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Moviola style, i casi del dott. Sarli| La 25° giornata

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Bentornati a Moviola style, oggi analizzeremo le partite del 25° turno di campionato, una giornata che ha visto il cambio in vetta alla classifica, anche se con una partita da recuperare per la seconda in classifica, e tanti goal, andiamo a leggerli insieme per rivivere quell’emozioni.

In questo turno di campionato il Milan ha effettuato il sorpasso in vetta, anche se l’Inter deve recuperare la sfida col Bologna. Come dicevamo ci sono stati tanti goal, ben ventisei, e tante emozioni tutte da vivere. Cominciamo!

Moviola style, Lazio-Bologna

La Lazio vince facile in casa su un Bologna poco incisivo, soltanto tre tiri in porta per i felsinei che non riescono a lasciare il segno in una partita dominata da i capitolini biancocelesti. Dopo 13′ brutto fallo in area di Soumaro, è rigore ed Immobile trasforma segnando nell’angolino basso di sinistra. Al 26′ ci prova ancora Immobile ma stavolta Skorupski prende bene il tempo all’avversario e, proprio sul più bello, gli toglie il pallone dai piedi. Fine primo tempo.

Ripresa, si vede subito il Bologna: al 47′ Arnautovic riceve un bel passaggio filtrante in area e calcia verso il palo destro, Strakosha si distende bene e devia la sfera. Al 52′ il Bologna sfrutta il buon momento che sta attraversando e ci prova con Svanberg dal limite, palla che sibila alta sulla traversa. Al 53′ però è la Lazio ad andare a segno per il raddoppio con Zaccagni, uno contro uno col portiere non sbaglia e segna imbucando la palla sul palo sinistro. 10′ dopo azione fotocopia con lo stesso protagonista ed epilogo analogo, terza rete laziale e partita praticamente chiusa. La Lazio tuttavia preme a caccia del poker, al 73′ un colpo di reni di Skorupski nega la gioia del goal a Felipe Anderson.

Al 77′ ancora una fiammata del Bologna, Strakosha para la conclusione centrale di Svanberg. All’85 Lazzari si fa male ma riesce a terminare l’incontro, evitando alla Lazio di rimanere in dieci visto che aveva esaurito i cambi. All’ultimo respiro ecco l’ultima occasione per il Bologna, Barrow dal limite conclude centralmente e Strakosha risponde. Fine dei giochi, la Lazio batte il Bologna 3-0, scavalca la Roma in classifica e occupa l’ultimo posto buono per l’Europa.

Moviola style, Napoli-Inter

Al “Maradona” i partenopei fermano i nerazzurri che, seppure hanno una partita da recuperare, perdono momentaneamente la vetta della classifica. Passano 4′ e ci prova Di Lorenzo, il suo tiro termina fuori a sinistra. 1′ dopo Osimenh viene abbattuto in area, dopo un consulto al VAR l’arbitro assegna il rigore al Napoli, Insigne trasforma segnando nell’angolino basso di sinistra. Al 12′ palo pieno di Zielinski, al 28′ Osimenh, dall’interno dell’area di rigore, calcia malamente fuori sulla destra. Fine primo tempo.

Ripresa, al 47′ l’Inter pareggia: Dzeko si ritrova tra i piedi un rimpallo e lo sfrutta al meglio mirando nel sette di destra, palo e poi rete, 1-1. Al 69′ il Napoli ci prova con Elmas, Handanovic interviene e para agevolmente. Questa è l’ultima occasione del match, pareggio giusto che però scontenta entrambe le compagini, al Napoli non riesce il sorpasso e l’Inter scivola al secondo posto.

Moviola style, Torino-Venezia

Colpaccio esterno del Venezia che resta in bilico ma fuori, per ora, dalla zona retrocessione, dove invece torna il Cagliari. Il Torino gioca bene ma non basta il vantaggio iniziale, il Venezia è cinico e riesce a ribaltare il match portando a casa tra punti pesantissimi. Al 5′ Singo serve Brekalo, dribbling secco al limite dell’area e botta spettacolare nel sette di sinistra, splendido goal per il vantaggio del Torino. Al 35′ il Venezia reagisce con Aramu che calcia di poco alto. Al 38′ i lagunari pareggiano con Haps, colpo di testa da due passi e palla nell’angolino basso di sinistra. Fine primo tempo.

