Serie A
Montella, la panchina balla?
La disfatta di Cagliari, seppur la dirigenza viola abbia provato a non calcare a caldo subito la mano sulla squadra, non è passata sotto traccia neanche nei piani. Da subito il Patron Commisso nel tweet dopo gara: “Ancora una volta abbiamo fatto un primo tempo non giocando bene e la squadra non mi è piaciuta”. Un messaggio chiaro a tutti, insoddisfazione per come sono stati gli ultimi approcci della squadra viola. Dall’ambiente viola filtra fiducia in Montella, anche se queste punzecchiature presidenziali non la certificano ai massimi livelli. Ieri in serata Firenzeviola rilanciava una indiscrezione non da poco: nella giornata seguente alla debacle di Cagliari ci sarebbero stati dei contatti con Luciano Spalletti. Tecnico toscano con ascendente di cuore viola. Spalletti è ancora sotto un ricco contratto con l’Inter, fattore che non lo ha portato a sedersi sulla panchina del Milan. Non sono previsti ribaltoni, ma possiamo capire come la panchina di Montella non sia così ben salda.
Primi nomi di mercato
La pausa delle nazionali, a novembre inoltrato, si sa è anche un momento di prima analisi di questo scorcio di stagione. Nell’organico viola sono evidente alcune lacune sia a livello qualitativo che numerico nella mediana. Oltre ai tre titolarissimi Badelj, Pulgar e Castrovilli, Montella vede pochissimo altro. Benassi e Zurkowski hanno raccolto qualche manciata di minuti. A Verona, alla ripresa del campionato, sarà un rebus ricostruire un reparto senza due terzi. Intanto filtrano alcuni nomi per il mercato di gennaio. Pradè potrebbe fare un tentativo per un suo pupillo: Alessandro Florenzi. Il laterale multiuso è fuori dalle grazie di Fonseca e sarebbe pronto per una nuova avventura. La Fiorentina ci prova, la concorrenza anche. Altro nome è quel Sander Berge del Genk, osservato a lungo in estate, centrocampista di talento, la cui quotazione è ancora sui 25 milioni.
Serie A
Napoli, Kvaratskhelia out fino al 2025: Conte pensa al cambio modulo
Antonio Conte pensa al cambio modulo per il Napoli. L’idea lo solleticava già da un po’, ma l’infortunio di Kvaratskhelia potrebbe accelerare la transizione.
Il Napoli dovrà fare a meno di Kvicha Kvaratskhelia per almeno un mese. L’infortunio del georgiano, che non tornerà in campo prima del 2025, rappresenta un duro colpo per la squadra di Antonio Conte, che perde uno dei suoi uomini chiave nel momento forse più delicato della stagione.
Il tecnico salentino, seppur contrariato dalla notizia, potrebbe cogliere l’occasione per avviare una riflessione tattica su un Napoli apparso piuttosto sterile nelle ultime uscite. Con un Lukaku spesso troppo isolato e una manovra offensiva che si affida più alle giocate individuali che a schemi consolidati, Conte potrebbe considerare seriamente un cambio modulo, pensando a un 3-5-2 per valorizzare il centravanti belga e dare nuova linfa all’attacco partenopeo.
L’imminente apertura del mercato invernale potrebbe essere il momento giusto per adattare la squadra a questo nuovo assetto tattico, correggendo alcune lacune evidenziate durante il girone d’andata.
Napoli, i possibili interpreti del 3-5-2
Nel nuovo schema tattico ipotizzato, Conte potrebbe affidarsi alla difesa a tre già vista nelle prime giornate, con Di Lorenzo e Buongiorno nei ruoli di braccetti e Rrahmani come centrale. Tuttavia, la fascia destra rappresenta un vero grattacapo. Con Mazzocchi ancora infortunato, l’unica alternativa potrebbe essere adattare Politano o Ngonge come esterni a tutta fascia, un compito che già ricoprono parzialmente nel 4-3-3 attuale.
Sulla sinistra, Olivera potrebbe diventare un tassello fondamentale: il laterale uruguaiano garantisce maggiore copertura in difesa ma anche una spinta costante in attacco. Questo modulo potrebbe inoltre rappresentare una rinascita per Leonardo Spinazzola, che troverebbe spazio nel ruolo a lui più congeniale.
A centrocampo, Lobotka, Anguissa e McTominay rimangono inamovibili. In attacco, il 3-5-2 potrebbe riportare Romelu Lukaku ai tempi dell’Inter. Il belga avrebbe finalmente un partner offensivo: le alternative non mancano, con David Neres e Raspadori pronti a garantire qualità e imprevedibilità, mentre il Cholito Simeone rappresenterebbe un’opzione più fisica. Una volta recuperato, anche Kvaratskhelia potrebbe adattarsi al ruolo di seconda punta, come spesso fa in Nazionale.
