Serie A
Udinese, dove bisogna migliorare
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L’Udinese riceverà la Juventus per archiviare un campionato in cui ha raccolto meno di quanto avrebbe potuto raccogliere. Un’analisi svela perché.
Udinese, mezz’ora di blackout pagata a caro prezzo
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Andrea Sottil
La delusione c’è. L’Udinese sperava di poter salutare il campionato 2022-23 avendo raccolto messe più abbondante dei quarantasei punti messi in cascina finora. Che, al massimo, potrebbero diventare quarantanove nel caso in cui riuscisse a sgambettare la Juventus.
Colpa degli infortuni? Sino a un certo punto. Udinese blog cerca di andare in profondità per spiegare le ragioni di una classifica al di sotto delle aspettative dando i numeri. In senso assolutamente letterale perché ha individuato le cause di questa mancanza di punti in minuti di vero e proprio non gioco.
“L’Udinese – scrive il sito dedicato ai bianconeri – sembra avere un brutto vizio, quello di staccare la spina per mezz’ora, tra il 30′ del primo tempo e il 15′ della ripresa, è in quell’arco di tempo che la squadra segna meno e subisce più reti”.
Non limitandosi al rilievo generale, Udinese blog manda in campo i numeri: “gli uomini di Sottil – prosegue- hanno realizzato solamente dieci reti in quel periodo della gara e ne hanno subite venti“. Con un saldo negativo di dieci gol che sicuramente non poteva che pesare sulla graduatoria.
Meglio sarebbe stato, aggiunge il sito dei friulani, che avesse fatto come soleva fare nella prima mezz’ora di gioco quando ha realizzato complessivamente 18 reti. E non sarebbe stato male che mandasse in fotocopia in quella mezz’ora di vacuo ciò che ha esibito tra il 60′ e il 90′ con diciannove reti segnate in quell’arco temporale.
Ma l’analisi matematica non si esaurisce ancora a questo punto: “fa specie- prosegue Udinese blog- che nei primi quindici minuti di ogni tempo l’Udinese ha subito 11 gol, il massimo per quarto d’ora”. Conclusione: “mancano la carica pre match e quella dell’intervallo? La domanda è d’obbligo”.
Insomma, l’Udinese sembrerebbe avere pagato a caro prezzo veri e propri istanti di blackout di gioco e realizzativo. Un esito che, conclude il sito friulano, “deve dare spunti di riflessione in vista del futuro che Sottil si appresta a scrivere”.
Serie A
Bologna-Milan, curiosità e statistiche
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Statistiche e curiosità su Bologna-Milan, recupero della nona giornata di Serie A. Si scende in campo al Dall’Ara stasera alle 20:45.
Stasera va in scena un’interessante sfida tra il Bologna e il Milan, valida per il recupero del nono turno di Serie A, rinviato lo scorso ottobre per allerta meteo. Entrambe le compagini hanno 41 punti, 8 in meno della Juventus quarta in classifica, e sono dunque obbligate a vincere se vogliono sperare in un posto nella prossima Champions League. Sarà una sorta di ultima chiamata.
Bologna-Milan: statistiche e curiosità
I rossoneri hanno un bilancio favorevole contro i loro prossimi avversari: si sono imposti 87 volte, a fronte di 52 sconfitte e 47 pareggi. I felsinei non battono il Milan in casa dal 10 marzo 2002 (2-0), e in generale dallo 0-1 di San Siro del 5 gennaio 2016, l’unica affermazione negli ultimi 29 confronti. Il Diavolo è uscito vittorioso in 4 delle ultime 5 visite al Dall’Ara.
Tra i club che lottano per l’Europa, includendo quindi anche la Roma nona in classifica, Bologna e Milan sono quelli che segnano di meno. I ragazzi di Italiano hanno realizzato 38 reti, 20 delle quali nel proprio stadio. Una in meno invece per la squadra di Conceicao. I rossoblù hanno incassato appena 11 gol in 12 gare interne, mentre il Diavolo ne ha subiti 17 in 12 trasferte.
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ESULTANZA MILAN ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Si sfidano due squadre che fanno del possesso palla un loro marchio di fabbrica. I padroni di casa sono infatti i secondi con la percentuale più alta dopo l’Inter, con il 58,2%. Poco più indietro invece il Milan, sesto con il 55,4%. Un giro palla che porta spesso a concludere: il Milan ha una media di 5,5 tiri in porta a partita (solo l’Atalanta ha fatto meglio con 5,7), gli emiliani invece sono sesti a 4,9.