Ripresa, al 46′ il Venezia si porta avanti con Crnigoj che aggancia la palla in area e la scaraventa all’incrocio di sinistra, 1-2 e rimonta completata. Al 61′ occasione per il Torino ma la botta di Rodriguez sibila sul palo di destra. Non accade più nulla fino al 90′ poi nel recupero succede di tutto: prima Belotti va a segno con un colpo di testa sugli sviluppi di una punizione ma l’arbitro, richiamato dal VAR, annulla per fuorigioco poi, al 96′, il Venezia chiude in dieci per l’espulsione di Okereke. Triplice fischio, il Venezia respira e, per ora, è salvo.

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Moviola style, Milan Sampdoria

Il Milan supera la Samp e passa al comando con una partita in più. Partita praticamente senza storia, un solo tiro in porta per la Samp col Milan che dilaga e il risultato è bugiardo, i rossoneri avrebbero meritato di più. Dopo 8′ Maignan con un rilancio millimetrico pesca Leao sulla trequarti, ottimo scatto del portoghese che brucia il suo avversario, si presenta a tu per tu con Falcone e lo batte imbucando la sfera nell’angolino basso di destra. Al 44′ un tuffo di Falcone neutralizza un tiro di Messias, che era arrivato per primo su un pallone vagante in area. Nel primo tempo non accade più nulla, si va al riposo col Milan in vantaggio.

Ripresa, al 46′ Leao va giù in area ma per l’arbitro non è rigore. Al 60′ Giroud arriva su un pallone in area e calcia, parata plastica di Falcone. Al 81′ il portiere blucerchiato nega la gioia del goal a Rebic parando una conclusione centrale. Triplice fischio, il Milan conquista la vetta della classifica.

Moviola style, Empoli-Cagliari

Il Cagliari non va oltre il pari ad Empoli e torna ad essere invischiato nella zona retrocessione. Un punto inutile per entrambe in una partita equilibrata. Al 38′ Bajrami pesca in area Pinamonti che non si fa pregare e insacca nell’angolino basso di destra, 1-0 per i toscani. Nient’altro da segnalare nel primo tempo, intervallo.

Ripresa, al 54′ Vicario si distende bene alla sua destra e neutralizza la conclusione di Pereiro. Al 61′ c’è un fallo di mano in area sarda ma per l’arbitro è involontario. Al 74′ ci prova Altare ma Vicario devia sopra la traversa. All’84 il Cagliari pareggia con Pavoletti che raccoglie un rimbalzo in area e calcia sotto la traversa, 1-1. All’88’ ancora Pavoletti, colpo di testa di un soffio a lato. Triplice fischio, 1-1 e tutti infelici e scontenti.

Moviola style, Genoa-Salernitana

Un’altra partita in cui le due contendenti si sono divise la posta in palio, un altro inutile punto per entrambe, la Salernitana continua a restare inchiodata all’ultimo posto senza sorpassare proprio il Genoa. Partita equilibrata e pareggio giusto, al 10′ è Portanova a provarci, il suo missile però termina largo a sinistra. Al 12′ ci prova ancora Portanova, segna ma è in fuorigioco. Al 32′ il Genoa passa in vantaggio, Ekuban serve Destro che insacca la sfera nell’angolino basso di sinistra. Recupero, nel 1′ ci prova Destro ma Sepe para centralmente, al 2′ Bonazzoli raccoglie un pallone vagante in area e segna nell’angolino basso di sinistra, è il pareggio della Salernitana. Fine primo tempo.

Ripresa, al 53′ Sepe si distende alla sua destra e devia benissimo una conclusione di Destro. Al 76′ ottimi riflessi di Sepe che dice no a Badelj ed è l’ultimo brivido del match, pareggio che scontenta entrambe.