Contro l’Udinese, tuttavia, è improbabile che il cambio modulo venga adottato subito: il più probabile sostituto di Kvaratskhelia nel consueto 4-3-3 sarà David Neres. Ma nelle prossime settimane, con il mercato in arrivo, le possibilità di vedere un Napoli in versione 3-5-2 potrebbero diventare realtà.
Serie A
Lazio, clausole monstre per gli ultimi arrivati
Alla Lazio Claudio Lotito pensa a blindare i giocatori che stanno dimostrando il proprio valore: tra questi, anche due ultimi arrivati.
Questa è una stagione decisamente positiva alla Lazio, che sta mietendo successi in Serie A come in Europa League.
Tra i fattori decisivi un nuovo allenatore – Marco Baroni – e una rosa rinnovata dal presidente del club biancoceleste Claudio Lotito negli ultimi anni.
Dopo tanti addii negli anni passati – tra gli altri, Milinkovic-Savic e Luis Alberto – il presidente punta a blindare i giocatori più meritevoli con clausole importanti.
Secondo Il Corriere dello Sport, le clausole rescissorie applicate da Lotito ai giocatori ammontano, complessivamente, a 280 milioni di euro.
Tra i giocatori interessati ci sono gli ultimi arrivati Dia e Noslin, colui che ha permesso la qualificazione in Coppa Italia, Guendouzi e Rovella.
In futuro, a questa lista si potrebbero aggiungere altri giocatori autori di ottime prestazioni, come Tavares e Dele-Bashiru.
Lazio, le clausole di rescissione
Su Rovella e Guendouzi pende una clausola rescissoria da 50 milioni di euro cadauno, mentre su Noslin e Dia, rispettivamente, pendono clausole da 70 e da 50 milioni.
Non manca all’appello nemmeno Tchaouna, arrivato dalla Salernitana per 9,7 milioni: il suo contratto prevede una clausola di ben 60 milioni di euro.
Serie A
Serie A, le designazioni arbitrali della 16° giornata
L’AIA ha reso note le designazioni arbitrali della 16° giornata di Serie A. Bologna – Fiorentina a Fabbri, Lazio – Inter affidata a Chiffi.
L’Associazione Italiana Arbitri ha diramato le designazioni arbitrali della 16° giornata di Serie A, in programma dall’anticipo di venerdì tra Empoli e Torino al posticipo del lunedì sera tra Lazio ed Inter.
Serie A, le designazioni della 16° giornata
Venerdì 13 dicembre
Empoli – Torino (h. 20:45)
Arbitro: Bonacina
Assistenti: Preti – Ceccon
IV Ufficiale: La Penna
VAR: Pezzuto
AVAR: Meraviglia
Sabato 14 dicembre
Cagliari – Atalanta (h. 15:00)
Arbitro: Pairetto
Assistenti: Dei Giudici – Garzelli
IV Ufficiale: Marinelli
VAR: Paterna
AVAR: Abisso
Udinese – Napoli (h. 18:00)
Arbitro: Doveri
Assistenti: Lo Cicero – Bercigli
IV Ufficiale: Sacchi
VAR: Marini
AVAR: Pezzuto
Juventus – Venezia (h. 20:45)
Arbitro: Giua
Assistenti: Di Iorio – Pagliardini
IV Ufficiale: Prontera
VAR: Meraviglia
AVAR: Di Bello
Domenica 15 dicembre
Lecce – Monza (h. 12:30)
Arbitro: Mariani
Assistenti: Capaldo – Bahri
IV Ufficiale: Ayroldi
VAR: Di Paolo
AVAR: Maggioni
Bologna – Fiorentina (h. 15:00)
Arbitro: Fabbri
Assistenti: Imperiale – Cavallina
IV Ufficiale: Piccinini
VAR: Abisso
AVAR: Marini
Parma – Hellas Verona (h. 15:00)
Arbitro: Sozza
Assistenti: Mondin – Bitonti
IV Ufficiale: Tremolada
VAR: Gariglio
AVAR: Mazzoleni
Como – Roma (h. 18:00)
Arbitro: Rapuano
Assistenti: Berti – Bresmes
IV Ufficiale: Perenzoni
VAR: Serra
AVAR: Paterna
Milan – Genoa (h. 20:45)
Arbitro: Guida
Assistenti: Rossi M. – Moro
IV Ufficiale: Zufferli
VAR: Di Bello
AVAR: Camplone
Lunedì 16 dicembre
Lazio – Inter (h. 20:45)
Arbitro: Chiffi
Assistenti: Cecconi – Zingarelli
IV Ufficiale: Manganiello
VAR: Mazzoleni
AVAR: Serra
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