Serie A
La Roma è sotto attacco mediatico
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Da giorni la Roma è bombardata mediaticamente
La presidenza giallorossa non rilascia dichiarazioni
Prima le voci di un interessamento di Raffaello Follieri e subito dopo il divorzio annunciato con Josè Mourinho. La politica scelta dai Friedkin sta dando i risultati sperati. Cerchiamo di spiegare le motivazioni.
Capitolo cessione…?
Il delisting dalla Borsa ha fatto venir meno degli obblighi comunicativi, così da non regalare troppe informazioni a nessuno. La persona interessata alla Roma potrebbe mettere sul piatto la cifra richiesta dai tycoons (?) circa 1 miliardo di euro (a detta della stampa). I giallorossi hanno il patrimonio netto negativo di circa 341 milioni di euro, ovvero: le passività superano l’asset aziendale. Il rischio è quello di trovarsi in uno stato di insolvenza e di essere soggetti alla liquidazione giudiziale. Tradotto: la proprietà americana starebbe investendo a fondo perduto con tutti questi rischi? Più probabile che il Follieri cerchi una pubblicità mediatica.
In panchina si muove qualcosa… la voglia di vincere
Josè Mourinho è stato scelto dai Friedkin, proprio perchè nella Capitale sono stati troppi gli yes man fino ad oggi con scarsi risultati. La Conference League ha confermato la propensione dello Special One a vincere trofei. In estate avverrà il summit – come vi abbiamo anticipato – ma era programmato da tempo per fare un sunto sulla stagione come avviene in tutte le squadre. Nell’ipotesi di addio tra le parti la dirigenza avrebbe già pronta un’alternativa di livello. Veramente si può pensare che una società lungimirante non programmi nulla? Può mai essere credibile che la partita contro il Monza sia stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso con due obiettivi ancora raggiungibili?
Il gruppo e la famiglia
Tutto questo non scalfisce i tifosi, ormai consapevoli di alcune dinamiche comunicative. Il vero termometro giallorosso sono coloro che sostengono sempre e comunque la compagine capitolina. Tutti questi attacchi mediatici non fanno che solidificare la squadra in vista di due obiettivi importanti: quarto posto ed Europa League.
Serie A
Milan, Conceicao si sfoga: “Qui si parla sempre e solo di me. Se non servo più, vado via subito”
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Sergio Conceicao, allenatore del Milan, ha parlato dopo la sconfitta dei rossoneri (2-1) sul campo del Bologna di Vincenzo Italiano.
Con la sconfitta di Bologna (2-1), il Milan di Sergio Conceicao dice definitivamente (o quasi) addio anche all’obiettivo Champions League. La Juventus di Thiago Motta (attualmente al quarto posto in classifica) dista 8 punti e ha gli scontri diretti con i rossoneri a favore: resta solo la Coppa Italia per salvare la stagione.
Milan, le parole di Conceicao
Conceicao si è lasciato andare ad un lungo sfogo ai microfoni di DAZN. Obiettivo della sua invettiva l’arbitro (reo di aver convalidato il primo gol del Bologna, a suo dire irregolare) ma non solo. Di seguito le sue parole.
Arbitraggio
“C’è un fallo di mano clamoroso sul primo gol, dobbiamo fare di più su questi errori. Sono episodi negativi per noi sul risultato. C’è da vedere che cosa di buono abbiamo fatto in partita, anche se di calcio si parla poco. Errori nostri, ma anche di un’altra squadra. Questi piccoli episodi alla fine sono decisivi“.
Condizione psico-fisica
“E’ proprio così. Noi siamo connessi con la partita e compatti, sapendo dove pressare l’avversario e come partire in profondità. Quando siamo in partita e giochiamo d’accordo con quello che prepariamo, stiamo bene e arriviamo in avanti con facilità e qualità. Poi ci sono questi episodi: mi dispiace dover parlare dell’arbitro, non è l’unico colpevole e anche noi abbiamo sbagliato ma accadono sempre questi episodi. Tanti allenatori parlano, noi lo abbiamo avuto. Questi episodi sono positivi per gli altri e negativi per noi“.
Direzione di gara
“Delle volte falli che non ci sono e altre si fischia troppo, non mi piace questo criterio. Gli arbitri possono commettere errori, come gli allenatori. Questi episodi hanno un peso grande, non è facile per una squadra che ha bisogno di risultati e serenità. Tutti i giorni si parla della mia situazione qua, non è facile. So cosa voglio e cosa posso fare, vedo tanta gente che parla ma la mia situazione è semplice. Se non servo più, prendo le valigie e vado via senza chiedere un euro in più. Ho quasi 100 partite in Champions, ho vinto 13 trofei: tutti i giorni si parla di me, ho sentito anche cattiverie ingiuste”.
Poi in conferenza stampa.
Stato d’animo
“Penso che sia stata una partita molto competitiva contro un Bologna che è una squadra da Champions League. Abbiamo fatto un buon primo tempo e siamo arrivati al gol. Poi ci sono gli episodi, a volte per colpa nostra, altre volte per un errore che se non vede l’arbitro deve vedere il Var. Mi riferisco alla palla uscita dalla linea laterale, io l’ho vista. Non mi voglio però lamentare“.
Sfogo
“Oggi ho visto uno spogliatoio triste e frustrato e il mio atteggiamento è lo stesso. Insieme allo staff io do tutto me stesso. Sono molto tranquillo di quello che faccio, so che cosa faccio e che non sono arrivato dal niente. Per questo io e il mio staff abbiamo bisogno di un po’ di rispetto. Mi riferisco a critiche che vanno oltre il campo, e questo non mi piace. Ma questo non centra niente con la partita“.
Momento
“Mi sento molto frustrato perché i risultati non arrivano. Penso però che sia normale per un allenatore che lavora con passione. Mi sembra che ci sia una nuvola sul Milan da cui dobbiamo uscire con i risultati, perché sono quelli che fanno la differenza. Sta tutto in noi. Se e quando la società penserà che non sono più la figura giusta allora mi farò da parte, ma fino a quel momento continuo a lavorare con la passione di sempre“.
Serie A
Milan, Leao criptico: “Ci accadono cose strane, ma se parlo succede un casino…”
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Rafael Leao ha parlato a DAZN a margine della sconfitta (2-1) che il suo Milan ha subito in casa del Bologna di Vincenzo Italiano.
E’ un Rafa Leao criptico quello che, sollecitato dai microfoni di DAZN, dice la sua sulla sconfitta del Milan (2-1) sul campo del Bologna: debacle che (probabilmente) chiude la corsa rossonera al quarto posto.
Milan, le parole di Leao
L’asso portoghese è stato sollecitato nel post-partita. Di seguito le sue parole.
Partita
“Avevamo la partita in mano, non c’è molto da dire. Volevamo vincere, oggi come tutte le partite. Siamo noi i colpevoli di oggi, serve alzare la testa e unirsi tutti insieme. Con la Lazio giochiamo in casa, dobbiamo vincere. Abbiamo subito azioni strane, se parlo diventa un casino. L’azione del primo gol è stata strana, ma dobbiamo guardare noi. Primo tempo favoloso, dobbiamo continuare su quello e stare insieme. Lazio squadra difficilissima, speriamo di aiutarci a prendere i 3 punti“.
Champions
“Tutte le partite fino a fine stagione sono una finale. Oggi è finita così, siamo delusi ma ora testa a una squadra difficilissima. Dobbiamo vincere“.
Crederci
“Ovvio che ci credo, ci sono ancora tante partite. Tutti perdono punti, noi cerchiamo di fare il nostro lavoro“.
Leao poi è intervenuto in sala stampa al fianco del suo allenatore.
Obiettivo Champions
“La situazione è difficilissima ma ci sono ancora tante partite da giocare. Pensiamo già alla gara con la Lazio. Oggi è stata una partita strana: non abbiamo giocato un bel calcio ma abbiamo fatto quello che il mister voleva. Nel primo tempo molto bene, mentre il secondo tempo non è stato così. Abbiamo preso un gol strano, ma non voglio parlare di quello… Inoltre l’atteggiamento nel secondo tempo è cambiato e siamo noi i colpevoli di questa sconfitta“.
Situazione difficile
“Ci sono periodi così in una stagione. Sappiamo però che ora dobbiamo fare vedere qualcosa di più per ottenere la Champions”.
Atteggiamento
“Non credo sia per il pareggio. Ci sono state anche altre partite in cui abbiamo rimontato l’avversario. Nelle ultime partite però stiamo facendo fatica dopo i gol degli avversari. Dobbiamo rivedere cosa abbiamo sbagliato e guardare avanti, tutti insieme“.
Conceicao
“Le cose che si dicono in spogliatoio non devono uscire dallo spogliatoio. Quello che posso dire io è che oggi siamo delusi, avevamo l’opportunità di andare avanti in classifica ma non l’abbiamo sfruttata. Ora dobbiamo lavorare per la prossima partita che vogliamo vincere“.
Ripresa
“Noi entriamo sempre in campo per vincere, ma non il calcio va così. Noi dobbiamo fare quello che chiede il mister e dobbiamo continuare a farlo. Nel calcio bisogna imparare dagli errori, continuando a lavorare“.
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RAFAEL LEAO PERPLESSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Bologna, Italiano: “Partita da Champions, i ragazzi meritano questa classifica”
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Vincenzo Italiano, allenatore del Bologna, ha parlato a margine della vittoria dei felsinei (2-1) contro il Milan di Sergio Conceicao.
Con la vittoria di stasera (2-1) contro il Milan, il Bologna di Vincenzo Italiano rilancia la propria candidatura per le posizioni europee. Rossoblù ora sesti in classifica, a -3 dalla Lazio quinta e a -5 dalla Juventus quarta. Stagione da incorniciare per i felsinei, vista anche la possibile finale di Coppa Italia.
Bologna, le parole di Italiano
Vincenzo Italiano ha parlato nel post-partita ai microfoni di DAZN. Di seguito le sue parole.
Partita
“Mi viene in mente subito un’altra reazione fantastica della squadra ad uno svantaggio, in una partita in cui stavamo giocando bene contro una squadra tra le più veloci del mondo. La capacità di tenere vive le partite in questo momento ci sta permettendo di vincere come stasera. Andare sotto di 1 gol contro queste squadre, che al minimo errore ti possono fare ancora male: ci prendiamo altri 3 punti, classifica davvero importante“.
Cambi
“Giochiamo domenica alle 15, ho cercato di tenere il più possibile ma quando ho visto che stavamo perdendo intensità è stato giusto intervenire con gente che ha portato freschezza. Quando si subentra in questo modo, si dà una grossa mano alla squadra. In casa c’è entusiasmo, che spinge la squadra ad andare forte“.
Spirito
“Prima di andare in campo, ho detto ai ragazzi che questa era un’altra partita con il passo da Champions. Dovevamo affrontarla con quello spirito, da squadra che si confronta con avversari di alto livello. Stiamo recuperando giocatori come Odgaard, domenica saremo di nuovo in campo. Sarà difficile recuperare qualcuno, ma quando abbiamo cambi possiamo dormire sereni per schierare un 11 che può fare prestazione”.
Il Bologna torna a battere in casa il Milan dopo 23 anni
“Avevo visto i gol, di Fresi e Cruz. Sono passati 23 anni e siamo contenti, mi hanno raccontato che qui spesso il Milan veniva a vincere e oggi abbiamo ribaltato una gara nonostante loro siano una squadra fortissima. I ragazzi si meritano questa gioia“.
Italiano in conferenza stampa.
Prestazione
“Gioisco in primis per la prestazione. Volevamo aggiungere questi punti alla nostra classifica e ci siamo riusciti. Sono felice per l’ennesima reazione dei ragazzi. Questo carattere e questo spirito ci stanno portando tanto. Poi c’è la gioia di battere una grande squadra che ha talento, qualità e passo. Bravi tutti, anche i subentrati che ci hanno dato una grossa mano”.
Ndoye
“Dan sta bene. Deve avere la stessa mentalità anche lontano dal Dall’ara, come tutti. Quando si esprime su questi livelli è un giocatore importante. Per uno step di ulteriore crescita tutta la squadra deve migliorare nella mentalità fuori casa. Per il resto sono contento per Odgaard, per Cambiaghi che continua a crescere e recupereremo anche Orso di cui avremo bisogno in questo rush finale“.
Orsolini
“Oggi è stato fatto un discorso anche in funzione della partita di Cagliari. Credo che sarà difficile recuperare quelli che hanno giocato stasera. Abbiamo però gente fresce e riposata che può mettere in campo minuti importanti. Per giocare al meglio in così poco tempo, è fondamentale coinvolgere così tanti ragazzi. Domani staremo fermi poi sabato ci incontreremo per la rifinitura. Speriamo di aver lavorato bene. La spinta che c’è qui in casa ci da sempre qualcosa in più, e mi auguro che sarà così anche domenica“.
Coppa Italia e De Silvestri
“Parto dalla fine. Alla Coppa Italia ci penseremo quando arriverà il momento, ma affronteremo un Empoli che ha eliminato Torino, Fiorentina e Juventus. La scelta di De Silvestri era programmata da prima di Parma. Calabria non giocava da molto e doveva recuperare anche in vista di Cagliari. Come mentalità e come atteggiamento dobbiamo crescere: non solo con chi lotta per altri obiettivi“.
Casale e Fabbian
“Giovanni deve migliorare e crescere, cercando di diversificare in quel ruolo. Oggi secondo me ha lavorato alla grande, sia con la possibilità di mandare in porta i compagni, sia nel trovare spazi importanti. E’ stato uno degli artefici della rimonta. Sono contento per lui. Le risposte dai subentrati, inoltre, mi danno grande soddisfazione. Per me devono essere una regola fissa“.
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VINCENZO ITALIANO PUNTA IL DITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
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