Moviola style, Verona-Udinese

Il Verona travolge l’Udinese 4-0, i friulani ci provano con insistenza ma non incidono e forse il passivo è troppo pesante. Dopo 2′ il tabellino si sblocca grazie al goal di Depaoli, gran botta da distanza ravvicinata e palla in porta. L’Udinese reagisce con veemenza, prima al 13′ ci prova Success calciando sotto la traversa e trovando i guantoni di Montipò che poi al 15′ nega il goal a Makengo, grandissima parata. Al 26′ Success conclude alto di poco. Al 31′ il Verona raddoppia con Barak, bravo ad agganciare la sfera in area e infilarla in porta, al 41′ risponde Deulofeu ma Montipò gli dice di no. Fine primo tempo

Ripresa, al 66′ Caprari fulmina l’avversario e si libera in area, il suo tiro s’insacca nell’angolino basso di sinistra, 3-0. Al 76′ Montipò si supera su un colpo di testa di Becao poi all’84’ Tameze cala il poker dal limite, partita chiusa. L’Udinese si ritrova risucchiata in zona retrocessione, il Verona continua a sorprendere raggiungendo quota 36 punti.

Moviola style, Sassuolo-Roma

Il Sassuolo ferma la Roma che perde l’ultimo posto buono per l’Europa, a Reggio Emilia finisce 2-2 dopo una partita ricca di emozioni. Al 7′ goal annullato a Traorè per un fallo di mano, un 1′ dopo Abraham va giù in area ma per l’arbitro è tutto regolare. Al 12′ Berardi conclude a lato sulla sinistra, al 14′ la Roma risponde con   Afena-Gyan, bella parata di Consigli. Al 33′ il VAR annulla un goal ad Abraham per fuorigioco. 2′ minuti di recupero, al 1′ la Roma passa in vantaggio con un rigore concesso per un fallo di mani e trasformato da Abraham, palla nel sette di sinistra. Fine primo tempo.

Ripresa, al 47′ autogoal di Smalling per il pareggio del Sassuolo. Al 56′ gli emiliani protestano per un fallo in area su Muldur ma l’arbitro non concede il penalty. Al 73′ Traorè addomestica un lancio lungo e insacca la palla sulla destra, il Sassuolo passa in vantaggio ma al 78′ rimane in dieci per l’espulsione di Ferrari che rimedia il secondo giallo dopo essere stato ammonito al 19′. All’87 la Roma prova a sfruttare la superiorità numerica con Mkhitaryan, palla sugli spalti ma al 94′ arriva il pareggio giallorosso con Cristante che segna di testa su cross da corner. Fine dei giochi, un punto che permette al Sassuolo di consolidare la sua posizione in classifica mentre non giova alla Roma che, in questo momento, è fuori dai giochi per l’Europa.

Moviola style, Atalanta-Juventus

Ancora un pareggio inutile, alla Dea non riesce il sorpasso ai danni della Juventus. Dopo 3′ il neoacquisto bianconero Vlahovic si mette in mostra con un tiro nel sette di sinistra, Sportiello risponde presente. Al 12′ il serbo calcia a lato sulla sinistra, stessa sorte per Dybala al 14′. Nel primo tempo non accade più nulla, si va al riposo.

Ripresa, al 47′  Szczesny si supera su una botta di de Roon dal limite. Al 56′ uno scatenato Vlahovic tenta di spedire in rete un rimbalzo capitato sui suoi piedi, Sportiello gli nega la gioia del goal. Al 77′ la Dea passa in vantaggio con uno splendido goal di Malinovsky, grandissima conclusione al  volo dalla distanza, palla nel sette di sinistra. All’85’ l’Atalanta potrebbe chiudere i giochi con Hateboer ma la palla si schianta sulla traversa. All’ultimo respiro, al 92′ la Juventus trova il pari con un’incornata di Danilo su assist di Dybala. Fine dei giochi, l’Atalanta fallisce il sorpasso e si deve accontentare di un’inutile punto che brucia.

Moviola style, Spezia-Fiorentina

La Fiorentina supera lo Spezia nonostante un rigore fallito, i liguri escono sconfitto ma restano comunque tranquilli. Dopo 15′ è rigore per la Viola ma Piatek lo spedisce sul palo. AL 42′ il polacco si riscatta a tu per tu con Provedel battendolo per il vantaggio della Fiorentina. Fine primo tempo.

Ripresa, al 74′ clamoroso pasticcio difensivo della Fiorentina, palla regalata ad Agudelo che da due passi non perdona per il pareggio spezzino. All’89 capolavoro di Amrabat, palla scagliata in porta con forza dal limite, è rete per l’1-2 Viola. Finisce così, ottima vittoria per la Fiorentina che tiene a bada il Verona e avvicina la Roma e l’Europa.

