Champions League
PSG – Milan, probabili formazioni e dove vederla
PSG – Milan, la 3a giornata di Champions League è alle porte e mette di fronte due squadre che non si sono mai affrontate negli ultimi 15 anni.
Al Parc des Princes di Parigi va in scena una sfida spumeggiante ed intrigante, sulla carta, con due formazioni al vertice delle rispettive classifiche.
Il Milan ha perso il primato in Serie A dopo la sconfitta contro la Juventus, ma rimane a -1 dai cugini nerazzurri; così come il Paris che si trova a -2 dal Monaco capolista.
Vediamo come si preparano le due squadre alla sfida e dove vedere Paris Saint-Germain – Milan in tv e streaming.
Qui PSG: il grande ex titolare
Luis Enrique domani parlerà in conferenza stampa col grande ex di giornata, al quale affiderà le chiavi della porta parigina.
Gianluigi Donnarumma sfida il proprio passato nel 4-3-3 del PSG, con Hakimi, Skriniar, Marquinhos e Lucas Hernandez in una sfida inedita col fratello Theo. A centrocampo il giovane Zaire-Emery, Ugarte e Vitinha.
In attacco Dembelè e il capitano Kylian Mbappè ai lati, Goncalo Ramos centravanti.
Qui Milan: c’è Loftus?
Stefano Pioli, molto probabilmente, non riuscirà a recuperare Loftus-Cheek neanche per la trasferta di Parigi.
Nel 4-3-3, però, tornano Maignan e Theo Hernandez titolari, con Calabria, Tomori e Thiaw a completare la difesa.
A centrocampo possibile inserimento di Pobega per Musah, con Adli in vantaggio su Krunic e Reijnders mezz’ala.
In attacco Leao, Pulisic e Giroud.
PROBABILE FORMAZIONE PSG (4-3-3): Donnarumma; Hakimi, Skriniar, Marquinhos, L. Hernandez; Zaire-Emery, Ugarte, Vitinha; Dembélé, Ramos, Mbappé.
PROBABILE FORMAZIONE MILAN (4-3-3): Maignan; Calabria, Tomori, Thiaw, Theo Hernandez; Pobega, Adli, Reijnders; Pulisic, Giroud, Leao.
Dove vedere PSG – Milan in tv e streaming
PSG-Milan sarà trasmessa in diretta esclusiva da Amazon Prime Video, in streaming su pc, smartphone e tablet.
Champions League
Inter, Inzaghi ha fiducia ma Taremi tradisce un’altra volta
Inter, a Leverkusen altra prestazione in ombra di Mehdi Taremi. L’iraniano continua a non sfruttare le occasioni concesse da Simone Inzaghi.
La fiducia di Simone Inzaghi e’ intatta, ma Mehdi Taremi continua a non brillare.
Le parole del tecnico piacentino, prima del match di Leverkusen, sono un attestato di stima, ma l’iraniano sembra non essersene rinfrancato.
Alla BayArena, ieri sera, e’ arrivata l’ennesima prova incolore dell’ex Porto, che appare ormai sempre più un giocatore dal difficile collocamento nei meccanismi offensivi dell’Inter.
Con Thuram o con Lautaro, nel gioco del turnover, Taremi sembra non intendersi mai con il partner di turno.
Un solo gol realizzato fino a qui non può ritenersi un bilancio positivo, con tutte le attenuanti del caso.
L’impegno e la devozione al gioco di squadra non si discutono, ma l’incapacità di vedere la porta sta condizionando non poco gli equilibri in attacco.
Champions League
Atalanta-Real Madrid, Gasperini: “Devo fare i complimenti ai ragazzi. Ci è mancata un po’ di fortuna”
Al termine di Atalanta-Real Madrid, l’allenatore nerazzurro, Gian Piero GAsperini,è intervenuto in conferenza stampa per commentare il match.
Di seguito un estratto delle parole del tecnico della Dea dopo la sconfitta in Atalanta–Real Madrid.
