All’indomani della sconfitta contro la Germania, il difensore dell’Olanda ha analizzato la sconfitta per 1-0. Leggi con noi le parole di De Vrij.

Nelle ultime due giornate, l’Olanda ha raccolto solo 1 punto, frutto del pareggio per 1-1 contro l’Ungheria. Questi risultati probabilmente le costeranno il primato nel girone, dato che la Germania è attualmente prima con un vantaggio di 5 punti e restano solo due giornate da giocare. Il difensore olandese ha cercato di scuotere l’ambiente dopo la brutta prestazione di ieri proprio contro i tedeschi.

Le parole di De vrij

La sconfitta.

“Mi sembra chiaro che sia motivabile la sconfitta. Siamo stati molto mediocri, soprattutto nel primo tempo. Siamo stati sciatti nel possesso palla, abbiamo semplicemente regalato palloni, il che poteva renderli pericolosi. Non siamo entrati bene in campo. Molte cose sono andate storte e non siamo riusciti a trovare l’uomo libero e a liberarci dalla pressione. Per fortuna stavamo sullo 0-0″.

Sull’assenza di Van Dijk.
“Certo, Virgil è il nostro capitano e anche un grande difensore. È logico che manchi“.

Un’altra sconfitta deludente.
“Dobbiamo analizzarlo e discuterlo adeguatamente. L’ultima volta ci sono state molte cose positive e in questo periodo ci sono state due partite molto diverse. La Germania era di dimensioni troppo grandi“.

Nella vittoria di ieri contro Israele ha debuttato Daniel Maldini, continuando la dinastia. Leggi con noi le parole del giovane attaccante del Monza.

La dinastia Maldini continua: dopo Cesare e Paolo, anche Daniel ha fatto il suo debutto in Nazionale, nello stesso stadio in cui Paolo esordì con il Milan. Daniel, nel post partita, ha commentato la vittoria e il suo esordio.

Le parole di Maldini

L’esordio.

“E’ stato l’esordio migliore possibile, con una grande vittoria. E’ un sogno che si avvera, quando inizi a giocare a calcio è questa la maglia che sogni di indossare. Sono molto contento”.

Lo stesso stadio in cui ha esordito tuo padre.
“Non ci dò tanto peso, ma avviene spesso che ci sono queste coincidenze e mi fa piacere, molto”.

Un’altra prova di forza.
“Ci siamo allenati bene, questa è una squadra fortissima e imparo ogni giorno dai miei compagni. Contro Israele abbiamo fatto vedere ciò che in questi giorni abbiamo provato in allenamento”.

Belgio, la sconfitta di ieri contro i rivali francesi ha fatto bollire il sangue dei tifosi che si aspettavano una risposta dopo il pareggio contro l’Italia.

Al centro del ciclone c’è l’allenatore del Belgio, Domenico Tedesco. L’allenatore deve fare i conti con un brutto europeo. La squadra belga, in un girone più che abbordabile, è arrivata seconda per poi incontrare i francesi. Contro la nazionale di Deschamps è arrivata la sconfitta per 1-0 che ha segnato l’uscita dagli Europei già agli ottavi di finale.

I tifosi, in questa pausa, avrebbero gradito un cambio di rotta che però non è arrivato. La responsabilità secondo loro è da attribuire al tecnico italiano, incapace di gestire il talento dei belgi e inadatto al ruolo. Nell’aria non si respira un clima sereno.

Belgio, Tedesco deve fare i conti con una nuova generazione

Possiamo facilmente capire perché la situazione non è facile, né per i tifosi ma neanche per il tecnico.

I tifosi vengono da anni di grande prospettiva, in cui abbiamo vista la nazionale belga più forte della storia. Quella generazione sta per sfumare e porta con sé tanta amarezza. Alla TV i tifosi hanno sempre visto del potenziale inespresso. Mentre la nazionale riceveva le lodi del mondo intero doveva fare i conti con pesanti sconfitte che non hanno mai portato a Bruxelles un trofeo. Il risultato migliore rimane il terzo posto ai Mondiali nel 2018.

L’allenatore, Domenico Tedesco, arriva dopo anni di grande delusione. Comunque si trova davanti ad un cambio generazionale che promette un grande futuro. Da Doku a De Ketelaere sono solo alcuni dei nomi promettenti del nuovo Belgio. L’allenatore dovrà donare a questa nuova generazione di talenti la fame che possa trasformare la leziosità del talento nella concretezza del risultato.

I tifosi però sono ambiziosi, hanno imparato dal passato e non vogliono altri errori. Tedesco dovrà ottenere in fretta dei risultati se vuole blindare la panchina del Belgio.