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Milan, Fonseca: “Capisco i tifosi, forse lo avrei fatto anche io. Credo ancora nello Scudetto”

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Milan

Paulo Fonseca, allenatore rossonero, in conferenza stampa da San Siro al termine della partita tra Milan e Juventus, valida per la tredicesima giornata di Serie A.

Milan-Napoli fonseca

LA GRINTA DI PAULO FONSECA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Le dichiarazioni di Paulo Fonseca :

Cosa dice sui fischi di San Siro?

“Se io fossi un tifoso, avrei fatto lo stesso, perché la partita è stata una delle partite più noiose della mia carriera. Capisco perfettamente i tifosi. La miglior parola che posso usare è noiosa. Troppo rispetto da entrambe le parti”.

Qual era la sua intenzione ad inizio partita?

“Io voglio sempre avere l’iniziativa e attaccare. Difensivamente, non abbiamo avuto problemi, così come la Juve. Non possiamo dimenticare che veniamo da una partita che abbiamo preso tre gol, quindi capisco che la coscienza della squadra era difendere bene, e che abbiamo affrontato la squadra che concede meno occasioni. Per avere occasioni, bisognava essere perfetti. Abbiamo giocatori per rischiare. Le possibilità che abbiamo avuto per uscire veloci abbiamo sempre sbagliato l’ultimo passaggio”.

Perché non inserire Abraham?

“La Juve creava tanta superiorità a centrocampo non avendo attaccanti e avevamo bisogno del lavoro di Morata. Ci hanno obbligati a questo”.

Si può allenare il coraggio?

“Noi prepariamo sempre la partita per attaccare, per affrontare una squadra che difende bene come la Juve. Sono il primo che vuole una squadra offensiva, ma è difficile spiegare perché non abbiamo preso rischi”.

Perché non si è ribellato alla noia facendo un po’ prima i cambi?

“Pulisic è arrivato con un problema, non lo potevo utilizzare per molto tempo; il giocatore non si sentiva bene e non lo potevo far giocare tanto tempo, addirittura io mi sono preso il rischio che avesse un problema. Per gli altri non mi sembrava che si potesse cambiare molto ciò che stava succedendo”.

La formazione ha dato un messaggio alla squadra di difendere di più?

“Schiererei la stessa formazione. Questa è stata la formazione di Madrid, tranne Pulisic. La stessa struttura, la stessa squadra”.

Il Milan domani può essere nono.

“Non siamo soddisfatti, ovviamente. Abbiamo già parlato della crescita della squadra, ma i risultati non sono quelli che noi vogliamo. Il problema non è il risultato di oggi, ma il pari di Cagliari o la sconfitta di Parma. Con due vittorie in queste due partite siamo più su. Non siamo soddisfatti, ma siamo fiduciosi per il proseguio della squadra”.

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Motta: “Impossibili i paragoni col passato. Ancora falso 9? Vedremo. Su Leao…’

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Thiago Motta, Juventus

Thiago Motta, allenatore della Juventus,  in conferenza stampa a San Siro al termine della partita tra Milan e Juventus, valida per la tredicesima giornata di Serie A.

Thiago Motta, Lille-Juventus

L’URLO DI THIAGO MOTTA INFURIATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Le sue dichiarazioni:

Imbattuti: cosa si porta a casa?

“Un punto e continuità al lavoro che stiamo facendo”.

Perché questa scelta tattica?

“Il centravanti finto lo ha fatto McKennie, poi ho messo Fagioli. Tutti hanno fatto un ottimo lavoro. I cambi sono stati per dare energia, contrastando il lato più forte del Milan”.

Soddisfatto?

“Punto molto positivo, ne ho parlato anche in spogliatoio. Al di là di chi gioca, si vede una squadra che è compatta. I giocatori lasciano gli obiettivi personale da parte, per aiutare la squadra in tutte le fasi di gioco. Mi fido tantissimo dei miei giocatori. Soprattutto nei momenti di difficoltà, si aiutano tutti. Il Milan è molto duro da affrontare in campo aperto, ma noi abbiamo fatto una grande partita”.

Con Vlahovic e Nico si poteva fare qualcosa in più?