Atalanta-Real Madrid, le parole di Gasperini
Interrogato sullo striscione per lui esposto dai tifosi, il tecnico ha commentato:
“All’inizio non me ne ero accorto perché ero concentrato sulla gara. In seguito, però, l’ho notato ed è stato davvero emozionante. Si trattava di uno striscione splendido, meraviglioso. Posso solo ringraziare queste persone che ci sostengono con un affetto così profondo. Mi sento intimamente legato a questa squadra e a questa città. Non vedo l’ora di rivedere le foto e i filmati per gustarmelo a fondo”.
Viene riportato il pensiero di un collega, secondo cui l’Atalanta è stata trasformata in un club di rilievo europeo, e ci si chiede se vi sia mai riflessione su questo traguardo, nonché quale sia il segreto dietro tale evoluzione:
“Devo ammettere che non ci penso mai. Sono completamente focalizzato sul presente e sul futuro. Ho ancora molto da fare e desidero continuare a migliorare questa squadra. Forse, un giorno, ci sarà tempo per riflettere su ciò che è stato costruito. Sono grato alla società che mi ha fornito gli strumenti necessari per realizzare le mie ambizioni calcistiche. Abbiamo compiuto enormi passi avanti e partite come quella di questa sera testimoniano il livello raggiunto. Tuttavia, sappiamo di dover ancora colmare alcune lacune per portare a casa certi risultati”.
Si sottolinea come la partita sia stata carica di emozioni e ci si domanda se vi sia soddisfazione piena per la prestazione offerta:
“Direi che la soddisfazione sfiora il 100%. Il risultato conta, e non averlo ottenuto lascia un lieve senso di amarezza. Tuttavia, sono estremamente soddisfatto dei miei ragazzi. Hanno interpretato la sfida al meglio, contro avversari di enorme valore. È stata una gara di grande spessore sia tecnico che atletico. Ora il mio obiettivo è sfruttare questa esperienza per compiere ulteriori progressi”.
Alla domanda sulla crescita della squadra, apparsa molto più vicina al Real rispetto a pochi mesi fa, il tecnico ha risposto:
“Abbiamo fatto passi da gigante, in particolare sul piano mentale. Ad agosto eravamo in difficoltà, con una rosa incompleta e vari problemi da risolvere. Ora abbiamo dimostrato di poter competere contro una delle formazioni più forti del mondo, mettendola in difficoltà e creando diverse occasioni. È una grande soddisfazione, ma siamo consapevoli di poter migliorare ancora”.
Sugli aspetti della gara che lasciano impressioni positive e negative:
“La capacità di rialzarci dopo un inizio non facile è ciò che ho apprezzato maggiormente. Abbiamo indotto il Real a ricorrere spesso a lanci lunghi e, in diversi momenti, abbiamo esercitato un buon controllo del match. Tuttavia, nel primo tempo ci è mancata un po’ di rapidità nell’impostazione e negli inserimenti, non sfruttando del tutto le opportunità. Nel secondo tempo la stanchezza si è fatta sentire, e loro hanno colto alcune situazioni a proprio vantaggio. Da partite simili si traggono sempre insegnamenti importanti”.
Viene sottolineato come il Real abbia saputo sfruttare le proprie individualità e gli viene chiesto cosa manchi all’Atalanta per raggiungere quel livello:
“Le individualità del Real sono determinanti. Mbappé è un fuoriclasse capace di indirizzare l’esito di una partita da solo. Noi stiamo lavorando per migliorarci su tutti i fronti, e il nostro collettivo ha già un grande valore. Però, per compiere l’ultimo salto, dovremo essere ancora più efficaci in determinate circostanze”.
Sul significato di Atalanta-Real Madrid in un palcoscenico come la Champions League:
“La Champions è davvero un’altra dimensione. Incontri di questo calibro sono un autentico spettacolo per chi li segue e una formidabile opportunità per chi li gioca. Devo fare i complimenti ai miei ragazzi e al Real Madrid: entrambe le formazioni hanno giocato con lealtà e senza inutili perdite di tempo, rendendo onore al calcio. Questa gara ha mostrato cosa significa esprimersi ai massimi livelli”.
L’allenatore, infine, conclude commentando l’oocasione last minute capitata sul piede di Retegui:
“Ho sperato, come tutti, che potesse arrivare il pareggio. È stato un vero peccato, perché avrebbe premiato una prestazione straordinaria. Ma il calcio è fatto anche di episodi, e questa volta non abbiamo ottenuto ciò che volevamo. Rimane comunque l’orgoglio per quanto siamo riusciti a mostrare”.
