Un folto gruppo di tifosi del Torino è rimasto fuori dallo Stadio Olimpico per contestare il presidente Urbano Cairo e il direttore sportivo Davide Vagnati.

Alle ore 15:00 il Torino è sceso in campo per affrontare il Monza, nel match che vale la tredicesima giornata di Serie A. Dopo l’ottimo avvio di stagione i granata contro i brianzoli cercano il successo che manca da un mese.

Complici molteplici problemi fisici, il Torino sembra aver perso la brillantezza mostrata all’avvio del campionato. Secondo i tifosi, però, i problemi restano sempre gli stessi.

La contestazione dei tifosi del Torino

A pochi minuti dall’inizio del match contro il Monza, un gruppo di circa cinquemila supporters del Toro si è radunato all’esterno dello Stadio Olimpico, e resteranno fuori per tutto il primo tempo.

Una presa di posizione chiara e netta, l’ennesima, contro la gestione di Urbano Cairo, al quale i tifosi del Torino non hanno lesinato cori di disapprovazione. Nel mirino è finito anche il direttore sportivo Davide Vagnati, accusato di aver venduto Bellanova nonostante le promesse fatte.

A salvarsi dalla contestazione è stato soltanto l’allenatore del Torino Paolo Vanoli.

Il presidente del Cagliari Tommaso Giulini è soddisfatto della prestazione dei suoi, dopo il pareggio per 2-2 su un campo difficile come quello del Genoa.

La domenica di Serie A si apre con il 2-2 di Marassi tra Genoa e Cagliari. Ospiti in vantaggio dopo 8 minuti con il rigore di Marin. Il Grifone pareggia subito al 12° con Frendrup e la ribalta al 59° con Miretti, ma al minuto 88 Piccoli dal dischetto segna il definitivo 2-2.

Le due squadre rimangono appaiate a quota 11, col rischio che alcune delle inseguitrici come Lecce e Venezia (che si sfideranno domani alle 20:45) possano agganciarle o persino scavalcarle in classifica. Il pareggio dunque non risolve i problemi né al Genoa né al Cagliari.

Genoa-Cagliari 2-2, le parole del presidente dei sardi Giulini

Al termine di Genoa-Cagliari, il presidente degli ospiti Tommaso Giulini ha rilasciato un’intervista a DAZN: “Giocare a Marassi è sempre molto complicato. Curve piene, ho sentito uno stadio che ribolliva per aiutare il Genoa, la nostra prestazione è motivo di orgoglio. Passo dopo passo dobbiamo raggiungere la salvezza. Faccio i complimenti anche al nostro mister che oggi ha raggiunto le 200 panchine in Serie A“.

DAVIDE NICOLA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

“Oggi tutti sono entrati in campo con grande personalità. Peccato per Gaetano che non ha trovato il gol, dopo la bella prestazione se lo meritava, ma sono contento di tutti, anche di Sherri che ha fatto una buona partita su un campo difficile“.

Sul rigore del 2-2: “Ho visto la chiacchierata con Mina e secondo me è stato intelligente a lasciare il pallone a Piccoli che ha mantenuto la freddezza, così come aveva fatto Marin nel primo tempo. In questo stadio non è mai banale“.

Milan, anche contro la Juventus si e’ visto un Alvaro Morata apatico, incapace di rendersi pericoloso in attacco. Il lavoro per la squadra, così, e’ poco utile.

Il Milan, e soprattutto Paulo Fonseca, speravano di investire meglio 13 milioni di budget di mercato.

Alvaro Morata, acquistato per l’esperienza e per essere il nuovo terminale offensivo rossonero, al momento, non sta facendo il suo dovere.

Inutile girarci attorno, un attaccante che gioca cosi arretrato, in un Milan “di dominanza” , serve a poco.

Ammirevole il lavoro sporco in mezzo al campo, per carità, ma un attaccante deve prima di tutto pensare a fare gol.

I pochi pensieri dati ieri sera all’ex Kalulu e a Gatti certificano ancora una volta che il Milan ha necessità che il suo attaccante principale sia un pericolo in area di rigore.

Al momento, le cose non stanno andando esattamente in questa direzione. E se l’Europa si sta allontanando a piccoli passi, una fetta di problemi nasce anche per questo.