“Vlahovic lo recuperemo, Nico vediamo per le prossime partite. Non possiamo saperlo se ci fossero stati cosa sarebbe successo”.

Come allenatore preferisce il 4-4 con l’Inter o lo 0-0 di oggi?

“Io non ho preferenze. Voglio vedere la squadra che sta bene in campo, che legge bene il gioco. Io ho visto la mia squadra molto bene”.

Leao esagera con le cadute: ha commenti?

“No, non voglio dire niente. Grande giocatore Leao. Esprimo quello che penso, l’ho detto anche quando sono stato sfavorito dal rosso a Coincecao. Non voglio fare polemica. Penso sia difficile per tutti: capisco l’arbitro, il guardalinee: è una giocata troppo veloce, 80mila persone che ti fischiano non aiutano. Non è niente contro il giocatore, ma è una situazione in generale”.

Come è andato l’esperimento McKennie falso 9?

“Non era un esperimento e non era un falso 9. L’unico falso 9 era uno che sapeva fare tutto: Messi. McKennie può giocare in tante posizioni”.

L’ha sorpreso l’atteggiamento del Milan?

“Non mi sorprende. Fonseca è un grande allenatore e ho grande rispetto del suo lavoro. Il Milan è una grande squadra che ha affrontato una grande squadra. Io capisco le esigenze dell’esterno, ma un solo errore può cambiare le cose. Non mi permetterò mai di fare critiche all’avversario, perché ho grande rispetto per il mister e per il Club”.

Il Milan può lottare per lo Scudetto?

“Il Milan lotterà per essere lì in alto. Ha un grande allenatore e una grande squadra”

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Milan-Juventus 0-0: pareggio deludente, il tabellino

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Milan-Juventus

Un pareggio senza emozioni e con poche occasioni quello che si è visto a San Siro nel big match tra Milan e Juventus valido per la 13ª giornata di Serie A.

La partita è terminata 0-0, con ben tre sole conclusioni in porta, due delle quali da parte dei bianconeri, facilmente bloccate da Mike Maignan.

juventus Marchisio milan

Khéphren Thuram parla con Teun Koopmeiners ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Il risultato non soddisfa nessuna delle due squadre. Per il Milan di Paulo Fonseca, questo pareggio significa 19 punti in classifica (una partita in meno per il rinvio contro il Bologna), ma con l’occasione persa di avvicinarsi alla zona europea. I rossoneri restano al settimo posto, con il rischio di essere superati dal Bologna che potrebbe guadagnare punti nella prossima giornata.

D’altra parte, la Juventus di Thiago Motta, pur rimanendo imbattuta in campionato, non esulta. Gli infortuni hanno condizionato le scelte tattiche della squadra, con la Juventus che si è presentata senza attaccanti centrali di ruolo. I bianconeri salgono a 25 punti, agganciando Fiorentina e Lazio, ma restano a -3 dall’Inter, con la speranza di recuperare terreno nelle prossime sfide.

Una partita in cui entrambi gli allenatori hanno cercato di trovare equilibrio ma non sono riusciti a scardinare la difesa avversaria, in un confronto che, purtroppo, ha offerto pochi spunti interessanti dal punto di vista offensivo.

Ecco di seguito il tabellino della gara:

Milan (4-2-3-1): Maignan; Emerson Royal (39′ st Calabria), Gabbia (39′ st Pavlovic), Thiaw, Theo Hernández; Fofana, Reijnders; Musah (39′ st Chukwueze), Loftus-Cheek (25′ st Pulisic), Leao; Morata. A disposizione: Raveyre, Sportiello, Okafor, Tomori, Terracciano, Camarda, Abraham. Allenatore: Fonseca

Juventus (4-2-3-1): Di Gregorio; Savona (45’+1′ st Danilo), Gatti, Kalulu, Cambiaso; Locatelli, Thuram; Conceicao (35′ st Fagioli), Koopmeiners, Yildiz (45’+1′ st Mbangula); McKennie (35′ st Weah). A disposizione: Perin, Pinsoglio, Danilo, Rouhi, Mbangula. Allenatore: Motta

Arbitro: Chiffi

Ammoniti: Leao, Emerson Royal, Fofana (M), Gatti, Locatelli (J)

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