in grado di: verticalizzare, effettuare cambi gioco, saper gestire il pallone, dovrebbero (probabilmente) avere più spazio.
In avanti poi, senza Lapadula chi fa gol?
Pavoletti è perennemente acciaccato, Petagna non è mai stato un bomber (in attesa di vederlo in forma); Shomoudorov non ha mai fatto molti gol, e spesso pare addirittura un corpo estraneo.
Resterebbe Luvumbo. L’angolano però non è di certo una prima punta, è giovane, e non gli si può chiedere di sobbarcarsi il peso dell’intero reparto.
Cagliari ed il problema del gol
Urge però trovare la via del gol con maggior frequenza.
Chi non fa gol non può vincere le partite.
Ranieri, in assenza di Lapadula, dovrà inventarsi qualcosa, un falso nove con inserimenti dei centrocampisti, o altro.
L’importante è riuscire a far gol ed il prima possibile.
La serie A non aspetta nessuno.
Certo, il calendario non ha aiutato, il campionato è molto lungo, ma bisogna imparare velocemente a stare in campo, riducendo al minimo gli errori.
Ranieri dovrà lavorare anche sull’aspetto mentale.
I centrocampisti del Cagliari non tirano mai in porta, e questo è un grande problema, soprattutto quando l’attacco è sterile.
Dovrà cambiare rotta ed il prima possibile.
Serie A
Lazio-Bologna, probabili formazioni e dove vederla
Lazio-Bologna, match valido per la 13^ giornata di Serie A 2024/25, si giocherà allo stadio Olimpico domenica 24 novembre alle ore 20.45.
Terminata la pausa per le nazionali, torna la Serie A con la 13^ giornata che vedrà sfidarsi Lazio e Bologna nel posticipo della domenica. La squadra di Baroni sogna concretamente il primo posto che dista solo un punto e ritrova Boulaye Dia dopo il caso malaria in nazionale. Out però la freccia della corsia sinistra, Nuno Tavares, che si è fermato in nazionale con il Portogallo. Il Bologna di Italiano tenta nuovamente il colpaccio all’Olimpico dopo esserci riuscito nell’ultimo turno con la Roma.
Qui Lazio
Allarmi rientrati per Baroni. Le notizie dei giorni scorsi della malaria di Dia e dei problemi gastrointestinali di Pedro, avevano fatto preoccupare tutti dentro e fuori Formello, ma alla fine l’unico biancoceleste indisponibile per domenica sera sarà Nuno Tavares, per un problema muscolare che lo terrà fuori almeno una decina di giorni.
Qui Bologna
Vincenzo Italiano invece dovrà con tutta probabilità fare a meno di Ndoye e Castro. Punterà allora sulla conferma di Karlsson in avanti, dopo il gol contro la Roma nell’ultimo turno.
Lazio-Bologna, le probabili formazioni
LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari, Gila, Romagnoli, Pellegrini; Guendouzi, Rovella, Vecino; Isaksen, Castellanos, Zaccagni. All. Baroni.
BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Posch, Beukema, Lucumi, Miranda; Pobega, Freuler; Orsolini, Odgaard, Karlsson; Dallinga. All. Italiano.
Dove vedere il match
La partita sarà trasmessa in diretta streaming ed in esclusiva da DAZN, visibile anche sulle smart tv di ultima generazione compatibili e su tutti i televisori collegati ad una console PlayStation 4/5 o Xbox (One, One S, One X, Series X, Series S), al TIMVISION BOX o ad un dispositivo Amazon Fire TV Stick o Google Chromecast.
Serie A
Cagliari, Nicola: “Ogni partita è uno scontro diretto. A Gaetano serve una scintilla”
Il tecnico dei sardi ha rilasciato alcune dichiarazioni alla vigilia di Genoa-Cagliari. Leggi con noi le parole di Nicola sul match.
Le parole di Nicola
I nazionali.
“Stanno bene, chi p rimasto ha lavorato con grande entusiasmo e motivazione. Siamo pronti per una gara caldissima, in uno stadio calco. Il Genoa? E’ un passato molto importante per me. Mi ha consentito di affermarmi nel mondo del calcio. E’ un pezzo del mio cuore”.
Chi giocherà in porta?
“Sono entrambi pronti e domani valuterò”.
Il cambio allenatore del Genoa.
“Ho dovuto modificare alcune tabelle di lavoro, ipotizzare nuovi modi di stare in campo dell’avversario”.
Su Marin.
“Abbiamo cinque giocatori a centrocampo, abbondanza. E’ difficile per me parlare di uno di loro, così come è difficile lasciarne fuori qualcuno. Vorrei metterli tutti dentro, ma non posso. Ne metterò al massimo 4“.
Un match salvezza.
“Abbiamo meritato di perdere solo contro l’Empoli, mentre con le altre dirette concorrenti abbiamo sempre fatto bene. Ogni partita è uno scontro diretto, non ci sono partite meno importanti delle altre. I punti vanno fatti sempre e ovunque”.
Su Mina.
“Si è sempre allenato senza problemi. Ho 16 giocatori che hanno costantemente giocato, vorrei arrivare a 20/21. Mina ha lavorato e sta abbastanza bene”.
Su Gaetano.
“E’ arrivato da un contesto in cui non c’erano grandi aspettative. Lo scorso anno è stato determinante. Ad oggi lui sa di essere forte e deve cercare e trovare la sua dimensione. Sta lavorando a tal fine, deve continuare a farlo. Gli serve una scintilla“.
L’intera rosa a disposizione.
“Un piacevole problema. Il vero problema è quando non hai questa abbondanza”.
Le differenze con Viola o Gaetano?
“Viola è più vicino alla seconda punta, sa rifinire. Gaetano ha movimenti classici anche della mezz’ala e può creare superiorità a centrocampo. Per me possono coesistere. Dipende anche dalle caratteristiche dell’avversario”.
Il soprannome Didì.
“Era un soprannome che mi aveva dato la maestra d’asilo. A Genova hanno continuato a chiamarmi così“.
Serie A
Milan-Juventus, annullata la coreografia: la situazione
Il big match di oggi pomeriggio tra Milan e Juventus sarà caratterizzato da una cornice di pubblico impressionante allo stadio San Siro, con una presenza stimata di oltre 75.000 spettatori.
Il confronto tra due delle squadre più blasonate del calcio italiano promette spettacolo non solo in campo ma anche sugli spalti, con una partecipazione che potrebbe portare il club rossonero a stabilire un record di incasso in campionato.
Tifo e atmosfera
Curva Sud: I tifosi milanisti saranno presenti in forze per sostenere la squadra di Paulo Fonseca, anche se la coreografia prevista è stata annullata a seguito del divieto delle forze dell’ordine sull’utilizzo di striscioni, vessilli e bandiere. Questa misura è stata adottata per motivi di sicurezza.
Nonostante le restrizioni, i supporter di entrambe le squadre faranno sentire il proprio appoggio. I tifosi della Juventus saranno presenti in buon numero, anche al di fuori del settore ospiti, garantendo un clima carico di passione.
San Siro si prepara così a vivere una serata speciale, con una partecipazione che conferma l’importanza di questo appuntamento nel calendario della Serie A. Al di là delle restrizioni, lo spettacolo sugli spalti promette di essere all’altezza di una delle sfide più attese della stagione.
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