La Roma ha ufficializzato la lista UEFA per la prima fase dell’Europa League. E ha escluso il terzino svedese Samuel Dahl. Tutti i dettagli.

Nonostante le restrizioni sospese del Fair Play Finanziario, che hanno permesso alla Roma di Daniele De Rossi una maggiore libertà nella scelta dei 25 giocatori, la compilazione della lista doveva comunque rispettare alcuni criteri obbligatori.

Roma, i criteri UEFA che hanno impedito di includere Dahl

Tra i criteri impostati dall’UEFA, l’inclusione di un numero minimo di giocatori formati nel club e in Italia: ed è proprio questa imposizione che ha portato all’esclusione di Dahl.

Secondo Il Tempo, i giallorossi hanno incluso solo 2 dei 4 giocatori cresciuti nelle giovanili del club, ma rispettando l’obbligo di includere almeno tre giocatori cresciuti e formati in Italia.

A causa di questi vincoli, è stato necessario escludere un giocatore straniero tra quelli registrati. La scelta è ricaduta su Samuel Dahl, mentre invece è rientrato Buba Sangaré.

Così come è entrato, per un pelo, l’ultimo acquisto della Roma Mats Hummels, la cui esperienza è ritenuta fondamentale per affrontare al meglio il torneo.

Lazio: oltre a Hysaj i biancocelesti dovranno escludere un altro giocatore, si tratta di Gaetano Castrovilli. Le scelte di mister Baroni.

Marco Baroni ha comunicato la lista Uefa dei biancocelesti. Tra i nomi assenti c’è Gaetano Castrovilli, che è lontano dal campo di gioco praticamente da due anni.

L’ex centrocampista della Fiorentina è stato vittima di un doppio infortunio al ginocchio, che lo ha tolto dal campo di gioco per parecchio tempo, e ora il giocatore pugliese non è ritenuto più un profilo di alto livello.

Troppi i punti di domanda dal punto di vista fisico.

La Lazio prima lo ha ingaggiato dandogli un contratto da 2 milioni e mezzo per una sola stagione (con opzione per il secondo) ma, solo due mesi dopo la preparazione estiva, il tecnico biancoceleste Marco Baroni lo ha escuso  dalla lista UEFA per gli impegni di Europa League.

La lista Uefa della Lazio

Portieri: Provedel, Sepe

Difensori: Casale, Gila, Hysaj, Lazzari, Marusic, Patric, Pellegrini, Romagnoli

Centrocampisti: Cataldi, Guendouzi, Kamada, Luis Alberto, Rovella, Vecino

Attaccanti: Castellanos , Felipe Anderson, Immobile, Isaksen, Pedro, Zaccagni

Real Madrid-Atalanta 2-0, la Dea gioca alla pari per più di un tempo, poi escono i Galacticos e la coppa sfuma. Senza Koopmeiners, Gasp soffre di più in mediana. Le pagelle orobiche.

Musso 7,5: sventa di tutto e di più, tra i tiri velenosi di Vinicius e le stilettate di Rodrygo. Alla fine soccombe due volte, senza colpe.

Djimsiti 6: ordinato e attento, conoscendo anche la caratura di stelle che ha di fronte. Qualche volta viene aggirato, ma la classe dei bianchi lo giustifica.

Hien 7: bravo in marcatura, toglie l’ossigeno a Mbappe, per quanto sia possibile. Il francese comunque fa le sue giocate, ma lo svedese non molla mai un centimetro (dal 90′ Palestra sv).

Kolasinac 5,5: molto difficile la sua partita, non riesce a metterci sempre le toppe (dal 71′ Bakker 5: non entra in partita).

Zappacosta 6: partita dignitosa considerato il contesto. Non c’è bisogno di specificarlo, ma il Real passa spesso dalle sue parti, anche per il diverso livello tecnico, ma lui non e’ mai arrendevole (dal 63′ Godgrey 5,5: non fa meglio del compagno).

De Roon 7: e’ la stessa più brillante in mezzo ai diamanti bianchi del Real. Considerato il contesto, gioca un partitone, da uomo-Dea.

Ederson 5,5: poco preciso, ma anche poco concentrato. Parla un’altra lingua rispetto a De Roon.

Ruggeri 5,5: si vede poco, un tentativo velleitario e stop.

Pasalic 6: argento vivo addosso per il croato, che gioca una partita vivace, e sfiora anche il clamoroso gol di testa (dal 90′ Manzoni sv).

De Ketelaere 6: con la testa nel match, ma di spunti ne trova gran pochi (dal 63′ Retegui 5: pochi palloni giovanili).

Lookman 5: contro il Leverkusen fu essenziale, qui mostra più fumo che arrosto.

Gian Piero Gasperini 6: gli manca terribilmente Koopmeiners, e si vede che e’ un’altra Dea. In ogni caso, troppo Real per una Dea che ha il merito di provarci e non arrendersi fino al 90′.