Giorgio Furlani, amministratore delegato del Milan, conferma: nessun nuovo direttore sportivo, Ibrahimovic resta nel progetto rossonero.

Furlani e il Futuro del Milan

Giorgio Furlani, figura di rilievo all’interno del Milan, ha recentemente chiarito la situazione dirigenziale del club. Durante un’intervista a Canale, ha affermato che il club non ha ancora selezionato un nuovo direttore sportivo. Questa dichiarazione arriva in un periodo di speculazioni e incertezze riguardo a chi potrebbe assumere questo ruolo cruciale. Tuttavia, Furlani ha voluto sottolineare che, nonostante le voci di confusione interna, la dirigenza ha ben chiari i propri compiti e obiettivi.

Giorgio #Furlani: “Prenderemo un direttore sportivo tradizionale per riconsolidare quei ruoli in una persona, ma rimarremo comunque un gruppo di lavoro. Si lavora insieme per avere successo sul campo. #Paratici? Non abbiamo ancora chiuso con nessuno”. #ACMilan #calciomercato pic.twitter.com/glgYsFV3Xv

— Nicolò Schira (@NicoSchira) April 2, 2025

Ibrahimovic: Un Pilastro del Progetto Rossonero

Un’altra notizia di grande interesse per i tifosi rossoneri riguarda Zlatan Ibrahimovic. Furlani ha confermato che la leggenda svedese continuerà a far parte del progetto del Milan. Questa conferma getta luce sull’importanza di Ibrahimovic non solo come giocatore, ma anche come figura di riferimento e di ispirazione all’interno del club. La collaborazione tra Furlani e Ibrahimovic è descritta come assolutamente armoniosa, un fattore che potrebbe rivelarsi determinante per il futuro successo del Milan.

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Fonte: l’account X di Schira

#Furlani a Canale: “Non abbiamo ancora scelto nessun direttore sportivo. Con #Ibrahimovic lavoriamo in assoluta armonia: Zlatan rimarrà all’interno del nostro progetto. Confusione sui ruoli? Forse c’è all’intento, noi abbiamo bene in mente e chiari i nostri compiti”. #ACMilan pic.twitter.com/G3dmOle6bS

— Nicolò Schira (@NicoSchira) April 2, 2025

L’Atalanta dopo la brutta sconfitta di Firenze è pronta a rialzarsi per blindare il posto Champions. Contro però ci sarà la Lazio, affamata di punti.

I nerazzurri devono riscattarsi dalla prestazione insufficiente offerta al Franchi ma per farlo servirà uno switch mentale rispetto anche alle ultime uscite. L’infermeria giocherà un ruolo fondamentale.

Atalanta, chi rientra con la Lazio? Terapie per Toloi e Palestra

La Dea prepara il finale di stagione con il solo obiettivo Champions rimasto. Le eliminazioni da Europa e Coppa Italia hanno portato molto malcontento intorno all’ambiente, con Gasperini che avrebbe deciso di dire addio a fine stagione.

Davanti però ci sono ancora 8 gare e sarà importante tornare a essere l’Atalanta che tutti sono abituati a vedere, capace di colpi di classe e partite tatticamente perfette. Contro i biancocelesti sarà importante non farsi sopraffare da una squadra che arriva da una serie di risultati negativi e che punta disperatamente a un piazzamento europeo.

Per questo motivo il Gasp sta preparando la gara anche in questo senso, oltre a considerare i possibili rientri e chi invece dovrà restare ai box ancora per un po’. Tra questi ultimi ci sono sicuramente Toloi e Palestra insieme a Scalvini e Scamacca. Discorso diverso invece per Kossounou che potrebbe strappare una convocazione last minute ma solo per la panchina, con Milan-Atalanta nel mirino.

Tornerà stabile al centro dell’attacco invece Mateo Retegui, mai incisivo contro gli uomini di Palladino e voglioso di confermare l’ottima stagione fin qui disputata con 22 gol all’attivo.

Il Bologna si sta confermando anche in questo campionato, con la possibilità di bissare la qualificazione europea. Merito di Italiano e del suo gioco.

Il Bologna si sta confermando un ottima squadra anche in questo campionato, con la possibilità di bissare la qualificazione europea, magari di nuovo in Champions League. Merito del tecnico Vincenzo Italiano e del suo gioco, che per molti è il migliore di tutta la Serie A.

VINCENZO ITALIANO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Bologna, la squadra di Italiano gioca il miglior calcio della Serie A, i meriti del tecnico e dei giocatori

Il Bologna sta vivendo un altra grande stagione, che potrebbe concludersi bissando la seconda qualificazione europea consecutiva, che non ripete dai tempi di Renzo Ulivieri e Carlo Mazzone, tra il 1997 e il 1999. Questo altro grande miracolo, che potrebbe aprire anche la possibile seconda qualificazione alla Champions League è merito del gioco espresso dalla squadra rossoblù, giudicato il migliore della Serie A. Vediamo quali sono i meriti del tecnico Vincenzo Italiano e dei suoi giocatori.

Innanzitutto la striscia di vittorie consecutive, ben 6 gare in tutte le competizioni, lo stesso l’anno scorso con Thiago Motta, ma però l’ex tecnico rossoblù li aveva tutte ottenute in Serie A, mentre Italiano in tutte le competizioni. Altro dato che salta gli occhi è il numero dei gol, ben 62 in 41 partite disputate sempre in tutte le competizioni ( campionato, Champions League e Coppa Italia), già due in più rispetto alla scorsa stagione, con 42 gare disputate. Quindi, una vera macchina da gol che potrebbe portare di nuovo i rossoblù nella ex Coppa dei Campioni o magari alzare la Coppa Italia.

Un altro merito del tecnico dei rossoblù è la crescita dei reparti, con la verticalizzazione, il difendere venti-trenta metri più avanti, e l’esaltazione degli esterni d’attacco, merito anche dei giocatori stessi, che quasi tutti rispondono presente al momento di essere utilizzati.

Inoltre, c’è stata una crescita dei singoli, basta vedere contro l’Empoli in Coppa Italia (dove i rossoblù hanno ipotecato la finale), con Orsolini, il migliore in assoluto di questa stagione, ma soprattutto di Dallinga, autore di una decisiva doppietta contro i toscani. Ma anche Ndoye, con ben 7 gol in attivo, si è dimostrato un ottimo elemento che certificato che la squadra di Italiano sta veramente giocando il miglior calcio di questa Serie A.