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Milan, Cerchione sbatte la porta: Elliott ci vediamo in tribunale
Milan, abbiamo da poco riferito l’imminente chiusura della trattativa tra il Diavolo e il Bruges per Noa Lang.
L’esterno belga approderà in quel di Milanello sotto la guida di Stefano Pioli: a lui dovrebbe essere affidata la fascia destra per compiere l’upgrade tanto desiderato.
Al club belga la dirigenza rossonera corrisponderà una cifra di circa 22 mln di euro: oltre ad Origi e Renato Sanches (il cui passaggio in rossonero sembrerebbe ormai una questione di ore), Lang potrebbe essere il primo colpo della gestione Cardinale.
Dei 100 mln stanziati da RedBird Capital Partners per finanziare il mercato, Maldini e Massara si guarderanno bene sul come usarli, con l’obiettivo di continuare il percorso di crescita e sostenibilità con cui il Milan si è laureato fresco Campione d’Italia.
Di certo l’innesto del 22enne non sarebbe stato possibile senza il cambio di proprietà, con Elliott che si è riservato il diritto di nominare 3 membri per il nuovo Cda.
Ad ogni modo, non sarebbe finita qui la vicenda: nelle ultime ore emergono importanti novità riguardante proprio il Consiglio d’amministrazione rossonero.
Da segnalare l’uscita di scena di Salvatore Cerchione (ormai ex membro), che non avrebbe gradito la vendita del club a Gerry Cardinale, con conseguente chiamata in tribunale per il fondo Elliott.
Milan, Cerchione contro Elliott: il punto
Da fare chiarezza: Cerchione è il proprietario (seppur in nettissima minoranza, meno del 5%) della società Project Redblack, che si occupa di vigilare il club meneghino attraverso la fiduciaria Rossoneri Sport Investment.
Ebbene, proprio Cerchione non ha considerato valida la cessione agli americani poichè non c’è stata la comune approvazione dei membri di Redblack: dal canto suo, però, Elliott non avrebbe mai richiesto tale consenso.
Cerchione ha dunque citato al tribunale di Lussemburgo Elliott, presentando le dovute dimissioni da consigliere rossonero.
Una spaccatura incurabile, con sviluppi nelle prossime settimane.
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Milan, Fonseca ha un alleato speciale: ora Leao è un “uomo nuovo”
Milan, non si placano le polemiche in seguito alle parole del tecnico rossonero. Ma tutti i giocatori sono contro?
Uno spogliatoio complicato, a detta di molti una polveriera. La verità, come sempre, sta nel mezzo e noi di Calcio Style da tempo cerchiamo di gettare acqua sul fuoco senza esacerbare situazioni che abbiamo spesso definito “di campo”.
Ebbene, era difficile da preventivare, soprattutto per le iniziali incomprensioni, ma uno dei principali alleati di Paulo Fonseca risponde al nome di Rafael Leao.
Un giocatore che ha saputo rispondere ai dettami del portoghese, non accentandone i metodi inizialmente, salvo poi capire che la direzione era la stessa.
Un uomo intelligente Leao. Che ha capito e che lo sta dimostrando sul campo.
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DAZN, super saldi per vedere la Serie A: il nuovo listino
DAZN non è mai stato così conveniente: per poter guardare tutto il campionato partendo da adesso fino a fine maggio, 7 mesi ad un prezzo super scontato.
Una buona notizia per chi ha disdetto la piattaforma in seguito agli aumenti e ora vuole rientrare per seguire la seconda parte di un campionato che, quest’anno, sembra comunque più avvincente degli scorsi anni; una cattiva notizia per chi pochi mesi fa ha pensato bene di spendere 350 euro in una sola soluzione, credendo di risparmiare rispetto ai 44,99 euro al mese del piano standard.
Di seguito il nuovo listino prezzi.
DAZN, ecco il nuovo listino prezzi per vedere tutta la Serie A
La promozione da 5.99 euro al mese per tre mesi si somma alla Christmas Card, 4 mesi a 60 euro. Vedersi tutto il campionato fino all’ultima giornata costa meno di due mesi di abbonamento regolare.
DAZN non è mai stato così conveniente: per poter guardare tutto il campionato partendo da adesso fino a fine maggio, 7 mesi, bastano solo 78 euro, 11 euro al mese. Ci troviamo davanti alla soluzione in assoluto più economica, con una tariffa che batte probabilmente anche le soluzioni illecite.
Il prezzo super si può ottenere con la combinazione di due offerte che sono tra di loro cumulabili: la prima è quella che permette di vedere per tre mesi DAZN a 5.99 euro al mese, attivabile da questo link fino al 16 dicembre, la seconda è la Christmas Card 4 Mesi in vendita nei punti vendita Unieuro.
Se una persona il 16 dicembre si abbona usando il link dell’offerta a 5.99 euro e il giorno dopo acquista (ma non attiva) la Christmas Card 4 mesi, quando a metà marzo la sua offerta starà per scadere potrà attivare gli altri 4 mesi dati dalla Christmas Card, stando ovviamente attento a non far passare i tre mesi dalla data di acquisto.
La possibilità di vedere lo sport in TV ad un prezzo così basso può essere vista come un’ottima notizia, ma come abbiamo scritto anche le scorse settimane non sappiamo quanto questo sia positivo per DAZN. Prima di tutto perché trasmette l’idea che il calcio viene svenduto, ma soprattutto perché fa capire a coloro che hanno pagato prezzo pieno, quindi le persone che hanno dato fiducia alla piattaforma, che conviene disdire o aspettare a sottoscrivere un altro anno perché tanto, alla fine, i prezzi di saldo arrivano. Con gli abbonamenti venduti a queste cifre, però, il business non è sostenibile.
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Milan, fiducia a Fonseca? La dirigenza continua ad essere assente
Milan, stride la continua assenza della dirigenza la quale ha deciso di lasciare il tecnico portoghese completamente da solo. Svisceriamo meglio questo aspetto.
La sfuriata di ieri sera da parte di Paulo Fonseca non è certamente una cosa da lasciare passare, indipendentemente da chi possa avere ragione. E non è peraltro la sede per discutere su eventuali ragioni.
Nella giornata di oggi era ragionevole pensare, quantomeno ipotizzare, un intervento della dirigenza. Quantomeno per capire dal diretto interessato quali possano essere le problematiche e capire, in separata sede, i nomi dei giocatori che a dire di Fonseca non stanno seguendo i suoi dettami.
Probabilmente se lo sarebbe aspettato lo stesso tecnico il quale ha dovuto nuovamente condurre l’allenamento da solo, confrontandosi negli spogliatoi coi giocatori. Ricordiamo quando Silvio Berlusconi nello spogliatoio intervenne a difesa di Arrigo Sacchi. Giusto poche parole:” Questo allenatore l’ho scelto io, chi non lo seguirà a fine stagione se ne andrà”. Ma erano altri tempi…altre persone.
L’immagine di Fonseca oggi è quella di un allenatore lasciato colpevolmente solo. Un gravissimo errore.
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