Mentre alla Roma impazza la bufera che ha portato Lina Souloukou alle dimissioni, i Friedkin guardano altrove. Di nuovo.

Si tratta di un ritorno di fiamma, ma negli scorsi mesi si pensava che l’affare fosse naufragato.

E invece, in un momento critico per la Roma, rispunta per i Friedkin l’opportunità e il progetto per l’acquisto dell’Everton.

Stando a quanto aveva riportato da Bloomberg, i proprietari del club giallorosso sono tornati sul club di Premier League dopo la fumata nera dello scorso luglio.

Ora è arrivata l’ufficialità: i Friedkin hanno acquistato il club. La squadra inglese sta attraversando un periodo difficile: nell’arco di 5 partite di Premier, infatti. ha racimolato solo un punto.

Un interesse che, alla luce di una squadra in crisi, orfana di un CEO e alle prese con un nuovo allenatore, appare decisamente superfluo. A meno che, concentrandosi su un altro obiettivo. i Friedkin non si preparino a lasciare il posto a una nuova proprietà. O a nuovi soci.

L’Everton per tenere la Roma?

Stando a quanto scrive Adnkronos, “con lo sbarco in Premier l’investimento sulla Roma dovrebbe trovare rapidamente una copertura”.

Una domanda aleggia: cosa ne sarà della proprietà giallorossa e del progetto del nuovo stadio?

Scott McTominay protagonista contro la Juventus. Il centrocampista scozzese è già un punto fermo del nuovo Napoli di Antonio Conte.

Uno dei protagonisti della sfida tra Juventus e Napoli è stato senza dubbio Scott McTominay. Lo scozzese, arrivato in estate su precisa richiesta di Antonio Conte, è stato schierato a sorpresa nell’undici titolare dal tecnico salentino. Per inserirlo in squadra, Conte ha addirittura abbandonato la difesa a tre, una costante della sua carriera, per tornare alla linea difensiva a quattro. Una scelta che si è rivelata vincente, come dimostrato dalla prestazione di McTominay, che ha saputo imporsi in campo con la sua energia e fisicità.

Il centrocampista ex Manchester United è stato fondamentale in entrambe le fasi di gioco. In fase offensiva, si è posizionato molto vicino a Romelu Lukaku, sfruttando la sua fisicità e il posizionamento per creare scompiglio tra la difesa e il centrocampo della Vecchia Signora. McTominay ha svariato su tutto il fronte offensivo, offrendo molte opzioni di passaggio ai compagni e completando tutti i dribbling tentati, dimostrando un’ottima capacità di gestione del pallone sotto pressione.

Napoli, migliora anche la fase difensiva con McTominay

Ma è stato in fase difensiva che lo scozzese ha dato il contributo maggiore tatticamente. Grazie ai suoi 5 recuperi, ha contribuito a schermare le vie centrali, aiutando Lobotka e Anguissa a chiudere gli spazi per le incursioni della squadra di Thiago Motta. Una prestazione completa che ha giustificato la decisione di Conte di adattare il suo modulo per sfruttare al meglio le qualità di McTominay.

Ovviamente ci sono ancora grandi margini di miglioramento, soprattutto in fase di inserimento. Conte lo vuole più presente in area avversaria e più vicino a Lukaku, ma le premesse sono ottime. L’esordio dello scozzese è stato promettente, e i tifosi del Napoli possono essere fiduciosi: con McTominay in campo, il centrocampo azzurro sembra avere una marcia in più.

Milan, è arrivato dalla Roma in estate tra alcune diffidenze iniziali da parte della tifoseria. Adesso la situazion è decisamente cambiata, vediamo come.

Tammy Abraham, un attaccante accolto tra alcune diffidenze da parte della tifoseria rossonera. Eppure l’attaccante inglese con la Roma il primo anno di Serie A aveva abbondantemente fatto capire di che pasta fosse fatto.

La sfortuna in occasione del grave infortunio al ginocchio e qualche motivazione venuta meno, hanno fatto sì che il giocatore fosse da recuperare nella mente e nel fisico.

Cose accadute nel giro di poche settimane con la maglia del Milan, anche grazie ad una particolare amicizia con Rafael Leao. Ricordiamo infatti il gesto in occasione del calcio di rigore contro il Venezia quando il protoghese ha invitato Abraham a tirarlo.

Ma non solo, ieri sera contro l’Inter i due erano a bordo campo ad incitare i compagni aspettando il triplice fischio finale.

Storie così fanno bene allo spogliatoio e restituiscono serenità in un periodo in cui sembrava aleggiasse solo negatività tra le mura di Milanello.