Champions League
Bayer Leverkusen-Inter, Inzaghi: “Non abbiamo giocato per il pareggio, è mancata qualità in fase di possesso”
Al termine di Bayer Leverkusen-Inter, l’allenatore nerazzurro, Simone Inzaghi, è intervenuto in conferenza stampa per commentare il match.
Di seguito un estratto delle parole del tecnico dopo la sconfitta last minute in Bayer Leverkusen–Inter.
Bayer Leverkusen-Inter, le parole di Inzaghi
Dopo la gara, l’allenatore ha espresso il proprio punto di vista su diversi aspetti della prestazione della squadra. Ha riconosciuto come nella prima frazione di gioco si fosse riusciti a mettere in difficoltà l’avversario, ma in seguito si sia persa incisività:
“Avremmo dovuto fare di più. La nostra proposta offensiva non è stata all’altezza, pur consapevoli del loro buon approccio iniziale. Nel primo tempo abbiamo prodotto qualcosa, mancando però nell’ultimo passaggio. Ci siamo trovati in difficoltà contro un avversario di altissimo livello e dovevamo offrirgli maggiore resistenza, nonostante nella ripresa non ci fossero stati segnali preoccupanti. Questo risultato non sminuisce il nostro cammino: la qualificazione resta nelle nostre mani nelle ultime due partite. Un pareggio sarebbe stato utile, ma non decisivo. Dovevamo insistere maggiormente, tenendo comunque presente il valore della squadra che affrontavamo”.
Riguardo alla possibile reazione nella prossima partita a Roma contro la Lazio, ha manifestato fiducia:
“Come già detto, questa sconfitta non rallenterà il nostro percorso, che finora è stato eccellente. Fa male per come è maturata, perché pur non eccellendo sotto il profilo qualitativo abbiamo speso molto. A parte l’occasione di Tella, non abbiamo concesso quasi nulla a un gruppo che solitamente crea tanto. La nostra fase di possesso, però, non è stata quella abituale, a causa della nostra minore brillantezza e dei meriti di un avversario ben organizzato”.
Sulle prestazioni dei singoli in Bayer Leverkusen-Inter, ha preferito glissare:
“Non mi pare giusto soffermarmi sui singoli. La squadra ha concesso pochissimo a un avversario di grande valore, ben consapevoli delle loro qualità e del percorso compiuto dal Bayer lo scorso anno sia in Europa che in campionato. A livello di impegno non ho nulla da rimproverare, ma siamo mancati di quella qualità che di solito rappresenta la nostra arma più efficace”.
Quanto alle prospettive sulle ultime due gare e alla necessità di fare calcoli, ha sottolineato:
“Secondo me è meglio attendere i risultati di domani per avere un quadro più chiaro. Un pari sarebbe stato importante, perché avremmo tenuto i rivali alle nostre spalle e ci sarebbe bastata poi una sola vittoria. Domani credo che saremo ancora tra le prime otto e tutto sarà nelle nostre mani: sappiamo di poter fare meglio, tutti quanti”.
A proposito delle scelte sui cambi e sul recupero di alcuni giocatori per la partita di Roma, ha chiarito:
“Volevo inserire Buchanan, perché Bisseck, Bastoni e De Vrij giocheranno titolari anche a Roma, dove mancheranno ancora Pavard e Acerbi. Buchanan però negli ultimi tre giorni aveva rallentato per un fastidio risalente alla gara con il Parma. Ho visto Taremi lavorare bene e ho preferito impiegare Arnautovic per non rischiare ulteriormente con Buchanan”.
Infine, riguardo all’impressione che la squadra puntasse al pareggio, l’allenatore ha negato con fermezza:
“Non siamo mai scesi in campo con l’intento di accontentarci. Nel primo tempo avevo la sensazione che anche noi soffrissimo il nostro stesso possesso, perché abbiamo difettato in qualità, non solo in un reparto ma come collettivo. È stata una prima frazione equilibrata, con un paio di situazioni a nostro favore. Nella ripresa, però, avremmo dovuto fare di più”.
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