I rossoblù hanno una media di 14,6 falli commessi a partita, dietro solo ad Hellas Verona ed Empoli che sono appaiate a 14,7. Con 10,8 i rossoneri sono invece quelli che commettono meno falli dopo il Parma, che è a quota 9,9. Nonostante sia quindi una squadra piuttosto fallosa, il Bologna è la terza con meno cartellini gialli (39), dopo l’Inter (36) e il Napoli (33).
Per concludere, ecco il duello in panchina. Essendo alla sua prima esperienza con un club italiano, Sergio Conceicao non ha mai affrontato da allenatore né il Bologna né il collega Vincenzo Italiano. Quest’ultimo contro il Milan ha un bilancio di 5 battute d’arresto e 3 affermazioni: la prima nel 2020/21 ai tempi dello Spezia, le altre con la Fiorentina nelle 2 stagioni successive.
Serie A
Hellas Verona, a Torino senza Zanetti: c’è un tabù da sfatare
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L’Hellas Verona sarà di scena a Torino lunedì 3 marzo contro la Juventus. In panchina non ci sarà l’allenatore vicentino ma l’obiettivo è sfatare un tabù.
Gli scaligeri arrivano alla sfida cavalcando l’onda dell’entusiasmo dato dalla vittoria contro la Fiorentina arrivata all’ultimo secondo. All’Allianz Stadium sarà una sfida molto interessante.
Hellas Verona, squalificato Zanetti ma la determinazione non cambia
Il posticipo che chiuderà la 27° giornata di Serie A vedrà scontrarsi la compagine bianconera e quella gialloblu. Entrambe vengono da una vittoria per 1-0 e nessuna delle due vuole interrompere il buon momento.
Per gli ospiti però sarà una partita diversa dal solito visto che l’allenatore Paolo Zanetti non sarà in panchina a causa di una squalifica comminata direttamente dal Giudice Sportivo. Quello che non cambierà però sarà la determinazione della squadra nel voler portare a casa punti salvezza.
La curiosità più interessante relativa a questo incrocio riguarda i precedenti in casa dei bianconeri. Infatti, in 44 incontri l’Hellas Verona non ha mai vinto in campionato in Piemonte. Ogni qualvolta si ripresenta questo match i tifosi scaligeri sperano possa essere la volta buona ma finora non è mai stato così.
In questa stagione, contro una Juventus nel suo miglior momento per rendimento, le probabilità di portare a casa i 3 punti sono sempre molto basse ma nel calcio niente è deciso in partenza. Appuntamento dunque a lunedì 3 marzo alle 20:45.
Serie A
Shomurodov si prende la Roma: futuro in giallorosso?
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La Roma in questa seconda parte di stagione sta riscoprendo alcuni elementi della rosa che mesi fa sembravano sul punto di partire, uno è Eldor Shomurodov.
L’uzbeko sta conquistando un posto da titolare, complice anche l’infortunio di Dovbyk, grazie al suo contributo sia in zona gol che in fase di costruzione. Può restare come seconda punta?
Roma, riflessioni su Shomurodov: può diventare una riserva di lusso?
La squadra di Ranieri sta attraversando il miglior momento della stagione e tra le note positive c’è sicuramente la rinascita dell’attaccante ex Cagliari che nelle ultime partite ha anche scritto il suo nome sul tabellino dei marcatori.
L’assenza di Dovbyk si è fatta meno impattante grazie alle prestazioni dell’uzbeko, che sia in Europa League che in Serie A è risultato decisivo con 2 assist e 2 gol contro Eintracht, Porto e Monza.
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LA GRINTA DI ELDOR SHOMURODOV IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Sembrave che a gennaio dovesse lasciare nuovamente la capitale dopo le esperienze con Genoa, Spezia e Cagliari, con l’Empoli nel destino, ma alla fine la società ha ritenuto più importante avere alternative in attacco.
A quanto pare la scelta si è rivelata vincente soprattutto dopo lo stop dell’ucraino ex Girona. Adesso, con un contratto fino a giugno 2026, le possibilità che le parti possano sedersi per discutere un rinnovo si sono alzate e tutto dipenderà dalle volontà del giocatore.
Un’opportunità molto importante per la carriera di Shomurodov che a 29 anni potrebbe finalmente affermarsi stabilmente all’interno di una rosa e non di una qualunque, ma quella in cui milita dal 2020 e che l’ha scoperto dandogli fiducia fin da subito.
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