Inter, non osserverà nessuno turno di riposo Henrikh Mkhitaryan, regolarmente in campo anche questa sera, contro la Stella Rossa.

La parola turnover e’ il vocabolo magico per Simone Inzaghi, che cambierà gran parte dell’Inter vittoriosa in casa dell’Udinese.

Contro la Stella Rossa di Belgrado, nella seconda giornata di Champions League, saranno ben sette i cambi di formazione previsti.

Chi e’ destinato a non riposare, invece, e’ Henrikh Mkhitaryan, al quale sarà affidata, ancora una volta, una maglia da titolare.

Fino a questo momento, nonostante un’età che dice 35, l’armeno si e’ sempre dimostrato uno dei più presenti, sebbene non dia più l’impressione, come lo scorso anno, di essere un trattore.

L'”armeno che va come un treno”, infatti, si e’ spesso nascosto, lasciando anche a desiderare in alcune occasioni.

Il centrocampo nerazzurro, quest’anno decisamente più compassato (questo anche il motivo di certi gol subiti e di una difesa lasciata scoperta) sta risentendo di un Mkhitaryan non più on fire.

Starà all’ex Roma, già da questa sera, dimostrare a Inzaghi di potersi ancora fidare di lui.

Nella 2a giornata di Champions League, il Borussia Dortmund affronterà gli scozzesi del Celtic. Il match Borussia Dortmund-Celtic si giocherà domani alle ore 21.

Come abbiamo detto in precedenza, il Borussia Dortmund di Nuri Sahin affronterà, nella serata di domani, allo stadio Signal Iduna Park gli scozzesi del Celtic.

Dopo una buona vittoria in campionato per 4-2 contro i rivali del Bochum, il club tedesco vorrà allungare la sua striscia di vittorie anche in Champions League.

Qui Borussia Dormund

Il Borussia Dortmund è pronto ad affrontare, nella seconda giornata di Champions League, i rivali scozzesi del Celtic. Il tecnico dei gialloneri, con molta probabilità, schiererà gli stessi 11 che hanno affrontato il Bochum nell’ultima partita di campionato, con qualche possibile ballottaggio.

In porta sarà confermato Kobel, mentre in difesa ci saranno, con molta probabilità, Anton e Schlotterbeck. In mezzo al campo spazio al possibile ritorno dal primo minuto dell’ex Bayern Monaco e Lipsia, Marcel Sabitzer, che sarà affiancato da Emre Can. Per l’attacco ballottaggio tra Haller e Guirassy, per il ruolo di prima punta.

Qui Celtic

Il Celtic, d’altro canto, è reduce da una bella vittoria per 6-0 in Premiership contro i rivali dello St. Johnstone, che ha permesso agli scozzesi di rimanere ben saldi al primo posto in campionato.

Inoltre, il club allenato dal tecnico, Brendan Rodgers, è reduce anche dalla prima vittoria per 5-1 in Champions League contro gli slovacchi dello Slovan Bratislava. In porta ci sarà l’ex Leicester City, Kasper Schmeichel, in difesa spazio al duo di Trusty–Scales.

Al centro del campo, con molta probabilità, sarà confermato il trittico composto da Engels, McGregor e Bernardo. In attacco spazio al tridente composto da Kühn, Furuhashi e Maeda, che bene ha fatto nell’ultima partita di campionato.

Probabili formazioni di Borussia Dortmund-Celtic

Borussia Dortmund (4-2-3-1): Kobel; Couto, Anton, Schlotterbeck, Ryerson; Emre Can, Gross; Gittens, Brandt, Adeyemi; Haller.
Allenatore: Nuri Sahi

Celtic (4-3-3): Schmeichel, Johnston, Trusty, Scales, Taylor, McGregor, Bernardo, Engels, Kuhn, Maeda, Kyogo.
Allenatore: Brendan Rodgers

Dove vederla

Borussia Dortmund-Celtic, in programma domani, martedì 1 ottobre alle ore 21.00, si giocherà allo stadio Signal Iduna Park di Dortmund e sarà visibile in diretta tv su Sky Sport e in streaming su Sky Go e Now Tv.

Nella conferenza stampa di presentazione alla BayArena, al fianco di Paulo Fonseca sedeva anche Rafael Leao: che ha parlato anche a Sky.

Di seguito le parole di Rafael Leao.

Milan, le parole di Leao

Capitano

“E’ sempre un orgoglio essere capitano del Milan: sono qua da sei anni. Quando gioco con questa maglia è sempre una responsabilità ma quando ho la fascia ancora di più”.

Fase Difensiva

“Dal primo giorno il mister non mi ha parlato di gol e assist ma che voleva un giocatore cambiato in difesa, essere più concentrato nel lavoro difensivo: mi aiuta anche a essere migliore. Anche mentre stavamo venendo qua mi ha fatto vedere un paio di video in macchina. Una persona che mi sta aiutando tanto”.

Giroud

“La mia personalità è riservata, sono timido e non mi piace tanto parlare. Quando sono capitano, forse parlo un po’ di più prima della partita e sul campo ma la mia forza è rispondere con le mie qualità e aiutare la squadra con gol e assist”.

Fonseca

“Mi ha fatto vedere le azioni senza palla, il posizionamento per chiudere sul secondo palo. Più cose difensive”.

Obiettivi

“Meglio pensare partita dopo partita, domani è difficile e importante. E’ importante vincere in Champions League, uno scenario molto bello. Ci dà fiducia. “Voglio vincere, se per vincere serve fare sacrifici, fare le cose per la squadra. I dettagli sono molto importanti in queste partite qua. Queste cosa fanno la differenza”.

Inter

“Secondo me non sono stato sorpreso. Sappiamo già come gioca l’Inter e il mister non voleva metterci tante cose in testa: era una partita da andare lì e vincere, è un derby. Io non vincevo da due anni e nella mia testa volevo vincere: non volevo essere protagonista ma aiutare la squadra e vincere. Siamo più compatti e più squadra, non diamo spazi agli avversari in mezzo: io mi trovo meglio così a difendere senza palla e penso che anche gli altri si sentono bene con questa tattica”.

Bayer Leverkusen

“Si può vincere, certo dobbiamo rispettare il Bayer. Hanno grandi giocatori di qualità, un grande allenatore, ma giochiamo faccia a faccia con loro e cerchiamo di vincere e sbloccarci in Champions”.

Ruolo

“Io sto bene anche dal punto di vista sia fisico che mentale. Devo essere concentrato per tutta la partita perché questa partita è fatta di dettagli. Certo, a volte sono un po’ lontano dalla porta e dal punto di vista mentale devo cercare di fare uno sforzo magari quando ha la palla Pulisic dalla parte opposta e fare una corsa in più, ci sto lavorando”.

Cooling Break

“Di quell’episodio ha già detto tutto Theo. Eravamo in campo da 2 minuti e siamo rimasti lì, non era una cosa personale con l’allenatore. Eravamo dall’altra parte del campo, non ho neanche sentito Abraham che ci chiamava”.

Critiche

“Personalmente, l’energia che ricevo dai tifosi è cambiata, è cambiata da due anni. Però non ne voglio parlare perché la cosa più importante resta il Milan. Le critiche certo fanno male”.

TAMMY ABRAHAM DA IL CINQUE A RAFAEL LEAO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )