Serie A
Lazio-Inter, la strategia di Baroni: c’è un’arma segreta
Il match Lazio-Inter si preannuncia molto complicato, per due compagini in gran forma. La Lazio, dal canto suo, ha un’arma segreta ma non troppo che potrebbe schierare titolare.
Dopo aver messo sotto, letteralmente, il Napoli sia in Coppa Italia (con un sonoro 3-1) che in campionato (con l’1-0), la Lazio si prepara ad affrontare un’altra favorita per lo scudetto: l’Inter.
E la partita Lazio-Inter, in casa all’Olimpico, promette ancora più scintille.
Sebbene i precedenti vedano avvantaggiata la squadra milanese – la Lazio ha vinto solo 2 delle ultime 8 gare di Serie A, tra l’altro entrambe le volte in casa – questi risultati appartengono al passato, quando Maurizio Sarri era ancora in panchina.
La Lazio di oggi non è paragonabile a quella di ieri, con una rosa rivoluzionata e un nuovo tecnico che sembra sapere il fatto suo.
Ciò non toglie che l’Inter, nel corso del 2024, abbia già segnato ben 41 gol in trasferta: un dato, questo, che esclude ampiamente la possibilità che questa partita possa terminare a reti inviolate.
Per questo, il tecnico biancoceleste Marco Baroni deve puntare su una strategia in grado di neutralizzare un attacco fortissimo e un centrocampo a dir poco inespugnabile. Per farlo, potrebbe puntare su un’arma segreta ma non troppo.
Lazio, chi può essere l’arma segreta contro i nerazzurri?
C’è un giocatore che ultimamente ha fatto benissimo e che potrebbe guadagnarsi presto una maglia da titolare: alludiamo al centrocampista nigeriano Dele-Bashiru, utilissimo come box-to-box.
Autore del secondo gol che ha decretato la vittoria della Lazio in Europa League contro l’Ajax, si potrebbe guadagnare maggiore spazio nella rosa biancoceleste.
Stando a quanto riportato dal Corriere dello Sport, mister Baroni potrebbe decidere di piazzarlo titolare o come mezzala nel 4-3-3 o come trequartista nel 4-2-3-1 al posto di Dia.
Serie A
Cagliari-Atalanta, le ultimissime dall’Unipol Domus
Quest’oggi alle ore 15 scenderanno in campo Cagliari e Atalanta per il primo anticipo del sabato della sedicesima giornata di serie A.
Si disputerà, questo pomeriggio, la partita di campionato tra Cagliari e Atalanta. I sardi vogliono portare a casa punti salvezza, mentre gli orobici vogliono mantenere il primo posto.
I padroni di casa vengono dalla sconfitta di misura in casa della lanciatissima Fiorentina di Raffaele Palladino, ma fornendo comunque una prestazione convincente.
Per quanto riguarda gli orobici, invece, la Champions League ha portato un ko di misura contro il Real Madrid. C’è quindi voglia di vincere per difendere il primo posto in classifica.
Probabili formazioni
Cagliari (4-2-3-1): Sherri; Zappa, Palomino, Luperto, Obert; Makoumbou, Marin; Zortea, Gaetano, Luvumbo; Piccoli. Allenatore: Davide Nicola.
Atalanta (3-4-1-2): Carnesecchi; Kossounou, Hien, Kolasinac; Bellanova, de Roon, Ederson, Zappacosta; Samardzic; Lookman, Retegui. Allenatore: Gian Piero Gasperini.
La squadra arbitrale
Arbitro: Pairetto
Assistenti: Dei Giudici/Garzelli
Quarto uomo: Marinelli
Var: Paterna
AVar: Abisso
Serie A
Fiorentina, doppio colpo a gennaio: clamoroso ritorno?
In occasione della cena di Natale andata in scena nella giornata di ieri, Daniele Pradè ha parlato con i giornalisti dell’eventualità che due nuovi giocatori possano a gennaio raggiungere la corte della Fiorentina.
l’indizio principale è arrivato riguardo alla situazione legata ad Edoardo Bove, che vede la grande necessità di trovare un nuovo giocatore in grado si sopperire alla sua assenza. Il principale indiziato sarebbe Michael Folorunsho, giocatore che il Napoli vorrebbe però cedere solo a titolo definitivo.
