Quando si tira troppo la corda, rischia di spezzarsi: è quanto sta accadendo tra il Napoli e il “suo” Victor Osimhen. Che in Turchia si trova fin troppo bene.

Era considerato da Aurelio De Laurentiis “l’oro di Napoli” e valutato la cifra monstre di 200 milioni di euro: ora rischia, al massimo, di essere l’argento.

A innescare l’inevitabile il prestito dell’attaccante nigeriano al Galatasaray, che continua a fare ottimi numeri: finora 9 partite, 8 gol e 4 assist, Europa League inclusa.

Il suo ultimo rinnovo con il Napoli, lo scorso dicembre, aveva fissato una clausola rescissoria di 130 milioni di euro: una cifra che un club come il PSG era disposto a pagare. Ma De Laurentiis disse no.

Napoli, De Laurentiis

Il futuro di Osimhen, tra Napoli e Galatasaray

Osimhen lo ha già chiarito con evidenza: dal club di SuperLig non ha intenzione di levare le tende. Come ha dichiarato: “Qui sono felice. Ho visto che grande famiglia è il club che si sta comportando benissimo. Sono soddisfatto della scelta e non intendo muovermi fino a giugno. Io resto qua fino alla fine della stagione”.

Restare in Turchia fino a fine stagione comporta, però, una conseguenza che al Napoli non piace: la riduzione della clausola rescissoria, che in estate costerà 75 milioni di euro: una cifra comunque elevata, non alla portata di tutti, ma lontana anni luce dal valore dichiarato del giocatore solo un anno fa.

La Juventus sta lavorando per blindare una delle sue certezze in difesa: il rinnovo di Federico Gatti è sempre più vicino, con l’obiettivo di consolidare il legame tra il giocatore e il club.

L’operazione dovrebbe concludersi entro Natale, con gli ultimi dettagli già in via di definizione.

Juventus-Gatti i dettagli del rinnovo

Federico Gatti (Juventus FC) in action against Lionel Messi (Paris Saint-Germain) during UEFA Champions League football match Juventus FC vs Paris Saint-Germain FC at the Allianz Stadium in Turin, Italy, November 02, 2022 – Credit: Claudio Benedetto

Gatti potrebbe firmare un prolungamento fino al 2030 una scelta che sarebbe preferita sia dal giocatore che dalla società, anche se resta in piedi l’alternativa di un rinnovo fino al 2029 con opzione per un ulteriore anno.
L’ingaggio del difensore salirebbe dagli attuali 1,4 milioni di euro a 2,3 milioni di euro netti a stagione, un riconoscimento per le sue prestazioni e la sua crescita costante in bianconero.

Federico Gatti è diventato una pedina importante nella retroguardia juventina, mostrando affidabilità e crescita nelle sue prestazioni. Il rinnovo non solo conferma la fiducia del club nel giocatore, ma rappresenta anche una strategia per costruire una base solida per il futuro, specialmente in un momento in cui gli infortuni stanno complicando la situazione della squadra.

Con il rinnovo di Gatti, la Juventus non solo preserva un elemento chiave della sua difesa, ma consolida il progetto tecnico a lungo termine. La fiducia reciproca tra il giocatore e il club rende questo accordo un passo naturale per entrambe le parti.

Ne avevamo parlato già 3 mesi fa ma ora pare che le voci al Milan si siano intensificate: ecco chi potrebbe tornare a vestire la maglia rossonera.

L’idea di un suo ritorno al Milan è nell’aria da parecchio: si tratta di un giocatore che non è certo primatista di presenze con la sua attuale maglia.

La maglia, poi, è quella del Real Madrid. Sì, avete capito bene: il trequartista Brahim Diaz, già rossonero per il triennio 2020-2023, potrebbe presto tornare al club.

Milano, Italy. 21th September 2020. Italian Serie A. Brahim Diaz of Ac Milan in action during the Serie A match between Ac Milan and Bologna Fc.

A rinforzare questa ipotesi, come abbiamo accennato, potrebbero essere le sue esigue presenze: solo 254 minuti nell’arco di 9 partite con i Blancos. Un ruolo chiave nel riportare il portoghese a Milano potrebbe giocarlo un suo grande amico: il difensore francese Theo Hernandez.

Difficile, però, che arrivi in prestito. Questa è l’opinione riportata un paio di giorni fa dal giornalista Carlo Pellegatti: verificando con le nostre fonti, al momento, non ci sarebbe ancora nulla di concreto.