Altra idea sarebbe quella di provare a portare a Firenze il nazionale Nicolò Fagioli, data anche la situazione non proprio ai massimi storici con la Juventus.
Fiorentina, possibile acquisto anche in attacco
Nonostante a gennaio raggiugerà la squadra il classe 2001 Nicolas Valentini, la dirigenza starebbe cercando un possibile vice Kean in grado di far rifiatare il capocannoniere e di non perdere efficienza davanti.
Attualmente il sostituto c’è è si chiama Kouamè, ma sul giocatore si sprecano le voci riguardo un suo possibile addio già gennaio.
La soluzione potrebbe essere quella di riportare in viola Arthur Cabral, vecchia conoscenza che al Benfica non sta trovando spazio. A proposito di ciò il quotidiano parla d un possibile prestito di 6 mesi.
Serie A
Roma, Abdulhamid si racconta: “Mi alzo alle 5 per pregare”
Da ignoto giocatore di Saudi Pro League a fenomeno per una sera: Saud Abdulhamid è stato uno dei protagonisti di Roma-Braga.
Al suo arrivo alla Roma in estate molti tifosi giallorossi hanno storto il naso: può un club che ha un disperato bisogno di terzini forti prendere un ignoto ragazzo di Saudi Pro League? Noto, sì, in Arabia Saudita, ma di certo non in Europa.
Pochi o nessuno ha creduto che si trattasse di un acquisto mirato o, quanto menomeno, lungimirante. Poi in panchina è arrivato Claudio Ranieri e ha rilasciato dichiarazioni positive sull’impegno e sulla professionalità di questo giocatore, dandogli qualche chance in campo.
Il risultato: nel corso della partita di Europa League Roma-Braga Saud Abdulhamid si è fatto valere, diventando protagonista per una sera grazie al suo primo gol in maglia giallorossa.
E i media hanno iniziato a prestargli maggiore attenzione. Tra questi anche il canale Youtube di Kora Break, giornale specializzato nel calcio dell’Arabia Saudita, che lo ha intervistato di recente. Ecco che cosa ha svelato ai microfoni del canale.
Roma, la video-intervista a Saud Abdulhamid
Sull’arrivo in Serie A
“L’arrivo in Serie A è stato un grande passo per me, è un campionato importante, una nuova esperienza, tifosi diversi. So che non giocherò dall’inizio le partite, ma l’occasione può capitare con il tempo. Posso giocare 10 o 20 minuti e dare il mio contributo per aiutare la squadra.
Questo è ciò in cui mi sto focalizzando ogni giorno: lavorare duro durante gli allenamenti. Qualche volta, quando finisco la seduta di allenamento con la squadra, vado in palestra. Devo essere all’altezza della scelta che ho fatto, ma ovviamente non è un processo facile in un campionato europeo”.
Sulla sua routine quotidiana
“Mi sveglio alle 7 di mattina, ma prima di questo mi alzo alle 5 per pregare. Poi l’autista mi porta a Trigoria verso le 8.30 e resto lì fino alle 14.30. Passo quasi tutto il giorno con la squadra. La differenza è che in Europa ci si allena la mattina ed è la prima volta per me”.
Sulle difficoltà linguistiche
“Mi avevano messo in un gruppo Whatsapp in italiano e un altro grande problema è stato tradurre le chat in inglese o arabo. Qualche volta ho chiesto di scrivermi in inglese per rendermi più facile la traduzione. Imparerò l’italiano? Sicuramente, mi sono già organizzato con un insegnante per imparare la lingua. Devo farlo per integrarmi. Chatto con i miei compagni di squadra, ma loro non parlano inglese con scioltezza. In 6-7 parlano inglese”.
Sul momento positivo alla Roma
“È un grande momento della mia vita, ma abituarmi agli allenamenti alla mattina ha richiesto tempo, devo andare a dormire tra le 9 e le 10 di sera. Sembra di essere tornati ai tempi della scuola, ma adesso sono felice di questo programma di vita, è salutare, essermi adattato mi ha fatto bene e sento la differenza negli allenamenti”.
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